Chi mi segue

Pensiero Barocco


Quando sai che non puoi fare ciò che desideri. Quando hai un dono ma sei troppo piccola per sapere di averlo. Quando vorresti accendere quella Tv ma non puoi farlo. 

Vorrei vedere quel cartoon ma devo rispettare quell'orario. Ora bisogna studiare. Dalle 16.00 alle 20.00. 

Perderai quella puntata, non puoi vedere la fine del tuo programma preferito. 

E poi... 

Quando arriva tua padre dal lavoro... 

Scappi un camera tua perché non accada che possa arrabbiarsi con te e poi con tua madre. 

Fingi di studiare. 

Prendi quel fumetto nascosto nel piccolo vano della scrivania. 

Che poi riponi senza fartene accorgere quando la porta sì apre leggermente e tu te ne rendi conto ma fingi di stare lì a leggere quel paragrafo importante di storia... 

Non hai rinunciato ai tuoi sogni. 

Hai lottato per arrivare a conoscere quel che più ti piace. 

Hai finto perché non potevi fare altrimenti. 

Come quel piccolo frontone di figura barocca. 

Che finge di mostrare il bello, magari lo è. Magari mostra una preziosità che non sarebbe esistita senza di essa. 

Ma se senza di essa fosse risultata meravigliosa nella sua semplice naturalità? 

Se avesse espresso meglio se stesso senza finzione? 

Se invece avesse letto in serenità quel fumetto oppure avesse visto quel cartoon e poi soddisfatta non avesse studiato rimandando al dopo la lezione di storia? Pensate che il barocco avrebbe perso il suo tocco o non avesse più lo stesso valore oppure avesse perso la sua estetica bellezza? 

E se invece fosse nata una corrente artistica diversa e forse migliore? 

Non volevo studiare? 

Non è così. 

Volevo solo non avere paura. 

Volevo solo non sentirmi in colpa. 

Volevo solo comprensione. 

Volevo solo sognare. 

Ma la realtà era diversa. 

Magari finta. 

Magari esprimeva il mio essere. 

Magari non esprimeva ciò che volevo essere. 

Magari sarei potuto essere più forte. 

Magari la giustizia avrebbe avuto più verità. 

Perché era ingiusto ciò che mi accadeva. 

Ma ero inconsapevole. 

Credevo di sbagliare. 

Invece non era così.

Un barocco meraviglioso ma falso, esagerato, poco realistico. 

Il mio broccato ricamato, delizioso, prezioso ma senza valore. 

Inutile.  


Lecce 
Facciata della basilica di Santa Croce. 
Immagine dal web 

Oggi sono grande. 

Il barocco è per me una corrente meravigliosa d'arte. Che diviene esagerata se si scruta il passare del tempo. Espressione di falsa vanità e di esagerata esibizione. Che tutti mostrano come una gara per far prevalere il proprio potere. Esibendo più stucchi, sempre più preziosi, esagerati, vani. 

Eppure poi improvvisamente il cambiamento. 

Perché questo sempre avviene. 

L'intelligenza non può essere calpestata. 

Ci si rende conto sempre dell'errore. 

Speriamo solo che non sia troppo tardi. 

E che il tuo dono non venga messo da parte per colpa di una società che non lo riconosce. 

Perché non accada dovrai lottare e lottare. 

Magari vedrai i tuo capelli perdere il suo giovanile colore. 

Magari sarà un qualcosa che verrà fuori dopo la fine della tua esistenza su questa terra. 

Speriamo. 

Altrimenti non importa. 

Avrai comunque provato. 

Avrai comunque provato gioia. 

Avrai comunque provato a tutti i costi ad essere solo, esclusivamente te. 


Pia. 

Commenti

  1. E' importante, indispensabile credere in noi stessi cercando di realizzare ciò che, come dici tu, ci procuri gioia, piacere. Solo così non si avranno rimpianti. Discorsi a parte il Barocco ha un fascino che mi ha sempre attratto molto. Buon sabato, cara Pia, Stefania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se da piccoli non si riesce almeno non rinunciamoci da adulti. Giusto per non avere rimpianti. Il Barocco lo preferisco agli inizi, con Bernini per esempio. 😉
      Ma indubbiamente ha un gran fascino. Grazie Stefania. Buon Sabato a te.

      Elimina
  2. Accidenti Pia.. che bello.. eppure hai scritto in gotico asciutto, quello che adoro: pietra normanna senza riccioli ridondanti. Una Sagrada Familia intensa e ed essenziale, spigliata e slanciata, e comunque ricca di sentimento sopraffino.
    Tu sei tu, Pia, ricolma di gioia, spessore, sentimento, autenticità mai rimandata.
    E comunque ricorda sempre: ars est celare artem. La vera arte è ne nascondere l'artificio, e anche il fumetto tra le pagine di noiosa storia..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Franco. Hai risposto con arte. 😉
      Il gotico potrebbe ben rappresentarmi. 😀
      Non amo gli artifizi ma nascondere il fumetto mi ha permesso di conoscere altro oltre la storia... son certa di non aver errato. Ciao e ti abbraccio.

