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Sabato in Arte: Quando tutto è possibile



Anche oggi voglio fare un salto nel passato, al post scritto di 

Giovedì 5 Settembre 2013 
nel mio vecchio blog : Mondo d'arte di Pia. Se volete leggere il vecchio post cliccate qui
Inoltre voglio ricordare il grande 
che mi manca tanto. 

Ciao e come sempre grazie a tutti voi. 


Quando tutto è possibile



Come ogni volta che inizio un argomento, penso sempre di non riuscire ad esprimere quel  che desidero.
Spero che sia una cosa normale, altrimenti...
Comunque qualche post fa un simpatico, eccezionale e carissimo lettore del mio blog ( Antonio), tra l'altro anche lui architetto, mi propose di scrivere qualcosa su un grande nuovo maestro dell'architettura e non solo.

Il suo nome è

Santiago Calatrava Valls





Ammetto che non conoscendolo bene (non Antonio ma Calatrava) ho provato a studiarlo attraverso le sue opere, anche cercando di capire ciò che vuole che si sappia di lui, leggendo chi l'ha conosciuto e compreso.
Non è stato facile, perchè essendo attualissimo c'è molta contraddizione nelle varie opinioni su di lui.
Proverò così a spiegarlo, descrivendo ciò che ha fatto, però vi avverto che le mie opinioni sono personali e quindi non assolute.
Se ho deciso di parlarne è perchè mi ha affascinato, spingendomi a volerlo conoscere sempre di più.
Avendo studiato qualche anno architettura, mi ricordo molte bene le volte in cui alcuni miei coetanei consideravano gli ingegneri come antaganosti.
Cosa che non sopportavo ed è ancora così.

Questo è uno dei motivi per cui mi sono convinta di volerlo conoscere in modo più approfondito.
Perchè lui è architetto, ingegnere, matematico, scultore ed anche pittore.
Voi non mi vedete ma i miei occhi adesso stanno immensamente brillando per la felicità.
Tornando a Calatrava,
nasce in Valencia, precisamente a Benimanet,
dove studia nelle due Scuole di Arti e Mestieri e di Architettura.
Dopo la laurea conseguita nel 1975, continua i suoi studi laureandosi anche in ingegneria nel 1981,
 però a Zurigo nella Scuola Politecnica Federale,
la sua tesi di dottorato fu "sulla piegabilità delle strutture".
Apre il suo studio proprio a Zurigo.


















Unendo l'architettura all'ingegneria, i suoi lavori si ispirano alle forme naturali.
La plasticità degli edifici ci riportano soprattutto ai movimenti ed alle forme delle piante e degli animali, creando così qualcosa che tutti considerano di estrema poesia, direi da sogno.
Vediamo uno dei suoi primi progetti.  


Stazione ferroviaria Stadelhofen
Zurigo



Quello che lui fa è partire da un calcolo matematico e da una conoscenza tecnica, per arrivare ad un'approfondimento del tutto artistico; cioè il calcolo per ottenere la forma.
Fino ad oggi il processo è sempre stato inverso.
Arte della razionalità trasformata in arte della possibilità.
Quando gli si chiede il perchè di un'opera da lui progettata, la sua risposta è: "Perchè no se è possibile? L'ingegneria è l'arte del possibile." 







La cosa più sorprendente è che sia anche un grandissimo scultore, unendo così la scultura all'architettura come un tempo facevano i grandi maestri Michelangelo, Bernini e Borromini



Proposta di concorso al Reichstag di Berlino


Differentemente dai grandi architetti come Piano, Foster e Rogers che cercano nelle loro opere di utilizzare tecnologie contemporanee, Calatrava usa tecniche e materiali tradizionali che si trasformano grazie alla plasticità dei suoi lavori scultorei.
La caratteristiche che un tipo di materia ha, usata proprio per ciò che può dare. Per esempio il cemento armato usato proprio per dare forma plastica di sostegno strutturale, il ferro per sopportare la tensione di una struttura e così via.
Quindi abbiamo la scultura come base, l'ingegneria come arte del possibile e l'architettura come conseguenza del tutto.
Però ciò che lui vuole maggiormente far scaturire dalle sue strutture rimane sempre il movimento. 



Stazione Mediopadana di Reggio Emilia







 Usando forme che si ispirano alla natura, il movimento dei rami degli alberi, le fauci di un animale pronto a sfamarsi e gli scheletri degli esseri viventi sono alla base di ogni sua opera.
Ci sono anche elementi comuni in ogni sua costruzione, il bianco ed il dinamismo principalmente, ma anche la forma

dell'occhio,  







Planetario della città delle arti
nella
stazione di Saint Exupery
Lione

dell'uccello



Museo d'arte di Milwaukee






Aggiungo queste foto che mi sono state gentilmente inviate da 
Si tratta del 
World Trade Center Transportation Hub 
chiamato anche 
Oculus 
in NYC. 








della musica 
ed altro. 



Tenerife Concert Hall



Elementi questi di grande ispirazione e mai banali.
Il movimento che rende tutto più poetico lo riscontriamo in ogni singola parte della struttura sia che si tratti di porte che si aprono anche se nascoste, nelle coperture con le sue molteplici curvature; ma è soprattutto intrinseca nella stessa struttura dove le forme sono dettate dalla tensione delle forze a cui sono sottoposti gli elementi.
In Italia a Venezia, città di poesia per eccellenza ci ha donato il progetto di un magnifico ponte.
Molto criticato è vero, ma per me grande esempio di studio architettonico ed ingegneristico. 










