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L'amico di Josh: Fiocco di Neve.

 

Immagine dal web 

Non l'ho mai fatto. 

Sono anni che parlo dei poveri, bimbi, anziani e pure di tutti gli abbandonati ma non l'ho mai fatto. 

Quindi oggi ho deciso di percorre quelle strade. 

Sento i miei passi sul selciato. In mano tante buste piene di cibo, vestiti, coperte. Di solito mi faccio aiutare da un caro amico per portare pesi, solo che oggi non c'è.  

Osservo intorno a me e noto un silenzio stridente. Soltanto il rumore di macchine rade che sfrecciano frettolose. 

Non so se faccio bene a camminare senza compagnia. Ho paura di qualche balordo, magari ubriaco, che possa farmi del male e strapparmi di mano quel poco che ho con me. 

Mi dirigo in fondo a destra, entro in un vicolo cieco. 

Illuminazione scarsa. Rischio di farmi male con una bottiglia rotta lì in terra. 

Vedo la porticina. Mi stanno aspettando. Timidamente suono un campanello dal rumore sottile e stridente. 

- Chi è? 

Una vocina piccola piccola si sente dietro quella porta. 

Mi faccio riconoscere. L'uscio si apre e vedo davanti a me un faccino tondo e sorridente con tutti i capelli arruffati rosso fuoco. 

- Ciao. - gli dico. 

- C'è la mamma? 

- Sì, sta preparando da mangiare, entra pure. 

Intanto guarda incuriosito i tanti sacchi pieni tra le mie mani. 

Nel frattempo ecco la mamma. La dolce Dora, come la chiamano in tanti. 

Una persona che non ha avuto modo di continuare la sua vita con accanto un uomo da amare ed essere amata. Lui non c'era più. Un terribile male e tanta sofferenza condivisa senza troppe lacrime e lamenti se l'era portato via. Una donna dalla grande dignità. 

Non si era abbattuta, anzi. Sapeva che poteva trovare un ottimo lavoro come cuoca e ci era riuscita, mai arrendersi è il suo motto. 

Ora viveva in quella piccola casa, con affitto adatto a lei. Quel che conta è avere un tetto sulla testa soprattutto per il suo piccolo Josh. 

L'avevo conosciuta proprio così. Faceva parte di una piccola associazione dove si provava a dare ricovero ai bisognosi. Lei cucinava per loro offrendo le sue cure oltre il suo amore. 

In realtà anche Dora aveva bisogno di tante cose e non rifiutava certo l'aiuto di chi si offriva con doni graditi e sentiti. 

Doveva pensare a suo figlio. 

Il piccolo mi guarda con lo stesso sguardo curioso di quando ero entrata. 

Avevo fatto la scelta giusta. Finalmente mettevo in pratica tutto ciò che avevo nel cuore da tanto. Aiutare davvero il prossimo ma a modo mio. 

Salutai con affetto la donna. 

- Resti con noi? Sto preparando uno stufato buonissimo. - disse. 

- Certo, come potrei mai rifiutare un pasto delizioso come il tuo. 

Riposi i miei pacchi sotto un piccolo albero tutto addobbato con nastri colorati, fiocchi di neve e tante noci appese sui rami. 

Mentre ci sedevano a tavola il bimbo mi si avvicinò sussurrandomi: 

- Sei forse l'aiutante di Babbo Natale? 

Ci guardiamo io e la mamma sorridendo. 

- No Josh, ma potrei diventarlo. - gli dissi strizzando l'occhio. 

Lui sgrana i suoi begli occhioni e senza finire di mangiare scappa via. 

Nel frattempo, finito il pasto, aiuto Dora a sparecchiare. 

Ci sediamo su due sedie poste accanto all'albero e parliamo del più e del meno. 

Improvvisamente, quasi correndo, arriva il piccolo con qualcosa in mano. Timidamente vuole mostrarmelo. Un piccolo quaderno, con fogli che escono da ogni angolo e qualche pagina spiegazzata qua e là. 

Dora sa già cosa vuol fare suo figlio. Leggo tutta la tenerezza del suo cuore. 

- Sai che mio padre ogni Natale mi raccontava una storia? Guarda quante ce ne sono, tutte bellissime. Ma la mia preferita è solo una. 

- Davvero? - chiedo io - E qual è? 

- Quella del mio amico Fiocco di Neve. Te la racconto? 

- Certo. Sentiamo. 

Apre il piccolo, grande quaderno, sceglie uno dei tanti fogli e prova a leggere, molto lentamente. 

- Dunque, inizia così: 

"Quando, nelle notti più fredde d'inverno, il vento raggela piante e tutti gli esseri viventi della terra, lassù in cielo avviene una riunione molto particolare. Si tratta di un gruppo molto unito di giovani stelle di neve che ogni anno scende su di noi per portare candore in ogni cuore e come per magia imbiancare tutto quel che è possibile. C'è da stare attenti però. Non si può fare ciò se non c'è chi le guida con severità e grande attenzione. Questo compito spetta proprio a Fiocco di Neve. Un piccolo pallottolino con tenere ali trasparenti e tutto luccicante di luce. 

