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Dal mio vecchio blog: "E che Hallowen sia!"

 

Buongiorno amici cari. 

Oggi voglio riproporvi un post scritto nel mio vecchio blog 

Mondo d'Arte di Pia

Era il 31 Ottobre 2018. 

Se volete potete rileggerlo lì cliccando sul nome del blog. 


Buon divertimento. 

Ci rileggiamo tra qualche giorno. Ciao. 





Buuuuuiui!!!

Immagine privata.
Vietata ogni riproduzione. 


Siccome la prossima notte sembra sia da dedicare a qualcosa alla quale possiamo donare mistero e siccome la mia città ne è piena, ho deciso di raccontarvi di come, nei tempi molto antichi, è nata qui la strana credenza dell'esistenza delle streghe meglio conosciute da noi col nome di Janare.

In particolare vi racconterò di una donna chiamata Bellezza Orsini che fu accusata di stregoneria e per questo terribilmente torturata a causa dei membri dell'Inquisizione.



Immagine dal web  



Ogni cosa è storicamente documentata.
Tutto nasce a causa di un semplice albero, il Noce e ad un popolo conquistatore, i Longobardi.

Nel 570 d.C. nacque a Benevento il Ducato Longobardo. La nostra città ne divenne capitale. Siccome il popolo era fortemente di religione cristiana, finsero politicamente, per non creare dissidi tra la gente, di convertirsi al loro culto.

Quando il duca Grimoaldo parti per Pavia dove si stava lottando per la conquista al trono di quel ducato, egli fu sostituito dal figlio Romualdo.

In realtà non abbandonarono il loro culto di origine celtica e di nascosto adoravano una vipera d'oro alata od a due teste rappresentante il Dio Wotan.
I loro riti si svolgevano anche a Benevento ed alla presenza di tale idolo intorno ad un noce, in particolare, che sembra fosse situato alle foci del fiume Sabato (ma la collocazione è incerta), i migliori guerrieri del ducato periodicamente svolgevano un particolare rituale.
Come in un torneo, appeso ad un noce veniva appesa la pelle o la carcassa di un animale, probabilmente una caprone, che i contendenti dovevano colpire con una lancia strappandone un pezzo, per poi mangiarlo crudo sempre correndo al galoppo (si dice addirittura correndo a marcia indietro).

Sembra che tali riti siano legati ad altri presistenti legati alla dea Iside, anche lei simboleggiata da un serpente, in particolare una vipera, ed anche a quelli di epoca preromana dove nei boschi e nelle campagne beneventane si praticavano culti misterici  dedicata alla dea delle selve e della notte Jana (da cui probabilmente Janara) che fu associata dai romani alla Dea Diana. Questi riti erano praticati di notte ed avevano una connotazione fortemente magica e che fu in seguito assorbita nel culto esoterico di Iside.

Ma furono i Longobardi a fare in modo, col loro strano rito nel quale si riconosce la pratica dello Sparagmos, a far nascere ed accrescere la credenza nelle Janare e nelle streghe.

Per contrastare tutto ciò, intorno al 600 d.C. il grande religioso S. Barbato iniziò una lotta per debellare questi riti, da lui considerati idolatrici.
Convinse, grazie ad un famoso miracolo, il Duca Romualdo a convertirsi al cristianesimo ed il patto fu sigillato da doni ricevuti. Infatti S. Barbato divenne Vescovo, fece abbattere sino alle radici il Noce e ricevette dal Duca Romualdo il simbolo d'oro del dio Wotan che lui fece fondere in un calice ed altri oggetti da usare in chiesa. Ma come abbiamo già specificato non fu realmente abbattuto il loro credo.



Immagine dal web 



La credenza popolare fece il resto e Benevento fu così considerata una città popolata da streghe.

Le lotte per l'evangelizzazione divennero cruente e costrinsero il Papa Innocenzo VIII a promulgare nel 1484 una bolla pontificia dal nome Summis desiderantes affectibus (Desiderando con supremo ardore)  dove si dava pieno potere all'Inquisizione, usando ogni possibile metodo per debellare l'idolatria.
Per cui ecco nascere una vera e propria caccia alle streghe.

Ed ora torniamo a parlare della giovane Bellezza Orsini.

Il suo vero nome era Isabella Orsini che per la sua evidente avvenenza fu così cambiato e come tale fu conosciuta al mondo.

Nasce, proprio in quei terribili anni (intorno al 1400), in un piccolo borgo vicino Rieti chiamato Collevecchio.
Il padre Angelo Orsini era un fattore e decise di far sposare la donna ad un giovane che sembra l'abbia abbandonata lasciandola sola con un neonato.
Per sopravvivere, non avendo alcun legame di parentela con loro, fu assunta come serva a Monterotondo (presso Roma) dalla famiglia nobile Orsini.
Oltre alle varie incombenze gli venne affidata una donna rinchiusa nelle carceri del castello, Lucia De Lorenzo da Ponzano, alla quale doveva portare da mangiare e bere.
Questa anziana donna conosceva la potenza curativa delle erbe e decise di insegnarle a Bellezza che pur sapendo come fosse realmente considerata Lucia (e cioè una strega) accettò di buon grado.
Da un particolare libro di 180 pagine da lei considerato oscuro e misterioso in cui vi erano scritti "tucti li secreti del mondo", imparò a guarire malanni, dolori, ossa rotte, a cancellare il malocchio ed a curare il mal francese, oltre alle altre cose.