Credo di aver detto tutto ciò che ho capito di lui, sicuramente c'è altro da dire, ma invito chiunque a raccontarmi qualcosa di più, anche i pettegolezzi che non fanno mai male quando sono costruttivi.
Non so perchè, ma credo che sia anche molto simpatico almeno dalle foto, sembra così,
non credete anche voi?
Con questo concludo e vi saluto tutti, a presto.


Immagini da Google 

Commenti

  1. Per me, quello di Santiago Calatrava Vall è un nome del tutto nuovo ma non me ne intendo tanto di architettura moderna, anche se rimango affascinata dalla bellezza e dall'innovazione che propongono tanti artisti. Sono passata più volte da Reggio Emilia, in treno e ricordo che la stazione mi aveva molto colpita, anche se io l'ho potuta vedere solo dall'interno, essendo sul treno, ed ecco che ora scopro chi ne è l'autore !!In effetti le sue opere sono geniali. Io preferisco l'arte antica ma mi piacciono molto anche le costruzioni ultramoderne , quel museo d'arte è bellissimo, come la sala dei concerti di Tenerife. Ciao Pia e buon sabato.

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    1. Che bello Mirtillo, la stazione deve essere meravigliosa vista dal vivo, vorrei poter andare ad ammirarla al più presto.
      So che preferisci le cose storiche e non hai torto, ma quando nel nuove c'è del bello è difficile non restarne meravigliati.
      Calatrava è particolare per ogni cosa che realizza.
      Grazie di essere passata e buon Sabato a te.

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  2. Ciao Pia, Calatrava è l'architetto che esprime il concetto artistico con maggior enfasi, l'essere uno scultore gli permette di creare strutture architettoniche con una visione che va al di fuori dei canoni più pragmatici.
    E' spesso discusso per la praticità dei suoi lavori che verrebbe sacrificata dall'aspetto puramente artistico.
    Non sono un architetto e nemmeno un conoscitore dell'architettura ma le opere di Calatrava mi affascinano moltissimo.
    Ho avuto l'occasione recentemente di vedere dal vivo la stazione di Reggio Emilia, oltre al ponte di Venezia, e è innegabile che si tratti di vere opere d'arte, certo non si tratta di sculture o installazioni ma di edifici e costruzioni che hanno uno scopo preciso che va al di la dell'aspetto artistico, questo mette in moto ulteriori discussioni sull'effettiva utilità della stazione o sulla praticità del ponte.
    Penso, da profano, che l'architettura debba creare l'armonia là dove ci sarebbe solo una colata di cemento, Calatrava sa coniugare l'armonia e la bellezza con il vivere quotidiano.
    Bellissimo post, grazie, buona giornata.

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    1. Grazie per aver arricchito, come sempre, il mio post Romualdo. 😉
      Vero, lui cerca di inserire tutta la sua esperienza di studi in tutto ciò che realizza. Questo non è affatto semplice.
      Può non essere pienamente compreso, a volte, ma chi conosce bene ogni aspetto dell'arte non può esprime altro che ammirazione per il suo innato talento.
      Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto.
      Di nuovo grazie e buon Sabato. 😗

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  3. Hai fatto bene a ricordare Aldo, un caro amico di blog che ci manca. Ricordo mi facesti scoprire un mondo, nel senso che avevo visto due delle opere di Calatrava ma che se non ci fosse stato il tuo post, non avrei saputo dare loro un nome e riconoscerne l'autore. Poi di Calatrava ho visto altro, soprattutto a NYC, la nuova stazione della metropolitana del WTC. Bellissima, con le stesse ali di uccello che sono diventate una sua peculiarità, quasi una firma. A me da sensazione d'infinito soffermarmi a guardare una sua opera. Un abbraccio e buon sabato.

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    1. Non potevo evitare di ricordare Aldo. Nei miei vecchi post lui è sempre presente.
      È stato un grande onore conoscerlo oltre che ospitarlo.

      Ho postato le tue bellissime foto Mari, grazie di avermele donate.
      Se dovesse capitare di visitare Oculus credo proprio che mi girerebbe vorticosamente la testa.
      Una sensazione d'infinito... posso comprenderti. 😉
      Bacissimi e buon Sabato a te. ♥️

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  4. Ricordo di Aldo, un caro amico di blog, che ci ha lasciato.
    Saluti a presto.

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    1. Verissimo Vincenzo. Una persona di grande spessore, sia umano che culturale.
      Grazie di aver condiviso il suo ricordo con me e noi.
      Un forte abbraccio, a presto. Ciao.

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  5. Ho avuto l'onore di camminate sul ponte di Lui a venezia.
    Non male e bellissimo
    ne vale la pene mi dico spendere tutti quei soldi per un ponte?
    Mi sovviene dopo aver visto tutti quei capolavori di architettura che tu hai condiviso ma la manutenzione chi sarà in grado di fare?
    Pensando alle persiane con alla ringhiera di casa ...
    Non vorrei essere quelle amministrazioni che avranno il compito di mantener così grandi opere efficienti e funzionali.
    Allegriaaaa

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  6. Che bello beato te. 😉
    Ahahahahah... hai ragione. Son fior di quattrini per tutte le opere artistiche nel mondo. Altroché! 😁
    Super allegriaaaaa! 😁😁😁
    Ciao Andrea. Grazie.

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  7. Non lo conoscevo.
    Sicuramente bello l'occhio o il Concert Hall di Tenerife, però poi penso che alla lunga cose del genere mi stuferebbero, finirebbero per sembrarmi case di pianeti alieni... XD

    Moz-

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    1. Per un giovane che ama cose del passato come te per forza... ahahahahah...
      Ma va là che è meraviglioso! Star Trek ci fa un baffo e non mi dire "per forza, è del '66!" Ahahahah...
      Se venissi con me ti divertiresti, altroché! Ciao.

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    2. Ma sicuramente, non lo metto in dubbio^^

      Moz-

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