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25 Novembre dici: DONNA!

 

L'argomento di oggi riguarda una ricorrenza di cui in tanti scrivono, discutono, parlano ma del quale ancora non si recepisce la gravità estrema. 

Ogni giorno ci sono massacri fisici e psicologici sulle donne. 

Dove sono le azioni concrete e forti da parte dello Stato e del Governo? 

Solo iniziative coraggiose anche se ancora blande, poco incisive e solo di facciata. 

Magari sono troppo drastica, magari è solo che non interessano più di tanto. Magari è solo indifferenza. 

Io ne voglio discutere oggi

Perché è una ricorrenza non di poco conto e che, se può apparire inutile, in realtà è forte poiché  si pone l'attenzione su qualcosa che in tanti, anzi troppi,  evitano per tanti motivi. 

Un piccolo ma, per me, grande esempio è l'iniziativa di Daniele Verzetti che nel suo "Blog" ha istituito un programma complicato, forse azzardato ma di grande impatto visivo e comunitario. 

Quello in cui voglio porre l'attenzione è quella sentita assenza di partecipazione che invece avrebbe infinitamente meritato. 

Le parole di Daniele e di tutti coloro che hanno aderito all'iniziativa hanno interessato scandagliato, studiato in profondità molti dei risvolti violenti imposti sulla donna. 

DONNA

Persona soprattutto. Resa inferiore dall'uomo meschino che la vuole distruggere, nascondere, far sparire, rendere schiava, opprimere, avvilire, plagiare senza tregua, fino a morirne. E di morte orribile. Una morte causata proprio da chi loro credevano di amare follemente. 

Dove sono, nei commenti, le migliaia di persone pronte ad urlare, colpire e distruggere ogni "Uomo" capace di fare quel che ho catalogato in precedenza? 

Mi aspettavo miriadi di reazioni, scontri tra maschi e femmine, contestazioni, opposizioni, anche solo un semplice no, su questo immenso tormentato argomento e problema. 

Invece sono stati pochi, anche se importanti e graditissimi, gli amici e conoscenti che hanno detto la loro in un modo o nell'altro. Questo mi rattrista moltissimo e mi fa comprendere quanto sia difficile distruggere questi terribili atteggiamenti di violenza contro la Signora DONNA. 

Le interazioni dovrebbero essere infinite, come un fiume in piena! 

Ma comprendo bene che è difficile anche solo pensare a tutto ciò. 

È difficile dire o scrivere qualcosa se si è vissuto o sì vive una situazione simile da parte di una donna, come è difficile farlo da parte di un uomo che ne ha subito esempi terribilmente simili in famiglia o che ancora si sente dalla parte del giusto nel considerare la donna mediocre ed inferiore. 

Lo comprendo benissimo ma sono certa che tale atteggiamento è sbagliatissimo


Immagine privata 
Vietata riproduzione 
Estemporanea di carboncino su foglio A4 


E mi viene da ridere nel leggere contestazioni e dissenzi, anche in simpatia, circa il voler postare esempi e voler mettere in evidenza questa VIOLENZA solo in un solo giorno che sia un'unica ricorrenza. 

Come se questo 25 Novembre fosse un mostro di cui liberarsi. 

Invece per me bisogna parlarne in questo giorno proprio perché è stato istituito per un motivo  onesto, giusto, valido, unico ed importante! 

Se ne deve discutere e porre attenzione OGGI e SEMPRE! 

Senza ironizzare e scherzarci su se non per il bisogno di alleggerire. Ma poi alleggerire cosa? 

Alleggerire quella grande FEMMINA da tutto il dolore che subisce ogni giorno, senza respiro e senza tregua? Alleggerirla da tutte quelle lacrime, paure, vessazioni, mazzate? Ironizzandoci sopra? Ridendo di questa sacrosanta ricorrenza che ne mostra tutti i peccati su di essa compiuti? 

Alla luce di ciò che ho appena scritto,  il 25 Novembre è una giornata di grande valore, IMMENSO

E che tutti dicessero la loro, ma proprio tutti, con grande coraggio, verità e serenità in ogni modo e luogo. 