      Elimina
  3. A volte da piccoli ci spaventano cose che poi da grandi siamo in grado di riconsiderare pienamente. L'importante è non perdere la spinta a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissi e riuscirli a realizzarli, piccoli o grandi che siano. Il Barocco è troppo pomposo vero, restiamo lì a bocca aperta mentre ci perdiamo in tutti quei ghirigori eccentrici, ma poi, riprendiamo coraggio e andiamo oltre, planando verso la semplicità quello che davvero ci soddisfa. Buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...e poi vuoi mettere San Pietro col Duomo!! ;)

      Elimina
    2. @ Mariella vero. E comunque anche se i sogni non si sono realizzati non bisogna mai smettere di sperare.
      Col barocco c'è stupore, meraviglia, bellezza ma poi è la semplicità che ci soddisfa davvero. Buona serata a te, bacio.

      @ Franco a Roma San Pietro è un capolavoro di stili rinascimentale, barocco che culmina con il grande abbraccio berniniano. Meglio di così. 😍

      Elimina
  4. mi fermo ai primi cinque righi del tuo scrivere e quanto mi sono vicini.
    Da ragazzo i 3 fratelli e genitori e nonni da sposato la moglie suoceri genitori e nonni non solo i miei e quelli acquistati
    Adesso tutti quelli prima con l'aggiunta dei figli e nipoti.
    Il barocco uno slancio come la chiave di Violino come uno scivolo per navigare nelle fantasie che cerchiamo di realizzare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, le prime parole sono una descrizione comune a molti di noi. La vita scorre in modo diverso da ciò che pensavamo e desideravano, hai ragione Andrea. Ma in cambio tu hai ottenuto una famiglia numerosa e splendida, non male direi. Tanto i doni non li perdi, son sempre lì.
      Più che slancio che è, per me, maggiormente indicato per il gotico, parlerei di scivolate in effetti. Bella questa tua immagine in parole sul Barocco. Grazie, mi è piaciuto moltissimo.
      Buona Domenica Andrea, abbracci!

      Elimina
  5. se puoi vai su
    https://iosononess.blogspot.com
    una cara amica che va aiutata

    RispondiElimina
  6. Sottolineo che io non capisco nulla d’arte, la mia ignoranza in materia è enciclopedica. :-)
    Il barocco mi colpisce per lo sfarzo e la teatralità delle sue opere, sono di parte e ammiro il gotico del Duomo di Milano, ma tutto sommato il mio preferito è lo stile Palladiano.
    Felice domenica, un abbraccio
    enrico

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Enrico carissimo tu conosci molto più, di arte, di quanto tu sia consapevole. 😉
      Lo stile palladiano è maestria di tecnica architettonica, la bellezza simmetrica che non annoia, mirabile proporzionalità al servizio dell'uomo.
      Buona Domenica sera, ti abbraccio fortissimo, grazie!

      Elimina
  7. A volte vogliamo sembrare diversi da quel che siamo pensando che gli altri ci apprezzeranno di più se mostriamo una "facciata" più imponente, accattivante, sofisticata, esente da critiche.
    Però è solo una finzione e come tale non può durare. Un po' come se dietro quella facciata barocca non ci fosse nessun palazzo, come se fosse solo una scenografia teatrale e non un edificio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La teatralità dell'accesso barocco, credo sia quello a risultare disturbante. Non è un errore, penso, migliorare e migliorarsi. È l'eccesso a risultare ridondante e falso. Dietro c'è sempre una sola parete, nuda e cruda. Grazie Ariano, buona serata. Ciao. 😙

      Elimina
  8. Pia, non saprei nemmeno come prenderlo, questo post (che ho letto e apprazzato già ieri, mi ero promesso di ritornarci).
    Perché è chiaro che vuoi dire tante cose, al di là dell'arte.
    E mi è piaciuto molto, specie l'inizio... specie quella storia di voler esprimersi in modi che la quotidiana piattezza non giudica convenzionali.
    E allora forse sì, si diventa barocchi.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le parole fanno un viaggio che mi attraversa. Ma a mio modo. Non ho mai riferimenti nel mio scrivere, evito di averne.
      Ho voluto solo indicare la possibilità che tutti abbiamo di fare ciò che non dovremmo, accorgendoci che non era uno sbaglio.
      Da piccoli abbiamo avuto il coraggio di non avere una sola strada da seguire. Così facendo abbiamo abbattuto la paura che ci ha permesso di aprire nuove porte e di percorrere nuove vie. Qualcosa che ci spinge a scegliere ciò che vogliamo senza inutili decori, che seppur ci sono, possono solo migliorare se non eccessivi. Perché è così che vogliamo essere noi e non fingere di essere normali per come dovrebbe essere quella voluta dal sociale.
      Un po' come quando ci si trucca per migliorare qual che per noi sembrano punti negativi del nostro aspetto. Lo si fa ma è molto più delizioso se il trucco appare leggero.
      Questo io lo chiamo avere personalità, non amalgamarsi al convenzionale, come indichi anche tu.
      Se la societa ha parvenza di Barocco eccessivo io lo rifiuto perché non mi rappresenta. Tutto qui.
      Questa è la parte iniziale, figurati la continuazione. 😨🤣🙄😎
      Lo so, sono complessa nel mio scrivere... difficile seguirmi a volte. Mi dispiace, spero solo che anche questo sia un dono (argomento affrontato in seguito nel mio discorso 😁) e non un monologo noioso ai più.
      Che poi tutto è riportato all'arte, beh... colpa della mia deformazione culturale. 😏😁
      Giochi di parole in arte che amo. Ciao Miki, Grazie.

      Elimina

Posta un commento

I vostri preziosi pensieri siano i benvenuti. Grazie.
Tutti i miei scritti sono privati.
Vietato riprodurli senza il mio permesso.