Lunedì in arte: Siena - I parte. (Condiviso anche in Espressioni- Angoli di Web sul blog)
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Tra le tante cose che questa mia estate mi ha donato, ho avuto modo di visitare uno dei luoghi artistici da me più amati,
SIENA.
Una città speciale che mi ha emozionata tantissimo.
Ha una storia affascinante, con lotte e continue sfide tra ghibellini e guelfi, e tanto altro.
Ma gli eventi li conosciamo tutti e chi non è informato, forse, sarebbe il caso che andasse a curiosare nel web e ovunque.
In pochi giorni, sono riuscita a viverla sotto diversi aspetti, sia culturalmente che socialmente.
Ma andiamo con ordine.
Arrivata in serata, non ho resistito e, nonostante la stanchezza del viaggio, mi sono subito inoltrata nei vicoli medievali della città.
Non mi sono volutamente informata in precedenza su cosa mi sarei trovata davanti e così, in avanscoperta, ho percorso una delle strade più caratteristiche che abbia mai visto: un percorso di negozi, ormai chiusi vista l'ora, e una serie di locali, tra ristoranti, cantinette e pizzerie di ogni tipo e desiderio.
Tra salite e discese, mi trovo davanti a una meraviglia: la più antica, se non erro, banca esistente in Italia,
il Monte dei Paschi di Siena.
Non avendo mangiato nulla, ne ho approfittato per assaporare una pizza al volo, molto buona.
Poi, continuando lungo il percorso, mi sono trovata davanti a una marea di gente che, approfittando della musica suonata da un palco allestito ad hoc, ballava in modo pacato, bevendo e chiacchierando.
Il tutto era organizzato proprio davanti a Porta Camollia, lungo le mura antiche della città, situata nella Contrada Sovrana dell'Istrice. È praticamente la prima tra le Porte, quella che, secondo la leggenda, ha visto nascere Siena. Il condottiero Camullio, nel VII secolo a.C., fu inviato da Romolo per catturare i nipoti Senio e Ascanio e proprio qui insediò il proprio accampamento.
Fu la prima entrata difensiva più protetta dell'antica città.
L'iscrizione riporta questa frase in latino:
'Cor magis tibi Siena pandit'
e cioè:
'Siena ti apre un cuore più grande (della porta che stai attraversando)'.
Continuando, vi assicuro che le persone erano tantissime, ma non c'era il minimo caos; anzi, tutto era ben moderato e pieno di vita. Ovviamente anche noi abbiamo approfittato. C'era persino chi si divertiva con piste improvvisate di cartone, dove si facevano correre palline con alcuni nomi delle casate del famoso Palio (in totale sono 17) e, se non erro, si scommetteva su quale arrivasse prima.
Nei vicoli, i locali avevano sbocchi esterni dove si gustava vino in piedi o seduti, da soli o in gruppi, anche qui con musica all'aperto, tutto molto caratteristico.
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Immagine privata. Vietata ogni riproduzione. |
Ho praticamente vissuto la loro socialità in modo diretto e mi è piaciuto tantissimo.
Il giorno seguente, dopo una bella dormita, uscendo alla luce del sole (la giornata è stata a dir poco meravigliosa), abbiamo percorso le strade in modo diverso.
Ogni vicolo aveva la bandiera corrispondente alla propria casata.
Ci dirigiamo verso la Basilica di San Domenico, nel cuore di Fontanabranda, il luogo in cui ha visduto Santa Caterina da Siena.
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L'architettura è in stile stile Gotico cistercense.
Qui si trovano tele meravigliose su Santa Caterina e tanto altro.
In questo luogo, come preziosa reliquia, è conservata la sua testa,
Con testimonianze artistiche varie, della mistica e della vita di questi frati domenicani.
Inutile dirlo, tutto fantastico.
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Lungo le vie colme di negozi vari e mostre importanti, con opere d'arte contemporanea e persino una dedicata al grande fumettista Hugo Pratt, arrivo, quasi trafelata visto le continue salite, discese e scale infinite, alla famosa
PIAZZA DEL CAMPO.
Immagine privata. Vietata ogni riproduzione. |
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Ammirare la straordinaria piazza a conchiglia, il Palazzo Pubblico, la Torre del Mangia con la Loggia dei Nove e tutti i palazzi perimetrali delle importanti famiglie, dove ha sede anche la nuova Fondazione Monte dei Paschi di Siena e la magica Fonte Gaia, magistralmente scolpita da Jacopo della Quercia, è davvero un miracolo artistico che lascia senza fiato.
Nel cortile interno del Palazzo Pubblico, dove il colore "Terra di Siena" si mostra in tutta la sua evidenza e bellezza, mi dirigo verso il Museo Civico.
Ma rimando al prossimo post, altrimenti ci stanchiamo.
Ciao, alla prossima.
Anch'io ho visitato Siena, mi è piaciuta molto.
RispondiEliminaCome puoi vedere ha entusiasmato anche me. Viverla è una grande esperienza. Ciao e grazie Vincenzo!
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