Qui, dal grande Daniele, da chi ha protestato con lui nel proprio blog aderendo all'iniziativa, da chi ne ha posto l'attenzione ovunque ne abbia scritto. 

Come un fiume in piena, urlando, strepitando, offendendo anche, quel farabutto che non dovrebbe neanche esistere. 

Bisogna farlo oggi, ogni giorno, sempre!!! 

La colpa non è mai della DONNA! 

Ricordiamocelo tutti! 

♥️ 

Commenti

  1. C'è davvero poco da alleggerire. E come uomo mi sento doppiamente colpevole, perché sono persone del mio sesso a comportarsi come belve, mossi da motivazioni che probabilmente risulterebbero di pessima comprensione anche ad un primitivo. Ma questa gente violenta e insulsa, crede di poter disporre a proprio piacimento di tutto, cose ed esseri, in base ad una pochezza culturale mostruosa, e che produce mostruosità. E parliamo di un'epoca futuristica dove, comunque ed evidentemente, ci si muove a mille diverse velocità, e probabilmente è anche colpa di chi corre troppo avanti, l'aver lasciato irrimediabilmente indietro una consistente fetta di umanità, che di quella presunta umanità non sa che farsene. Li abbiamo persi e dobbiamo recuperarli.

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    1. Il futuro sembra prospettarsi irrimediabilmente male.
      Hai ragione Franco.
      Bisogna recuperare quella fetta di umanità che sembra persa o che magari si nasconde. Deve uscire fuori, reagire e mostrarsi con forza e coraggio contro la violenza che dilaga.
      Grazie.

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  2. Non bisogna mai tacere, i femminicidi e la violenza è in aumento, dobbiamo assolutamente fermare questa piaga.
    Sereno giorno.

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    1. Giustissimo!
      Dobbiamo fermarla a tutti i costi!
      Grazie Vincenzo, buona e serena giornata a te.

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  3. Notizia Ansa
    https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/11/24/uccise-padre-per-difendere-madre-assolto-perche-non-e-reato_a36bfe9a-72c1-408f-a929-d87a74d615c9.html

    Buona giornata

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    1. Buongiorno Giovanni.
      Grazie. Sapevo di questo terribile accaduto. Mi fa piacere per questo ragazzo ma non approvo più di tanto.
      La violenza non deve esserci neanche in queste situazioni.
      L'omicidio non è mai una difesa.
      Il ragazzo avrà sempre in mente ciò che ha fatto. Spero venga seguito con attenzione per fare in modo che possa continuare a vivere sereno.
      Grazie mille, abbraccio.

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    2. Mi auguro che sia il magistrato stesso a pensarci a spese dello stato. Non ti nascondo che mi piacerebbe sapere le motivazioni che dire "non è reato"
      Grazie a te per ospitarmi

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    3. Sì Giovanni, sono certa che sarà così. 😉
      Già, sarei curiosa anch'io.
      Grazie a te. Qui sei sempre il benvenuto.

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  4. Parlarne sempre dovrebbe essere Imperativo , ogni giorno succedono fatti di violenza casalinga , violenza sul posto di lavoro ( anche se più subdola in quanto è verbale ) ma fa anche più male , violenza per strada , violenza e violenza e morte di Donne che avevano deciso di VIVERE .

    Bel post cara Pia , ti abbraccio con stima.

    Rosy

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    1. Condivido ogni tua parola cara Rosy. ♥️
      Immensamente grazie. Stima sempre reciproca con un forte smack! Ciao.

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  5. Considera anche che non tutti commentano e condividono sui social, non guarderei tanto il numero di interazioni per post del genere. E poi molto dipende anche dalla visibilità, moltissimi esprimono la propria solidarietà in hashtag dedicati al tema su twitter, instagram, facebook, etc. e neppure sono a conoscenza delle iniziative di alcuni bloggers di nicchia.
    E per concludere, io guarderei soprattutto i comportamenti concreti. Troppe volte nella vita ho visto gente proclamare a gran voce che si sarebbe fatta in quattro per una certa causa... e poi sparire quando c'era da agire effettivamente.

