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Ma oggi cos'è follia?

 

Ci sono tante cose che non sono riuscita ad ottenere. 

Uno fra tanti diplomarmi all'Accademia di Belle Arti. Tanti i miei principali "fallimenti". Non ho potuto per scelte sbagliate o magari per mancanze economiche familiari o forse per paure mie infondate. Non so, quel che posso considerare oggi è che molte delle cose che ci accadono non sono volute, né desiderate. Oggi pagherei per realizzare tutto ciò ma purtroppo mi manca il tempo. Tra lavoro, famiglia e varie responsabilità so che resteranno solo sogni. 

Nel corso degli anni si sono aggiunte altre mete da raggiungere. Per qualcuna ce l'ho fatta per altre ci sto provando, nonostante abbia poche speranze di riuscire. Perché l'età incide fortemente sulle scelte e la determinazione. Entra in gioco la maturità che ci rende vulnerabili là dove un pizzico di follia servirebbe per avanzare senza remore. 

La follia. Un tempo era un qualcosa che portava al male. Bastava una diversa idea, espressa con ardore, un modo di affrontare la vita fuori dai canoni e si veniva additati come folli ed incompresi. Persino in famiglia. Se non riuscivano, con le loro rette idee, a controllarti erano dolori e sofferenze. Un tempo si mandavano giovanissimi in luoghi terribili chiamati manicomio. 

Follia che oggi è arte, libertà, espressività, ha un diverso approccio nel mondo. Anche se non tutto purtroppo. Persino la curiosità è espressione folle di conoscenza. Agire in un certo modo per assistere alle reazioni consequenziale, e addirittura un fondamento scientifico, altro che follia! Ma un tempo la cultura era per pochi, si aveva una gran paura dell'opinione altrui, bisognava agire, muoversi e parlare con accortezza. Forse per qualcuno oggi è ancora così. 

Ma i giovani ora appaiono diversi, più informati ed alcuni ben indirizzati verso le personali inclinazioni e scelte. Questo è importante. Non conta solo il pezzo di carta, la posizione economica che nella società odierna la fa da padrone. Un tempo bisognava trovare un posto fisso, maestro, insegnante, ferroviere, politico... gli studi erano finalizzati a quelle tipiche tematiche per avere una vita onorevole. 

E chi non desiderava ciò? Che fine faceva? 

Quanti errori si commettono. 

Ma tutto cambia e si evolve, sperando sempre in meglio. 

Oggi la follia appare quasi un pregio. Idee diverse portano ad un dialogo, un motivo per avere sguardi diversi e per trovare giuste soluzioni in una società che si evolve. 

Ma sarà veramente così in futuro? 

Io lo spero, credo nei giovani, credo nella diversità di opinione ed in ogni cosa che possa rendere il mondo un posto migliore. 

Ora però vi lascio con una poesia della migliore dei nostri spiriti folli: Alda Merini. 

Avete visto la fiction dedicata a lei? E cosa ne pensate? 

Intanto eccovi la sua: 

Immagine dal web 

Commenti

  1. Qualche volta la follia di ieri è diventata la saggezza di oggi, e non ho dubbi che in qualche caso la follia di oggi diverrà la saggezza di domani...

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    1. Tutto è possibile. Ieri come oggi, come domani. 😉
      Ti ringrazio tanto Mondo in Frantumi.

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  2. C'è ovviamente differenza fra follia in senso clinico e follia intesa come anticonvenzionalismo. In passato si tendeva a confondere la seconda con la prima, ed era ovviamente un errore, adesso però si tende talvolta a confondere la prima con la seconda, e temo che sia un errore anche quello.

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    1. Forse sarà come scrivi Ariano. Ma spesso si erra nel considerare folle qualcuno fuori dal convenzionale. Rischiando di curare chi in realtà non dovrebbe essere curato ma solo profondamente compreso ed aiutato nel giusto percorso di una vita per cui hanno l'indole. Riconoscerne la differenza è fondamentale e non facile per molti. Medici compresi.
      Grazie e notte serena.

