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Lunedì in Arte: L' Universalità della fotografia nelle parole di Angelo Orsillo, direttore dell'Accademia Julia Margaret Cameron

 

Avere la passione per le immagini e per la fotografia è qualcosa di molto particolare. 

Non sempre la si riconosce nell'immediato. 

Ti accorgi di notare particolari, di guardare e non solo vedere un qualcosa con occhi personali e scopri che forse un modo c'è per immortalare quell' istante di guerra o di pace, quella sfumatura, quella complessa o semplice forma, quel paesaggio. 



Immagine privata 


Lo scopri, forse, solo quando qualcuno decide di metterti tra le mani una scatoletta con tanti meccanismi. Non sai ancora usarla e conoscerla bene ma ti dicono inquadra e premi il bottone. 

Inquadro e scatto. Finalmente tutto incomincia. Ingenuamente, magicamente e gioiosamente ecco venir fuori tutto ciò che vedo intorno, tutto il nostro mondo visto dai miei unici e preziosi sguardi. 

Questo è capitato a me, questo magari è ciò che capita a tutti. 

Ma non a tutti può trasformarsi in una vera passione, dove la dote naturale ti fa uscire fuori mondi inimmaginabili e dove anche i sogni, belli o brutti che siano, si materializzano. 

La passione poi ti porta a familiarizzare con quella scatoletta che poi impari a conoscere profondamente, quella scatoletta che infine chiunque chiama "macchina fotografica". 

Col tempo si diviene esperti e maestri. 

Impari tecniche e particolari, scopri la storia del mondo fotografico e cinematografico. 

E la passione diviene qualcosa di profondo che ti fa agire e spingerti a creare qualcosa che mai avresti immaginato. 


Forse questo è ciò che è avvenuto anche al grande professionista che oggi voglio presentarvi. 

Mi ha fatto l'onore di accettare una mia timida richiesta per l'intervista di cui voglio farvi partecipe oggi. 

Qualche tempo fa vi ho voluto far conoscere una delle più grandi personalità artistiche del passato, se volete sapere di più leggete 

 "Qui". 

Quel che non sapete è che questa grande donna ha dato il nome ad una delle scuole di fotografia più importanti conosciute. 


L'  Accademia della Fotografia 

Julia Margaret Cameron 


Immagine privata 


Se volete conoscerne i dettagli, vi suggerisco di cliccare sul nome. 


Ma la mia gratitudine immensa va al suo valido direttore 


Angelo Orsillo  


grande professionista del settore e che oggi mi ha permesso d'intervistarlo. 

Quindi ecco cosa ne è venuto fuori. 


Benvenuto nel mio piccolo spazio artistico direttore Angelo Orsillo e grazie di avermi donato questo speciale scambio di parole. 

Le prime domande che vorrei porle e che mi preme chiederle dal primo giorno che ho conosciuto quest'Accademia è: 


Perché nasce con questo grande ed importante nome: Jiulia Margaret Cameron e che legame c'è tra la scuola e la storica fotografa ed artista? 


R. Julia Margaret Cameron è stata una delle prime fotografe donna e la "Fotografia è Donna!!!". Julia si differenziò da subito dal concetto che la fotografia fosse una fedele riproduzione della realtà tanto che incominciò a mettere del suo attraverso piccole "trasgressioni" che i mezzi di allora le consentivano, incominciò a fare le foto con piccole sfocature e leggeri micromossi per renderle più morbide. Questa attività personalizzante ha aperto la strada verso l'Arte. 


Cosa l'ha spinto a voler conoscere questo mondo d'arte fotografica e come nasce la sua passione per essa? 


R. La mia è una passione ereditata da mio padre.

Gli artisti sono veramente pochi, tanti sono i bravi fotografi. In fotografia come in tutti gli spazi creativi è fondamentale fare un percorso di vita dedicato allo studio e alla ricerca, solo così si diventa virtuosi e solo dopo questo percorso si tende all'arte. 

In fotografia, oggi, la tecnica si compra con la fotocamera. E molto spesso si ottengono belle foto senza essere consapevoli del linguaggio iconico e tanto genera false illusioni di arte. 


Perché ha voluto creare questa valida accademia? 


R. La scuola di fotografia nasce dalla mia formazione e passione per la didattica, sono stato allievo del grande  Mimmo Jodice che ha lasciato un'impronta forte di ricerca visiva. Ho seguito Cheyco Leidmann per entrare nel mondo del confronto con la "trasgressione iconica". Ho seguito due corsi importanti in Germania che hanno contribuito alla mia formazione di Fotografo ben lontano dall'essere un artista. 