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    1. In effetti intendevo proprio in generale. Non sono molti i post contro la violenza sulle donne come anche la violenza tutta. E le interazioni di chi frequenta assiduamente il web tutto sono, per me, sporadiche ed insufficienti.
      Vero... poi non parliamo di chi sembra agire in qualche modo e dopo un po' sparisce.
      Grazie Ariano.

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  6. STANDING OVATION, tutto giustissimo! "Se ne deve discutere e porre attenzione OGGI e SEMPRE!" Esattamente Io devo dire a livello di partecipazione e di commenti non mi lamento, certo poteva e potrebbe sempre andare meglio, e sono molto onorato dei miei compagni di viaggio. che hanno aderito alla mia iniziativa. Certo che se noi tutti uomini veri e tutte le donne non ci facciamo sentire presenti con costanza e determinazione, poi finisce come gli appena 8 parlamentari della Camera sugli ancora totali 630 a sentire la Binetti su una mozione contro la violenza sulle donne. E poi perchè non si fa in modo di mettere in funzione questo braccialetto elettronico o questa cavigliera elettronica in modo che un'ordinanza restrittiva sia efficace e non un pezzo di carta per farci gli aeroplanini...

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    1. Grazie mille Daniele! 😀
      Ho semplicemente scritto " di pancia" come si suol dire.
      Ma ho descritto esattamente ciò che penso sul problema.
      Non me ne parlare guarda...
      Ho seguito tutto in tv perché ci tenevo e avrei voluto essere lì e mi ha terribilmente sconfortato vedere invece tutti quei posti vuoti.
      Esempio più che lampante di che baratro esista tra la persone comuni e quelle che dovrebbero rappresentarci in Parlamento.
      Ma mi fermo qui.
      Oddio, non so quanto sia utile un tale provvedimento ma almeno è una possibilità per un minimo di protezione contro gli accertati violenti.
      Se almeno fossero semplici aereoplanini come in Paperman... 😉
      Buona giornata, ciao.

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  7. Buongiorno Pia nn mi piace parlare in generale ma della mia autocritica in merito
    Pazienza compenzione e
    collimare sempre le proprie azioni in merito. Mai attivare giudizi gratuiti di modo da giustificare come se coinvolti cambiare discorso.
    Con le mie donne mai doppi sensi ma sincerità e lealtà poi la giusta convivenxa viene da se. Giudicare il mondo... troppo grande,
    Mi auguro una esponenziale crescita culturale con poca
    Bla.. Bla.. Bla...

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    1. Ciao Andrea carissimo!
      Tu agisci con le donne come con le tue nel modo più giusto.
      Ho sempre compreso quanto tu sia rispettoso ed attento, non solo con loro ma con tutti. E questo la dice lunga sulla grande persona qual tu sei.
      Giusto! La cultura è grandemente importante perché si comprenda almeno l'errore su comportamenti anomali di violenza.
      Tocca a noi trasformare tutto in azioni giuste. I bla... bla... bla... non servono a nulla senza quel che ho scritto in precedenza.
      Ti ringrazio tantissimo, abbraccio.

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  8. Ciao Pia, io son d’accordo con te, bisogna parlarne sempre, altrimenti queste giornate rischiano di diventare inutili o ipocrite. Però mi piacerebbe vedere azioni più concrete da parte dello Stato. Gli uomini violenti si comportano in tal modo anche perché viviamo in un paese che glielo consente. Le parole devono essere seguite dai fatti, altrimenti la situazione non cambia. Grazie per questo post importante. Buona serata.

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    1. Assolutamente d'accordo con te Caterina.
      Le parole servono a poco, c'è bisogno di agire.
      Grazie e buona serata a te! 😗

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  9. Come potrei non essere d'accordo. Parlarne il 25 novembre, data fondamentale e parlarne ogni volta sia possibile. Anche io, come molti di noi, vorrei vedere azioni concrete e più coraggio, sia da parte delle istituzioni che di chi a parole sembra pronto a muoversi, ma poi non ha "coraggio" o "voglia" di comporre un semplice numero quale è il 1522, per aiutare chi sta subendo abusi. Molto bello il tuo post, che sfiora come una lama l'anima di chi lo legge. E particolarmente intenso il disegno a carboncino che hai postato e disegnato di tuo pungo, naturalmente. Che dolore, che sofferenza nei tratti della ragazza. Brava Pia, ha ragione Daniele, ti meriti una STANDING OVATION.