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  3. Risposte
    1. Ne sono felice e ti ringrazio tanto Cesare. Buona Domenica.

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  4. La normalità e le convenzioni sono spesso nemiche della curiosità e della passione, di quel qualcosa che ti fa muovere oltre, che nutre l'azzardo. Tanti cercano la felicità nella sicurezza, nella pacatezza, nello scansare qualsiasi rischio, ma quella che ottengono è solo una falsa serenità figlia dell'immobilismo. Certo l'ideale è una via di mezzo forse, che non precluda nulla, e spesso ci si lavora una vita, ma importante è che quella vita ti pulsi in mano e non ti renda insensibile..

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    1. Hai compreso molto bene il senso del mio post Franco. Senza quel pizzico di follia non potremmo fare altro che restare immobili col cuore e con la mente soprattutto. Il segreto è essere lì in quel centro che smuove senza eccessi. È possibile secondo me, basta volerlo.
      Grazie Franco, un forte smack e buona Domenica.

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  5. "... ne abbiamo avute di occasioni, perdendole, non rimpiangerle mai ...", cosi cantava Battiato nel 1983.
    Non ancora ventenne fui colpito da quelle parole e non ho mai rimpianto le mancate occasioni del passato (o le diverse decisioni) forse la mia follia è stata quella di andare avanti cercando di fare le scelte giuste (nel limite del possibile) senza guardare indietro chiedendomi cosa sarebbe stato.
    Oggi, più che ventenne 😉mi godo ciò che è stato e continuo a cercare di migliorarmi andando alla ricerca di nuovi stimoli.
    Follia, intesa come uscita dal "gregge", come distingue giustamente Ariano Gaeta, è spingersi sempre più avanti pensando al passato come base per quello che siamo oggi e non come fonte di rimpianto.
    Un abbraccio carissima Pia, buon pomeriggio.

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    1. Molto giusto Romualdo. Rimpiangere non serve e non aiuta ad andare avanti. Nel percorso di una vita sono tante le mete che ci prefiggiamo di raggiungere e se qualcuna resta indietro non importa. Anche perché quel che conta è ciò che nonostante le nostre rinunce siamo riusciti a realizzare. Quel che impariamo resta comunque e rappresenta il nostro bagaglio culturale più ambito ed amato. E non dobbiamo fermarci, continuando nella conoscenza e nell'approfondimento. Follemente alla ricerca del nostro futuro, nei limiti del possibile. Unico e solo tra i limiti.
      Grazie carissimo, un megabbraccio a te. Buona serata, ciao.

      P.s. perdonami per aver scritto Franco al posto del tuo nome nel commento precedente che ho poi cancellato. In realtà ti avevo presente, solo che scrivendo di fretta col telefonino, ieri, avevo probabilmente in memoria il nome di Franco. Quindi anche se ho scritto Romualdo mi ha fatto scrivere il nome errato. Poi per la fretta non ho riletto. Ci tenevo a chiarire mio più che ventenne di oggi. 😁😘
      Scusami e ti riabbraccio forte.

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    2. Nessun problema Pia, ci mancherebbe, commentare dal cellulare è diventata un'impresa, infatti rispondo solo ora perché sono stato due giorni lontano dal PC e con lo smartphone non riuscivo a scrivere. La tecnologia spesso si perde nel classico bicchier d'acqua.
      Ti ri-riabbraccio, buona serata.

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    3. Grazie Romualdo. Ci vuol pazienza... 🙄
      Felice sera, ciao. 🤗😘

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  6. Bello il post, sembra di leggere le tappe di un percorso evolutivo o la presa di coscienza che porta saggezza.

    Condivido quando scrivi: "Io lo spero, credo nei giovani, credo nella diversità di opinione ed in ogni cosa che possa rendere il mondo un posto migliore". Anch'io sono così.

