Il pensiero critico
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Immagine dal web |
Ci sorprendono a volte le strane situazioni che avvengono nel mondo, quando certi gesti eclatanti mostrano quel che non va nei criteri istituzionali e culturali. Ormai ovunque si è letto dei ragazzi che si sono rifiutati di presentarsi all'esame orale. Certo, oggi ne scrivo anch'io e il motivo è solo uno, perché credo che qui non ci siano colpe di studenti e docenti. Le colpe devono essere attribuite a chi ha permesso tutto ciò ma soprattutto bisogna comprenderne bene il motivo. Mettendo in evidenza il fatto che oggi gli esami si superano con dei punteggi dove il 96,5% viene ammesso alla maturità e il 99,8% (dati presi dal web) lo supera anche se con le prove invalsi in materie come italiano e matematica non si ottenga neanche la competenza.
Anche se i motivi possono essere diversi, bisogna rendersi conto che il sistema, così com'è strutturato, fa in modo che si superino gli studi in ogni caso. Gli studenti sono portati solo a vivere di competizione e stress; non sviluppano un giusto pensiero critico, non vengono ascoltati nei loro disagi di apprendimento e studio e non vivono il tutto in modo sereno.
Quindi cambiare una sola regola, come l'obbligo di esame orale, per far sì che non facciano scelte sbagliate, io lo trovo ridicolo e molto ipocrita.
Però chi sono io per esprimere questa opinione?
Di sicuro non sono nessuno, però metto in atto il mio pensiero critico, che da quando vivo mi ha sempre sostenuto, facendomi vincere infinite battaglie. 'E scusate se è poco!' 😘
Le riforme scolastiche hanno peggiorato la situazione, troppi tagli compreso ai programmi.
RispondiEliminaIn effetti c'è anche questo. Che tristezza. Grazie Vincenzo. 😘
EliminaBoh Pia, oltretutto ora fatto uno lo fanno tutti, io non trovo giusto tutto ciò. Poi se fai delle domande di cultura generale, tirano fuori dei strafalcioni...non dico che tutti siano così eh, ma
RispondiEliminasarà che io sono vecchietta e sono ancora abituata ai vecchi voti nel registro e pagelle, e come era impostata la scuola ai miei tempi. Ciao Pia 💖
Ciao Fiorella. In effetti concordo con te. I vecchi metodi, forse, erano imperfetti, ma portavano in alto la vera cultura. Oggi c'è chi è molto ferrato in un singolo argomento, mentre ignora allegramente tutto il resto. Grazie mille. 😘
EliminaGli studenti esprimono un disagio. Un ministro che minaccia non capisce niente.
RispondiEliminaBuongiorno, Cesare. Già, concordo. Sembra che non ci sia più ascolto, purtroppo.
EliminaForse si intravede una pur flebile luce col nuovo corposo innesto di corpo insegnante a partire dal prossimo anno. Un solo appunto: parli di stress in ragazzi che saranno promossi praticamente al 100%. E quello nostro di stress, dove un passo falso comprometteva davvero cinque anni di abnegazione e impegno? Certo allora l'aspetto emotivo e psicologico era molto meno sottolineato, oggi è divenuto un mantra, quasi ogni azienda ha un mental coach , e ricorrere all'analista ormai trend consuetudinario. Un abbraccio Pia!
RispondiEliminaChissà e comunque speriamo ci sia un miglioramento. Ma ne dubito fortemente sai? Per ciò che concerne lo stress, credo che ci sia sempre stato, c'è e ci sarà sempre. Forse in modo diverso, ma la competizione alta, tra studenti (tra loro ovviamente) e docenti (anch'essi tra loro) , degli ultimi anni ha peggiorati la situazione, secondo me. Sul lavoro, come scrivi, è diverso. Grazie Franco e ricambio fortemente l'abbraccio.
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