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Giochin giocando... Inventa una storia.

 

Come possiamo divertirci oggi? 

Torniamo ad occuparci di parole, di fantasia e di creazione spontanea. 

Se riusciamo, cerchiamo di inserire questo mio pezzo inventato, non all'inizio e neanche alla fine ma all'interno della nostra storia immaginaria. 

Ci proviamo insieme? 

Eccola: 

"... Perché solo così compresi che non era tutto vero ciò che finora avevo creduto. Ciò che avevo ascoltato dagli altri era solo il frutto di fraintendimenti..." 


Ora tocca a voi. Grazie sin da ora della vostra partecipazione, ciao. 


Immagine dal web 

Commenti

  1. Era l'estate dei mie tredici anni. Dopo tutto un anno scolastico passato a sentire brutte storie su quell'Alex -fumatore, frequentatore di cattive compagnie, coi genitori poco di buono-, ebbi modo di conoscerlo meglio.
    L'occasione fu quella di un campo estivo, pochi giorni al lago. Alex era sicuramente più maturo di tutti noi, sembrava già grande.
    Ma non era cattivo. Sapeva fare tante cose.
    Mi raccontò della sua situazione a casa; mi raccontò che non aveva rubato lui i soldi a Giacomo della III C.
    Ma non si discolpò, a tutti faceva comodo averlo come colpevole.
    Furono belle giornate e fui contento di conoscerlo meglio perché solo così compresi che non era tutto vero ciò che finora avevo creduto. Ciò che avevo ascoltato dagli altri era solo il frutto di fraintendimenti o di cose raccontate con superficialità, se non addirittura cattiveria.
    Dopo quel campo estivo non rividi più Alex.
    Cambiò città, andando a vivere dai nonni paterni, in un'altra regione.
    Si dice che commise piccoli furti con alcuni adulti che erano anche stati in carcere; un mio amico mi disse che era diventato un drogato.

    Moz-

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    1. Una storia davvero particolare. Alex avrebbe sicuramente avuto amici migliori se fosse rimasto lì, con le adeguate compagnie. Ma le cose non vanno sempre nel modo giusto. Molto veritiero il tuo racconto, grazie davvero Miki.

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    2. Grazie a te.
      Ho voluto sottolineare come le voci possono essere vere, o false, o comunque il pettegolezzo esserci sempre. E poi, quel che hai notato: le voci, col cambio di città, si sono concretizzate?
      Perché? era condannato ormai dalle voci stesse?

      Moz-

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    3. Mi sa che a queste domande dovrai rispondere tu, il racconto è tuo. Se vuoi puoi farlo e mi hai incuriosita. Grazie Miki!

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  2. Tendenzialmente mi facevo condizionare, ero insicuro e davo fiducia a tutti, declassando le mie idee anche, anche quelle più sensate e animate da sano raziocinio. Ma stavolta decisi di fare di testa mia, privilegiarmi un pochino, rendere giustizia a quello che avevo sempre pensato e considerato. Senza ulteriori indugi entrai nella sala giochi e puntai cento euro sul Portogallo vincitore del Mondiale in Qatar, forse una mossa azzardata, ma volevo essere protagonista.
    ... Perché solo così compresi che non era tutto vero ciò che finora avevo creduto. Ciò che avevo ascoltato dagli altri era solo il frutto di fraintendimenti...
    Il Brasile andava verso un flop biblico e i miei amici che lo sostenevano a spada tratta solo perché lì “avrebbero inventato il calcio”, se ne sarebbero pentiti.. avrebbero chiesto scusa e riconosciuto finalmente il mio equilibrio e la mia saggezza calcistica.. ma guarda un po’ tu se uno si deve fare venire le turbe pure per un Mondiale dove neanche partecipiamo.. e che diamine!

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    1. Avevi puntato nel modo giusto, anche se azzardato. È meglio fare di testa propria a volte. Ascoltare gli altri ti avrebbe portato ad una sconfitta. Poi si comprende che forse è meglio partecipare per divertirsi senza pensare al proprio tornaconto. 😉
      Ottimo racconto, grazie Franco!

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  3. Anni fa presi l'abitudine di trascrivere su un diario tutto quel che mi dicevano i miei amici, quasi dei piccoli verbali con annotazioni su nomi, luoghi, situazioni, storie che mi avevano raccontato.
    Lo feci perché in passato avevo l'abitudine di non segnare nulla, e poi scordavo tutto: mi dicevano di una certa situazione e io ero convinto che fosse coinvolto Caio, e invece mi dicevano: "Ma no, si trattava di Tizio". Io non mi capacitavo, pensavo che mi prendessero in giro e lo facessero apposta a dirmi fischi per fiaschi per ridere alle mie spalle.
    Allora presi l'abitudine di annotare per iscritto e fu un bene.
    Perché solo così compresi che non era tutto vero ciò che finora avevo creduto. Ciò che avevo ascoltato dagli altri era solo il frutto di fraintendimenti della mia mente, ahimé, poco sveglia e assai labile a ricordare. Perché poi potei verificare che quando gli amici insistevano "Avevo detto Tizio!", rileggendo i "verbali" delle precedenti conversazioni avevano effettivamente detto "Tizio" anche se io ricordavo Caio.
    Però ora mi viene un dubbio: e se di nascosto modificassero i miei appunti?...

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    1. La memoria si sa inganna. Meglio annotare tutto per evitare errori. Così ci si rende conto che non sempre ciò che si viene detto sugli altri è reale.
      Ma neanche così ci si può fidare...
      Interessante messaggio. Grazie Ariano! 😘

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  4. Non sono brava in queste cose!!! Ti auguro una buona domenica.

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    1. Da ciò che leggo da te, sei bravissima secondo me. 😉
      Grazie e che anche per te sia una Domenica serena e bella. Ciao Mirtillo!

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  5. Quando sbattei per l'ennesima volta il grugno contro l'ipocrisia di certe persone mi arresi. Le parole dette a me su altri e ad altri di me non mi davano poi troppo fastidio. Fu quando venne sostenuto che erano mie, che riportavano di averle sentite da me che dissi basta.
    Perché solo così compresi che non era tutto vero ciò che finora avevo creduto. Ciò che avevo ascoltato dagli altri era solo il frutto di fraintendimenti... Che le persone in fondo erano in buonafede.
    No! Niente buonafede. Cattiveria e meschineria. Solo quello.
    Ho fatto una cernita tra le conoscenze. I saccenti pettegoli li ho buttati fuori dalla mia cerchia di amicizie.
    Almeno, se adesso dicono che sono str..za hanno pure ragione

    Ciao Pia. Auguri

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    1. Ottimo scritto cara Patricia. Tra l'altro molto attinente alla possibile realtà. 😉
      Grazie e buon 2023 anche a te e tutti coloro che ami. Abbraccio forte.

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  6. Bella storia complimenti Valeria. Mostra che non bisogna mai fidarsi delle apparenze. Ti ringrazio della partecipazione e ti mando un forte smack. Ciao.

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