La didattica e la conoscenza della grammatica filmica sono un percorso essenziale. Una volta apprese le regole diventa possibile derogare per costruire una propria identità del fotografico e della rappresentazione. 


Ho visto che si avvale di molti professionisti del settore. Quindi l'insegnamento comprende molte categorie e si diversifica molto. Quali sono le migliori scelte per una buona formazione professionale? 


R. Una scuola deve avere docenti che si differenziano per cultura per tecnica e per visione. Solo così l'allievo può trovare la sua strada confrontandosi con professionalità riconosciute. 


Ha potuto conoscere ed ospitare anche grandi talenti sia italiani che esteri. Chi sono e che arricchimento hanno apportato? 


R. L'elenco è lungo ne cito solo alcuni: Il maestro Mimmo Jodice, Gianni Berengo Gardin, Enzo Carli, Francesco Truono, Antonio Politano, Antonio Manta, Davide Conti e ancora tanti altri della stessa importanza di quelli che ho citato. Tutti hanno lasciato messaggi importanti di studio, passione, amore e ricerca per la fotografia come linguaggio espressivo.

Tanto ha prodotto risultati notevoli e molti nostri allievi, oggi, trovano soddisfazione come affermati professionisti e come fotoamatori evoluti.  


Leggendo ho scoperto che la formazione si avvale anche di esperienze dirette. Ce ne può fare qualche esempio? 


R. L' esperienza si consolida attraverso i nostri laboratori e gli affiancamento con i docenti. 


Quindi ci dica perché, se desideriamo conoscere e formarci in questo settore artistico, dobbiamo scegliere questa speciale Accademia? 


R. Tutti i nostri corsi si connotano per l'amore e la passione nei confronti della fotografia. 


Quale altri campi abbraccia e si avvale? 


R. Cerchiamo sempre di essere in linea con i tempi e le nuove tecnologie. Oggi ci stiamo dedicando con molto impegno alla Intelligenza Artificiale dedicata alla fotografia. Questo è un campo molto interessante lo stiamo indagando con professionalità e passione. 


Per concludere, desidera aggiungere qualcosa per ciò che concerne l'università  e l'universalità dell'arte fotografica? 


R. Abbiamo impostato la didattica seguendo un algoritmo semplice attraverso un percorso di diverse fasi: 1)DILETTANTI, fotografi per diletto. 2) FOTOAMATORI, fotografi che desiderano approfondire. 3) FOTOGRAFI, amatori evoluti e professionisti. 4) GRANDI FOTOGRAFI, sono coloro che si emozionano e trasmettono sensazioni con le immagini prodotte. 5) ARTISTI riconosciuti tali dal museale e non dai like della rete.

 L' Artista fotografo si emoziona e trasmette emozioni universali. (Forse per questo i veri fotografi artisti sono pochi)


Bene spero di non essere stata troppo eccessiva nelle mie domande.  

La ringrazio molto di averci regalato tutto ciò direttore, professore e speciale professionista Angelo Orsillo. 


R. Grazie a Lei. Complimenti sinceri per la serena professionalità. 


Molte cose mi hanno colpito in questo scambio di parole. 

Prima di tutto ho compreso che l'arte fotografica non ha limiti e che solo un profondo studio ci può portare vicino ad una grande competenza. 

Del resto come ha sottolineato più volte il nostro speciale intervistato 

"... i veri fotografi artisti sono pochi". 😉 


Ora a tutti voi che mi avete seguito fin qui auguro una felice giornata. 

Grazie. 

Commenti

  1. Grazie per questo interessantissimo documento.. sai quanto ami fotografare, una passione incredibile per un'arte che mi rapisce in ogni occasione possibile.. a me piace l'idea di estrapolare l'attimo infinito che pulsa di luce propria, di respiro minimo,di ombra temporanea, ricreandolo ogni volta Protagonista.

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    1. Sì Franco conosco molto bene la tua profonda passione come anche la tua innegabile bravura. Per non parlare del tuo esporla in parole di magica poesia. 😉
      Infinitamente grazie a te per aver gradito. 💕

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  2. Interessantissima intervista io poi adoro la fotografia ed ho visto molte mostre fotografiche anche di donne fotografe come la Arbus per citarne una. Trovo che la fotografia possa immortalare il momento sia nella sua verità assoluta che con l'anima di chi la scatta e poi ci sono fotografie che stuzzicano le emozioni più personali ed intime dell'artista che le scatta. Ammiro chi ha questo dono, anche a me piace fotografare ma lungi da me osare definirmi artista in quel campo!

