Oggi verso il futuro
Ormai tutti parlano di pace. 'Vogliamo la pace', 'Costruiamo un mondo di pace', 'Pace e non guerra' e tanto altro.
Sono frasi che si leggono ormai ovunque, tanto che sembra sia diventato un 'mood' o qualcosa che ora va di moda e domani chissà. Non è più un forte sentire che emoziona e porta verso la concreta realizzazione di essa.
Forse non ce ne rendiamo conto, ma se vogliamo davvero che la pace ci sia, bisogna costruirsela dentro, nel proprio intimo, sin dai primi anni pedagogici e di vita. Non è un termine con un solo significato, ma un comportamento che ne include tanti altri, fino a formarci interiormente, tanto da non riuscire a fare nulla senza di lei: la pace.
Questo lo sapeva bene la grande Montessori. Il suo modo di elaborare un percorso pedagogico era improntato proprio su questo.
Come potete leggere dalle sue stesse parole.
Dopo Maria Montessori, molti altri ci hanno mostrato indicazioni e strade da seguire per migliorare istruzione ed educazione sociale. Sembra che però qualcosa sia andato storto.
Tutto era ed è necessario per rafforzare il proprio pensiero critico, che in età adulta servirà a non lasciarsi trasportare verso gli errori di una società malata e corrotta. Ogni personale inclinazione ha bisogno dei propri tempi per essere elaborata, senza il bisogno di rincorrersi per sembrare migliori. Prendere coscienza di ciò che si è imparato e portarlo nel mondo è il naturale epilogo della propria personalità e del proprio essere.
È ancora così? Cosa è accaduto invece negli ultimi anni? In famiglia, a scuola e nella società si scorge qualcosa di tali insegnamenti di vita? Questo mi chiedo e le mie risposte, purtroppo, sono spesso negative.
Alla prossima, ciao.
Nessuno educa, nessuno spinge, nessuo coopera, nessuno muove un dito. parlo ovviamente di personaggi che contano, dei quali un minimo movimento del dito potrebbe spostare equilibri, giudizi, avvenimenti.
RispondiEliminaSi limitano a biasimare. Noi possiamo riprovare, deprecare, scendere in piazza.. ma sono altri quelli che dovrebbero/potrebbero rimettere in riga i folli.
Vero, è proprio così. Ma non fanno nulla, poco o solo ciò che è di loro interesse.
EliminaEppure di base l'istruzione c'è solo che è stata recepita in modo errato, forse. Grazie Franco.
Post molto bello ed attuale.Complimenti da Olga.Buona serata.
RispondiEliminaGrazie Olga. Buona serata anche a te.
EliminaIl problema è che si possono anche educare intere generazioni di un paese, ma è abbastanza inutile se nel paese confinante avviene il contrario.
RispondiEliminaUno dei motivi per i quali i paesi dell'UE sono riusciti a mantenere assenza di conflitti militari fra i propri stati membri è proprio dovuta al fatto che determinati principii sono stati resi uniformi in ogni paese, e questo ha aiutato molto. Però, per dire, la Polonia e i paesi baltici confinano con la Russia e rischiano di essere coinvolti in un conflitto poiché in Russia vige un tipo di educazione e mentalità molto diversa...
Bravo Ariano. Hai fatto bene a mettere in evidenza la differenza culturale esistente in altri paesi lontani da noi. La società in cui vivono è diversa dalla nostra. Esistono valori che loro hanno e che noi non sappiamo, e viceversa. Però, conoscendoli, si rispettano vivendo l'uno nel paese dell'altro. Così la pace è assicurata. Il rispetto è fondamentale e anche questo bisogna insegnarlo sin da piccoli, in famiglia come a scuola. Ti ringrazio.
EliminaLa famiglia la scuola la società non è non dico come cent'anni fa, ma da pochissimi anni è cambiata radicalmente. Cambiati valori, sopportazione, amore e condivisione e tutto in peggio...mah per non parlare di quello che sta accadendo all'infuori dei nostri confini. Grazie Pia 💖
RispondiEliminaGià, stiamo vedendo un decadere di molte cose importanti e l'istruzione non è da meno. Grazie Fiorella. ❤️
EliminaIl mondo ha bisogno di pace, ma vedo troppi guerrafondai in giro.