    Le parole della Merini aprono sempre dei mondi nuovi. Non ho visto la fiction su di lei...non sempre le guardo. Una fiction che mi è molto piaciuta di recente era dedicata a Margherita Hack (anche lei ha superato non pochi ostacoli e problemi)

    Un salutone e alla prossima

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  7. Infatti è così. Un percorso che inizia con la prima delle rinunce che, con le altre realizzazioni e scelte giuste o sbagliate che siano, mi hanno resa quel che sono. E di ciò ne vado orgogliosa.
    I giovani sapranno fare meglio di noi, ne sono certa. 😉
    Sì, ho visto la bellissima fiction dedicata ad Hack. Anche lei donna di grandi rinunce e folli scelte che l'hanno resa così elevatamente speciale. Ottima indicazione, grazie Decliviodomani!
    Un forte abbraccio, alla prossima, sì. Ciao e buona serata. 🤗

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  8. L'età, secondo me , fa una grande differenza!! Ora che sono in pensione, potrei fare tante cose ma L'età è le mie paure me lo impediscono. Perché con L'età crescono anche le paure, di cadere, di essere sola, di farmi male, che mi facciano del male...da sola , combino poco. Ho bisogno di qualcuno ma non sempre quel "qualcuno " c'è!! Una volta non ero così, ma avevo il lavoro e i genitori anziani da curare. Ora sono libera ma..!@

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  9. Sì, una volta la follia era quell' uscire dai rigidi schemi imposti !! Oggi la follia è un pò dare libero sfogo alla propria creatività, alla propria arte, al proprio stile di vita. Ma, secondo me, non è una cosa negativa, è vivere le proprie emozioni, il proprio modo di intendere la vita, è libertà. Quando ero giovane io, bisognava stare nei confini segnati ora i giovani sono più informati, viaggiano, studiano e vivono secondo i propri ideali. Buona settimana.

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    1. Hai ragione Mirtillo, con l'età molte cose cambiano. Ma importante è che non cambieranno mai i nostri valori, le nostre Idee, il nostro essere. Che se positivi saranno l'impronta che i giovani coglieranno per migliorarsi. E la loro follia di libertà, che anche tu descrivi al meglio, forse donerà migliorie lì dove sembra ci sia il peggio del mondo creduto buono. Dico forse ma ne sono quasi certa. Basta che cresca il coraggio di accettare il loro proporsi in idee diverse ma costruttive. Questo è il punto difficilmente condiviso dai vecchi dettami e regole stantie ormai inaffidabili e pochi efficaci.
      Speriamo dai.
      Grazie e buona settimana a te! Ciao.

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  10. In passato si veniva rinchiusi in manicomio anche per anticonformismo… molte donne sono state internate solo per aver tagliato o capelli corti… era un mondo basato sull’ignoranza… e non parliamo dei “matti” considerati spazzatura… oggi per fortuna le idee stanno cambiando e la follia si sta capendo che è la scintilla che dà vita all’arte e per fortuna anche la follia che è patologia mentale si comincia a considerarla un altro modo di vedere il mondo… ovvio ci sono le cure, i percorsi psicologici etc… però piano piano si perderanno i pregiudizi, spero anche le paure. Un abbraccio grande, Pia !!

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    1. Infatti Caterina, è proprio come scrivi.
      Pregiudizi, ignoranza e falso conformismo hanno causato danni terribili. La paura del diverso ha fatto il resto. A volte era anche una valida scusa per internare persone scomode.
      Oggi va meglio ma c'è ancora chi usa la follia come scusa per...
      Il folle estro ha creato e crea geni. E meno male aggiungo io. Oggi con un pizzico di coraggio e consapevolezza in più. 😉
      Grazie carissima, abbraccio enorme, ciao.

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  11. Follia in ogni tempo e luogo è spesso considerato il non adeguamento al gregge , a volte è solo convenienza : si etichetta come folle chi non si adegua e non corrisponde al proprio modo di essere .
    interessante .
    un bacio
    eos

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    1. Ciao Eos! Infatti, penso anch'io che a volte sia così.
      Felice del tuo gradimento. 😊
      Un bacio enorme a te, grazie.

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