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    1. Ciao Daniele. Felice del tuo gradimento.
      Non conoscevo la fotografa da te citata. Ho visto le sue realizzazioni e devo dire che mi hanno molto impressionata. Grazie di avermela fatta conoscere.
      Se il divertimento si trasforma in passione allora si realizzano immagini davvero preziose e colme di arte.
      Credo che tu abbia descritto molto bene questo mondo, ti ringrazio tanto.
      In questa intervista ho scoperto tanto e siccome amo come te fotografare, cerco di conoscere ed imparare il più possibile.
      Ma divenire artista professionista è molto difficile. Su questo siamo in accordo.
      Buona serata con abbraccio.

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  3. Anche a me piace fotografare, è un modo per fermare attimi di vita - Non sono particolarmente brava ma mi piace, poi, riguardare i momenti vissuti e riviverli. Interessante intervista, Ciaooo

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    1. Ho visto le tue foto e le ho sempre trovata bellissime. Molto personali e colme di racconti di vita. Esattamente come hai scritto nel tuo commento. 😉 Per cui per me sei bravissima altroché.
      Il Direttore Orsillo è stato molto istruttivo e preciso nel farci comprendere al meglio questo tipo di arte che non è solo semplice fotografia ma anche espressione di campi più ampi come il cinema e la filmografia.
      Abbraccio enorme Mirtillo e ti ringrazio del tuo intervento. Ciao!!!

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  4. Qui parliamo di fotografia ad alti livelli, trasformata in forma d'arte.
    Ho in famiglia diversi fotoamatori, ma purtroppo non ho preso da loro, il mio occhio fotografico non va oltre la foto ricordo o gli scatti al luogo celebre durante la visita. Foto che siano qualcosa di più non so proprio scattarle :-D

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    1. Proprio così, e si fa di tutto in questa particolare Accademia perché ci siano altissimi livelli di formazione.
      Secondo me non ci metti impegno... ahahahah...
      Comunque in compenso esprimi un gran talento nel settore visivo fumettistico. E credo proprio che questo dono non sia da meno rispetto allo scatto artistico. 😉
      Grazie Ariano e buona serata!

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  5. Ciao Pia interessante argomento.
    La fotografia ad alti livelli è arte accompagnata dalla passione e poi credo che ogni artista oltre che la passione ci mette anche l'anima.
    Buona serata
    Rakel

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    1. E l'anima può tutto.
      Grazie Rachele! Felice serata, ti abbraccio.

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  6. Great blog!!! I always come to you with great interest )) Follow you https://vitadolcissimaa.blogspot.com/

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  7. Grazie mille Pia per questo bel post che parla di fotografia e che capita proprio a "fagiolo", nel senso che in questo periodo da noi c'è un festival di fotografia e ho potuto vedere qualche mostra interessante.

    Per quanto mi chiedevi sul mio blog, io il libro della Austen l'ho preso su Amazon.

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    1. Ma tu guarda che bello. Mi fa proprio piacere. 😉
      Grazie mille Stefania. Vado a curiosare. Abbraccio enorme.

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  8. Adoro la fotografia, specialmente quella in bianco e nero. Anche se non sono molto brava, mi piace fotografare paesaggi e la natura in generale.
    Bel post, molto interessante.
    Saluti
    Fra

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    1. È così bello fotografare come anche filmare, felice che piaccia anche a te. Il bianco e nero poi è molto difficile da giostrare, almeno per me.
      Grazie, contentissima del tuo gradimento.
      Un forte abbraccio Fra. 😘

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  9. Ciao Pia, innanzitutto complimenti per l'interessante intervista, nutro per la fotografia, in quanto arte, un'ammirazione particolare perché riesce ad esprimere concetti profondi anche, e forse soprattutto, quando non riproduce il "reale" (d'altro canto esisterebbe la pittura moderna e contemporanea, per come le conosciamo oggi, senza l'avvento della fotografia?).
    Sarebbero tante le cose dette in questo scambio, tra domande interessanti e risposte altrettanto intriganti ma evitando di dilungarmi sottolineerei quel "Forse per questo i veri fotografi artisti sono pochi" concetto che andrebbe steso in altri ambiti artistici.
    Grazie infinite, un abbraccio.

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    1. Il tuo competente commento lo gradisco tanto. Grazie Romualdo.
      Condivido ogni tua parola.
      La frase finale abbraccia e chiude in modo eccellente tutto ciò che identifica l'arte in generale, hai ragione e non solo limitato alla fotografia. L'arte deve necessariamente emozionare e se il primo a farlo non è l'artista allora non è tale. Quei pochi che riescono a fare ciò sono proprio anche quelli di cui parla il nostro speciale direttore Angelo Orsillo.
      Ti ringrazio ancora e ti auguro una buona serata.

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