RispondiEliminaInfatti Vincenzo, concordo con le tue parole. 😘
EliminaCiao Pia, ognuno fa quello che può, i governanti attaccano un altro paese, i "banchieri" incoraggiano tali governanti, la gente comune, non potendo arrivare a tanto (non perché non lo vuole ma perché non riesce) si limita a scatenare piccole guerre con il vicino di casa, nel traffico cittadino, attacca i medici nei pronto soccorso, gli insegnanti nelle scuole, piccole guerre nei campi di calcio di periferia, sui mezzi pubblici, contro chi viene da lontano, chi la pensa diversamente, chi crede in un Dio diverso, chi ha una visione della sessualità fuori dai canoni prestabiliti, e potrei andare avanti.
RispondiEliminaSiamo contro la guerra? Smettiamo di dirlo e iniziamo a dimostrarlo.
Un abbraccio
Romualdo Roggeri
Non potevo scriverlo meglio. Ti abbraccio fortissimo e grazie davvero Romualdo. ❤
EliminaIo posso dire di avere sempre cercato di educare i miei alunni ad avere comportamenti leali, corretti, di aiuto reciproco , di scuse quando si sbaglia, è quello che ho sempre cercato di fare anch'io nella mia vita , perché ci credo !! Ma non siamo tutti così e non lo dico per vanutami. A volte mi sono trovata alle prese con persone false, prepotenti e bugiarde e io, che forse sono un pò ingenua e poco brava a difendermi , ne ho fatto le spese! Questo per dire che non siamo tutti uguali, c'è chi desidera solo primeggiare, farsi i propri interessi , comandare e guai a contrariarlo... chissà cosa potrebbe accadere..!!
RispondiEliminaNel nostro piccolo, succede quello che succede nel mondo dei potenti.. si parla tanto di pace ma la pace non è mai stata lontana come ora. Ognuno deve cominciare dal suo piccolo e fare quello che può per migliorare la società! Se vige solo la legge del più furbo e del più forte, è finita!! Ciao cara.
Tu hai usato un efficace metodo d'insegnamento. Hai lottato per educare e sono certa che i tuoi alunni hanno apprezzato tanto. Di sicuro non si può dire lo stesso di chi ha usato atteggiamenti di superiorità nei tuoi confronti, e questo è già una vittoria per te. 😉
EliminaOggi però sembra che non si dia più priorità a certi valori fondamentali per una vita basata sul rispetto reciproco. Chissà, forse mi sbaglio; spero proprio che sia così. Grazie di cuore, Mirtillo, per la tua importante testimonianza. Buona domenica e ti abbraccio forte.
Non sarei così ottimista sulla efficacia della educazione anche montessoriana. La natura umana tende sempre alla (auto)distruzione.
RispondiEliminaÈ chiaro che tutto dipende dal nostro essere umani e fallibili. In realtà, è una strada da seguire e da prendere come esempio, poi tocca a noi correggere il tiro verso un migliorare e migliorarsi. Essere catastrofici, però, non aiuta di certo.
EliminaGrazie, Cesare, per il tuo giusto intervento. Le opinioni altrui sono molto importanti per me, anche se non concordano col mio pensiero. Abbraccio.
Amen.
Elimina😘
EliminaMi pare che abbiamo preso pari pari il "sogno americano" dell'uomo solo che si fa da sé. E appunto così diventa competizione e non cooperazione. Credo che il "pensa per te" sia la base di partenza di tutta la distribuzione che stiamo facendo in questi anni
RispondiEliminaForse non sbagli Alberto. Spero solo che ci sia almeno un margine di errore, però. Abbraccio e sempre grazie.
EliminaGrazie per aver ricordato Maria Montessori e l'importanza di determinati paradigmi educativi. Buon fine settimana e un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie a te, Maria. Felice del tuo apprezzamento. Sembra che oggi si dia sempre meno importanza a ciò che è fondamentale per una corretta educazione, e lo scrivo con grande rammarico.
EliminaTi ringrazio ancora e buon fine settimana anche a te. Abbraccio forte.