Arriva sempre trafelato e si sposta di qua e di là per organizzare, ordinare, spiegare le disposizioni. 

- Seguitemi attentamente care stelline - incomincia lui. 

- Noi siamo il gruppo più unito che esista. Nessuno sa appieno  cosa voglia dire questa semplice parola: "unione". E siamo qui ogni anno per dare dimostrazione a chiunque, come un forte esempio da seguire. 

Tutte voi stelline dovete formare un insieme e cercare di abbracciarvi forte, il più forte possibile. Dovete fare in modo di sprigionare tutto il calore del grande amore che ci accomuna e la grande magia della gioia che il Natale porta, farà sì che quel calore si trasformi e quell'abbraccio ci fonda tutti in un unico, grande, sferico fiocco di neve. 

Il vento freddo poi ci aiuterà a soffiarci uno vicino all'altro per diventare un manto candido di neve ghiacciata. Non sbagliate amiche care, la gaiezza del mondo dipende da noi." - 

Lo interrompo per un attimo e gli chiedo: 

- Quindi è tuo amico? 

- Ma scherzi? Lui ogni anno viene a trovarmi. - risponde lui meravigliato. 

- Davvero? - chiedo io. 

- Vedrai da te stessa. So che stasera mi verrà a trovare. 

Io gli credo come si può credere ai bambini e alla loro immensa fantasia. 

Annuisco e gli faccio cenno di continuare. 

- "Le bellissime stelline dalle delicate, armoniose forme infinite, fanno esattamente ciò che gli viene sapientemente indicato. In un piccolo breve attimo ecco che scendono copiose a coprire ogni coltre di terreno, ogni anfratto, ogni punto più nascosto di tutti i nostri piccoli o grandi paesi del mondo. 

Il primo a guidare la candida caduta è Fiocco di Neve che tutto sorridente si affaccia alla finestra dei bimbi più buoni dal mondo per salutarli e per augurare a loro felicità oltre tanta gioia per il prossimo Natale di Gesù. 

Questo miracolo avviene ogni anno. E se si presta attenzione si sente anche una dolce poesia che, tutte le volte che cade la neve, i fiocchi recitano in coro. È una meraviglia sentirle ma solo per loro volontà e per chi lo merita davvero."

- Fine. - Conclude sorridendo il fagottino rosso, arruffato dinanzi a me. 

La storia da lui raccontata mi ha così emozionata da far scorrere una piccola lacrima lungo la mia guancia. 

Così immenso è ciò che provo da prendere il piccolo per abbracciarlo più forte che potevo, sotto gli occhi emozionati e sorridenti della mamma. 

Ma la serata non finisce qui. 

Mentre sono lì, mostro i miei piccoli doni per loro. Rimarranno sotto l'albero fino al giorno di Natale, promette la dolce Dora. 

Decido di salutare per finire la serata bellissima appena trascorsa. 

 Non avrei mai immaginato di provare qualcosa di così puro, colmo di pace e forte armonia. 

Compresi quanto fosse importante aiutare i più bisognosi ogni volta che potevo. 

Mentre ero assorta nei miei pensieri sentivo in lontananza una strana nenia.  


"Dolce fiocco di candida neve 

Scendi dal cielo sereno per me. 

Guida i tuoi amici 

allegri e festosi 

verso le mete indicate da te. 

Mentre s'imbianca 

quel tratto di strada 

Io son contento 

e sai perché? 

Vedo quel bimbo 

che attende contento 

Il dolce saluto 

donato da te. 

Una preghiera dal cuore suo puro 

esce leggero 

sol tu sai qual è. 

Quando ritorni lassù nel sereno 

presto lo sveli, 

non lo tieni per te. 

La tenera mamma di tutti i bambini 

fremente già attende ciò che in serbo hai per lei. 

Raccoglie i dolori e le speranze, 

sa che per loro presto sarà 

come quel manto di candida neve 

che con il calore poi si scioglierà. 

Per cui dolcissimo Fiocco di Neve 

con la manina saluta tutti perché 

gioia nei cuori tu porti stasera. 

A tutti i bimbi la felicità." 


Istintivamente mi volto a guardare verso la casa di Dora e del piccolo Josh. 

Vedo qualcosa di magico incanto. 

Un piccolo fiocco luminoso con le ali era davanti alla loro finestra e salutava felice. Subito dopo una forte nevicata scese dal cielo coprendo di bianco candore la strada. 

Allora era vero o stavo solo sognando? 

Poi tutto finì. 

Ripresi a camminare sulla via di casa sapendo che qualcosa di particolare era successo quella sera e non era quella piccola, strana, magica visione. 

Sapevo finalmente con certezza quale strada intraprendere. 

... 

Quella del cuore. 

💖 


 Auguri per una speciale attesa del Natale di Gesù.  


Pia 


Spero abbiate passato una splendida festa dell'Immacolata. 

Buona serata a tutti voi. 