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    1. Daniele ha compreso fino in fondo quel che ho voluto comunicare.
      E tu che mi conosci molto bene hai usato le parole esatte.
      Non sapevo neanche cosa avrei scritto ed è venuto fuori tutto ciò che avevo dentro.
      Il mio disegno è stato intenzionale. Volevo proprio che uscisse forte quella sofferenza di una donna che, allo stremo delle forze, abbia il coraggio di comporre quel numero che può salvarla e le permetterà di avere una vita più serena.
      Daniele con me è stato troppo buono ed anche tu.
      Vi ringrazio tantissimo!
      Come ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a comunicare tanto di importante in questo giorno, come in tutti i giorni possibili della nostra vita.
      Ciao Mariella e notte serena.

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  10. *RISPETTO PER L'ALTRO.
    solo questo..
    E parliamone sempre non solo oggi.

    * Il rispetto.. questo grande sconosciuto

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    1. Bravissima Tissi.
      Rispetto per le donne e per tutti.
      Grazie! 😘

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  11. Ciao Pia, ottima riflessione, mi voglio concentrare su un tuo spunto, come hai sottolineato ho constatato che per la gente incontrata per strada e sul lavoro, il 25 novembre è passato inosservato, le donne stesse hanno liquidato questa giornata con frasi tipo: "con tutti i problemi che ci sono ci mancava solo un'altra giornata del cavolo".
    Temo che la strada sia ancora lunga e impervia.
    Ma nulla è eterno, il cambiamento può sempre avvenire.

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    1. Bravissimo Romualdo, hai centrato il punto.
      Volevo scrivere proprio questo, c'è indifferenza.
      E quella frase è terribile e vuol dire "uccidetemi pure, vi do il permesso".
      È lunghissima, sì. Ma non bisogna mollare.
      Grazie!

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    2. Bellissimo il tuo disegno, un'opera che trasmette tutta l'inquietudine, tutta la paura, tutto il dolore...

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    3. Ma che caro che sei Romualdo, sei tornato per scrivermi questo.
      Grazie davvero é un gran complimento riceverlo da te. È un semplice schizzo che desideravo fortemente realizzare. Abbraccio forte!

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  12. Scuami Pia ma ti dico quello che penso. Alla fine diciamo da anni sempre le solite ovvietà (inteso nel senso che è ovvio che la donna dovrebbe essere meglio tutelata), ma le violenze continuano, e purtroppo gli orchi continuano a non essere puniti con la severità che meritano. La legge attende sempre fino che la donna non subisce qualcosa di molto grave, e allora forse qualche anno di galera l'orco se lo fa...... ma poi esce, prima o poi. La gente spesso è stufa di queste "giornate" (ce ne sono per ogni motivazione, l'ultima è stata quella per la terra) perchè le vede come un momento di tanti bla bla in cui i politici dicono che si deve fare questo o quello e poi non succede nulla.
    Credo sia questo il motivo per cui non c'è tutta quella partecipazione, ovvero che la gente non crede alla loro utilità. Io trovo che sia giusto parlarne, ma non un giorno, (anche se ritengo che va bene che ci sia il giorno apposito), bensì sempre finchè le cose non cambiano. Purtroppo non è così. Finito il giorno finita anche l'attenzione, al massimo si riaccende per un attimo alla notizia nei tg dell'ennesima violenza o femminicidio. Purtroppo l'uomo che uccide per orgoglio ferito, che colpisce la donna perchè NON E' SUA, o che stupra una donna, che la considera una preda, sarà e continuerà ad essere sordo di fronte a certi eventi, mentre coloro che possono fare leggi importanti per la tutela della donna, che la protegga veramente dal momento della denuncia in poi per sempre, non lo fanno o fanno piccole regole e pene insufficienti, da come domostrano i racconti di coloro che hanno subito violenza, che sono sopravvissute, e che spesso temono il momento in cui l'orco uscirà dalle sbarre. Di questo passo, la via è molto lunga. Speriamo che ci sia tenacia ogni giorno nel non far mai cadere il problema nel dimenticatoio.

