La scatola prodigiosa (Espressioni. Angoli di 'Web sul blog')
Espressioni
'Scrittura, poesie e racconti con arte
di Pia R. Scalzullo'
Angoli di "Web sul blog"
La piccola Giorgia era sempre lì, ogni mattina, a giocare sulla riva con i suoi balocchi: un secchiello, una palettina, un rastrello e, immancabile, una scatola cubica di plastica, chiusa, che poteva aprire solo lei. L'aria di mare le faceva bene. La mamma la portava lì ogni estate e ciò richiedeva un grande sacrificio, visto che purtroppo era rimasta sola. Il marito aveva perso la vita combattendo per difendere la pace e la sicurezza di tutti. 'Eroe di guerra', così dicevano. Intanto, ora era sola e doveva combattere con la vita, per se stessa, ma soprattutto per sua figlia. Una bimba serena, dagli occhi splendenti e con un sorriso grande. Gli amici erano sempre felici di vederla e di poter giocare con lei. Era colma di fantasia. Ogni giorno inventava un nuovo gioco, estraendo da quella scatola ora dei nastri colorati, ora dei bastoncini di legno, ora delle perline; così come ogni giorno tirava fuori qualcosa di diverso e provava a inventare cose nuove. Gli amici con lei si divertivano tantissimo e la donna era fiera della figlia e della sua grande capacità di sognare. Giorgia le ricordava tanto il papà quando raccontava le sue 'avventure' pericolose che, alla fine, lo avevano portato via da loro. Però sapeva che non era colpa sua e lo aveva accettato, anche se con grande fatica. La giovane aveva sempre con sé quella scatola che le aveva regalato il papà. Non voleva che altri la toccassero; solo lei poteva aprirla, riempirla o svuotarla a suo piacimento.
L'estate stava finendo e presto avrebbe salutato i suoi amichetti che probabilmente non avrebbe rivisto il prossimo anno. Questo perché la mamma doveva cambiare città per un nuovo lavoro, dovuto a una promozione, con un conseguente stipendio più alto, il quale le avrebbe portate via da quel meraviglioso e immenso mare. Un luogo che la piccola amava perché le vacanze lì le aveva vissute anche col suo papà, che purtroppo non c'era più.
Così accadde che in quell'ultimo giorno, in spiaggia, siccome tutti gli amici erano ormai andati via, rimasta sola, cominciò a giocare come faceva di solito.
La mamma la osservava da lontano, anche se distratta e immersa nei suoi pensieri.
Costruì un bellissimo fortino, tutto da sola. C'erano le torri, i lunghi muri smerlati, gli spazi dove far scorrere l'acqua del mare con salite e discese. Poi provò a realizzare delle montagne, dove al di sotto aveva creato un largo spazio. Ogni tanto apriva la scatola e tirava fuori i nastri colorati, che fissava sulla sommità di ogni torre. Ma stavolta fece una cosa diversa. In quello spazio pose dei piccoli soldatini. Uno alla volta uscivano da quella scatola che sembrava non avere mai fondo. E quindi ecco i grandi carri e le carovane con i mezzi militari. C'era proprio tutto e per ultimo, ecco tirar fuori un soldato con la sua divisa colma di medaglie. Il papà le aveva regalato quel piccolo oggetto che per Giorgia lo rappresentava. Lo pose al centro del gruppo di soldati, davanti a tutti, come se fosse pronto a comandare i suoi uomini verso una nuova battaglia.
Era bellissimo! Il sole illuminava il tutto e la riva mandava il suo mare ogni volta sempre più vicino, sempre più vicino alla mirabile scena.
Giulia si alzò e si sedette accanto alla madre. Restarono lì a lungo, insieme a osservare come le onde lentamente lambivano il fortino, che piano piano scomparve nella sabbia, trascinando con sé soldati e nastrini colorati.
Era semplicemente un tacito addio che, con tenero amore, la bimba aveva donato al padre, sapendo che non lo avrebbe rivisto mai più.
Andando via, lasciarono in quel posto il loro cuore, mentre una scatola vuota ormai rimase abbandonata sulla riva, tra le sue onde e la sua sabbia.
Pia.
Grazie per questo bel racconto che ci hai regalato.
RispondiEliminaGrazie a te, Vncenzo. Una storia particolare che spero possa essere gradita a tanti. Un abbraccio forte.
EliminaI soldatini simbolici di quelli veri, purtroppo...
RispondiEliminaGià, purtroppo... 😯😒😔
EliminaGrazie Ariano. 😘