Commenti

  1. bellissima questa storia Pia: sembra un racconto di Dickens!!!
    Un abbraccio

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    1. Nooooo... ahahah... seeee magari.
      Sei troppo caro Luigi. Ti ringrazio tanto ma è solo un piccolo racconto che desideravo tanto scrivere.
      Ti abbraccio forte. Ciao.

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  2. Una storia incantevole, di quelle che rallegrano il cuore. Una fiaba dolcissima. Spero che anche tu hai trascorso una splendida festa dell’Immacolata. Un abbraccio grande.

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    1. Avevo tutto in testa e nel cuore e così mi è venuta fuori. Tutto qui. Felice che ti sia piaciuta Caterina.
      Si. È stata una giornata serena ed è già tanto per me.
      Grazie e smaaaack!

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  3. Mi hai fatto trascorrere un buon momento ..in relax..son partita pensando fosse un tuo post..pian piano sono entrata in casa li con voi seduta sulla 3 sedia ...e son stata li con voi ad ascoltarvi
    Grazie

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    1. Grazie Tissi. Sei riuscita ad emozionarmi con questo tuo commento...
      Benvenuta in casa allora, anche Dora ed il piccolo Josh ti accolgono calorosi e ti ringraziano. 🎄🎄🎄 😘🎄🎄🎄

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  4. Il racconto è delizioso, poi la mia incapacità di scindere il bello dal brutto mi porta a pensare al Fiocco di Neve e le sue stelline al confine con la Bielorussia, e non oso pensare cosa troveranno una volta che la neve si scioglierà. Ma hai ragione tu, se tutti avessimo una scintilla in più d'amore nel cuore e ragionassimo in termini di fiaba e di bontà, forse quel confine neanche esisterebbe, e con esso tutta la cattiveria del mondo. Quindi faremmo bene ad inondarci di cose belle, per far sparire anche dalla memoria le brutture, e non si tratta solo di nascondere la polvere sotto il tappeto, o di girarci dall'altra parte..si tratta proprio di apprendere e far apprendere una Nuova Visione.. di modo che i Josh si moltiplichino a dismisura.
    Grazie Pia!

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    1. Grazie Franco. Grazie per quel "delizioso", mi piace molto.
      Vorrei che tutti i Josh, anche in Bielorussia, possano vivere un Natale magico come questo. È difficile pensare che sia così, lo so.
      Ma i bimbi hanno una grande capacità di adattamento e sapranno trovate il buono anche nel brutte situazioni.
      Tutto sta proprio nelle Nuove Visioni... vedrai come si moltiplicheranno influenzando anche gli adulti.
      Grazie a te! Ciao 😘

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  5. Concordo con Luigi, molto dickensiano come racconto. Persino un grinch come me se ne è accorto :-D

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    1. Forse ha qualche sfumatura alla Dickens ma non è assolutamente voluto. Forse ho letto ed amo tanto lui, per cui mi ha in qualche modo influenzato.
      Ahahahah... a te ci vuole proprio una Cindy Lou come me.
      😁🤶🌟
      Ciao!

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  6. Complimenti Pia, ci hai preso per mano e ci hai portato dentro una storia dolcissima, grazie. Buon proseguimento e caro saluto, Stefania

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    1. Ciao Stefania! Grazie. Almeno ci ho provato e sono felice di esserci riuscita con te. Bacio enorme e buona serata.

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  7. Risposte
    1. Grazie Olga! Sono contenta che ti sia piaciuta. Abbraccio.

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  8. E vabbè, un racconto nel racconto... la neve cade a fiocchi e non a nodi, perché altrimenti farebbe più fatica a sciogliersi... 😉

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    1. Ciao Marco. Forse sì e spero ti sia piaciuto.
      Certo, ecco perché parlo di stelle di neve che si uniscono grazie al freddo vento divenendo una coltre ghiacciata. 😉
      Poi ovviamente c'è un pizzico di romanticismo fantastico, altrimenti che gusto c'è. Pensa se, ascoltando la storia letta dal papà al figlio, quest'ultimo gli chede: ma papà, come fa a trasformarsi una stella di neve in un fiocco sferico?
      Pensa che immaginazione dovrà mettere in pratica il padre per dargli una dovuta ed esatta spiegazione. La cosa mi fa sorridere alquanto. Le esattezze, a volte e non sempre, rompono la magia in un racconto. Questa è una mia opinione ovviamente. 😀😄
      Abbraccio e grazie!

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    2. Temo tu non abbia colto la freddura... non importa.
      Del resto in questo caso anche l'essere una freddura è una freddura...

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    3. Cavolicchio salato è vero... 😁😅
      Io con le freddure ho spesso dei problemi, in effetti preferisco le caldure... 😃😅🤣😣😫😜
      Sono molto abbracciosa... ahahahah...
      Marco abbracciooooo

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  9. Un dolce racconto che apre le porte ai giorni di festa. Bello.

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    1. Proprio così Ester. È cosa voluta.
      Felice che tu abbia gradito, ti ringrazio tanto.
      Buona Domenica!

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