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    1. Ciao carissima Rossella!
      Hai elencato tanti spunti di riflessione che non saprei proprio da dove cominciare.
      Il tuo commento è tra i più belli che abbia mai letto qui da me.
      Per questo ti sono immensamente grata ed onorata.
      L'orco deve soprattutto essere seguito e punito in modo adeguato per evitare che possa fare male. E curarlo profondamente.
      Abbraccio e buona serata!

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  13. Mi allineo alla considerazione di Ariano. Non credo che un'iniziativa social, per quanto lodevole negli intenti, sia reale espressione, ma contano poi le iniziative concrete. Anch'io ho trattato il tema nel mio ultimo libro, ma non è che abbia ricevuto riscontri in merito; non dico pochi, ma proprio nessuno in effetti, ma non per questo mi oso dire che ci sia un totale disinteresse sulla tematica e la sua importanza, quanto piuttosto non tutti sono a conoscenza di cosa viene fatto e proposto da altri. Ma è comunque giusto e importante lanciare il messaggio e farsi sentire.

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    1. Le iniziative concrete sono poche. E sono quelle a dover essere incentivate. Ma se già in un social si notano poche interazioni (io ne traggo delle brutte conseguenze di forte indifferenza), come si può sperare in qualcosa di attivo?
      Tu hai fatto molto bene a scriverne sul tuo libro, altroché!
      Sì, c'è poca conoscenza, quindi bisogna parlarne sempre, in ogni luogo e con ogni mezzo possibile.
      Grazie mille Marco e buon fine settimana!

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    2. In realtà credo proprio che i social non siano l'ambiente più adatto. Sono terra di disimpegno. Ma non è da colpevolizzare, perché nascono così. Ovvio poi, che uno strumento ha il valore datogli dal suo indirizzo, cioè starebbe a i suoi utilizzatori fruirne e farne un uso più consapevole e socialmente rilevante. Però ripeto: non ti puoi aspettare più di tanto, perché nascono allo scopo di mettere in comunicazione in maniera leggera, quindi puoi utilizzarli per veicolare messaggi, ma non gli appartiene questo status di strumenti di rivoluzione del pensiero. Temo proprio che non competa loro. Personalmente trovo già inadatto che vengono utilizzati dalle personalità politiche per dare comunicazioni istituzionali (al massimo per incrementare, non possono essere sostitutivi della comunicazione attraverso canali ufficiali).
      Quanto al mio libro... Magari un giorno qualcuno che l'ha letto ne racconterà... Ma non mi aspetto nulla in questo senso, e va bene così. Preferisco che i momenti narrativi che hanno trattato quegli argomenti abbiano smosso qualcosa nel lettore.

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    3. Per quanto ne possa sapere io, i social hanno varia rete e se usati nel modo giusto i messaggi arrivano.
      Ma come abbiamo ribadito più volte serve a poco se non seguito da valide azioni.
      Anche per il libro che si pubblica il discorso è uguale.
      Forse il tuo dovrebbe assolutamente essere recensito, spero accada presto. 😉
      Ciao Marco.

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  14. Bisognerebbe insegnare che essere è più importante di avere; che costruire è più importante che distruggere; che noi è più importante di io; che la tenerezza è più importante della forza. Perché l'uomo che non deve chiedere mai non è un vincente, ma solo un buzzurro

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    1. Mi piacciono immensamente tutti i tuoi punti e virgola e soprattutto il punto finale dei punti e virgola. 😉
      L'uomo non deve essere un buzzurro concordo con te!
      Buon fine settimana Alberto. Grazie!

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  15. Ciao. Speriamo che in un domani non lontano la brutalità assassina verso noi donne non avvenga più... Buon tutto.

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    1. Buongiorno e buon tutto a te Maria.
      Lo spero tanto anch'io. Se riusciamo a dare giuste indicazioni ai giovani forse avremo una società migliore.
      Grazie ed abbraccio.

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