La giovane divenne talmente brava da essere considerata dal popolo "guaritrice da ogni malanno".
Lei ne fu felice ma fu anche sfortunata e siccome un giovane non ebbe benefici dalle sue cure e morì, la sua famiglia la denunciò all'Inquisizione e venne convocata a Fiano.
Fu così che si presentò, nel 1528, dinanzi al giudice Marco Callisto da Todi che, essendo giovane e desideroso di divenire importante e quotato, ascoltando anche altre accuse di malocchi e false dichiarazioni di ugual genere, accusò Bellezza Orsini di stregoneria.

Cercò di difendersi spiegando cosa facesse esattamente con le erbe ma non fu creduta.
Subì, quindi, torture di ogni genere perché il caparbio e credulone giudice voleva a tutti i costi tirarle fuori una confessione.

È così nacque la leggenda dei sabba, delle Janare e streghe a Benevento.

Infatti la donna, a causa delle sevizie subite e della promessa che le fecero (le dissero che se avesse confessato l'avrebbero rinchiusa in un convento), lei raccontò del Noce.






Ecco come viene, in parte riportato dagli atti ufficuali:

"Andamo alla noce de Benevento e illi facemo tucto quello che volemo col peccato renuntiamo al baptismo e alla fede e pugliamo per signore e patrone el diavolo e facemo quel che vuole luj e non altro" 

"E andamo alla noce de Benevento dove ce reducemo tutte insieme e illi facemo gran festa e jova e pigliamo piacere e poi il diavolo piglia quattro frondi da quella noce e cusì ne ritornamo a casa e dove volemo ad streare e far male ad qualcheduno...".

Siccome le Janare dicono che avessero, tra le altre cose, il potere di volare spargendosi con un unguento, Bellezza ne inventò anche la formula.

Ed eccola riportata sempre dagli atti:

"Unguento, unguento, portace alla noce di Benevento, per acqua e per vento e per ogni maltempo".

Infatti dicono, anche, che possano volare solo in una notte di forte vento.

La povera donna, purtroppo fu ingannata e condannata al rogo.
Ma lei, ormai sofferente con tutte le articolazioni distrutte ed orribilmente torturata, decise di non dar soddisfazione a chi l'aveva così violentemente ed ingiustamente condannata e decise di suicidarsi conficcandosi nel collo un chiodo, trovato infisso sul muro della sua cella, più e più volte.

Così finisce la storia della cara Isabella Orsini.


La mia intenzione, nel raccontare tutto ciò è quella di porre l'attenzione su chi abusa nelle discriminazioni, nell'ignoranza dei pettegolezzi, nelle vendette e soprattutto nell'abuso di potere.
Purtroppo ancora oggi, nonostante la cultura e le nuove conoscenze, non siamo ancora capaci di distinguere tra ciò che è giusto ed ingiusto e tra il bene ed il male. Occorrono riflessioni silenziose ed annullamento dell'orgoglio personale unito al desiderio di vendetta che è insita in ognuno di noi.
Ne saremo capaci un giorno?

Buon Hallowen a tutti ma solo se lo si fa per divertimento, perché è meglio che non si fomentino credenze senza senso e sbagliate.



Ed ora eccomi con un mio caro
amico luciferino...
Aaaagggghhhh!

Foto privata.
Vietata riproduzione. 



Da parte mia vi dico:
Accendete le candele stasera ed aggiungete una forte immagine del nostro Signore. Pregate, qualsiasi preghiera è ben accetta.
Perché tutti i nostri santi siano giustamente benedetti ed i nostri defunti siano perdonati ed amati nella Gloria di Dio per l'eternità.



Immagine dal web  




Vi abbraccio tutti ed alla prossima. Grazie!

Commenti

  1. Leggendo il tuo interessante vecchio post mi sono reso conto che alcune cose, riguardanti le “Streghe di Benevento” mi sembrava di conoscerle così ho scoperto 😀che anch’io avevo fatto un post tanti anni fa.
    Felice serata, un abbraccio
    enrico

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    1. Ciao Enrico!
      Ti ringrazio. Visto da quanto tempo ci conosciamo magari l'ho già letto ma scrivimi quale post così vado a curiosare.
      Felice serata a te, abbraccio!

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    2. Il mio è un post lunghissimo, si vede che era uno dei primi ahah
      WICCA

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    3. Buongiorno Enrico!
      La religione Wicca esiste ancora oggi credo.
      Ho letto il tuo post lunghissimo... Ahahah...
      In effetti hai spiegato in modo chiaro e semplice le varie tradizioni celtiche, mi è piaciuto tantissimo. Qualcosa già conoscevo e ti ringrazio. Nel mio post però indico una pratica terribile che è quella dello Sparagmos (se clicchi sul nome vai direttamente sulla spiegazione della pratica). È qualcosa di terribile, per fortuna debellata, mamma mia. Ciao Enrico! Abbraccio!

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  2. Non conoscevo la storia di Bellezza Orsini ed è stato molto interessante conoscere come il mito delle streghe di Benevento sia legato alla storia longobarda. Quel che ci deve spingere a riflettere è di quali danni è capace l'ignoranza, e la cosa peggiore che a distanza di anni, nonostante l'istruzione garantita a tutti, l'ignoranza abbia ancora numerosi adepti, o per dirla con un termine contemporaneo, followers. Un tempo almeno non c'era istruzione, quindi le persone dell'epoca potevano essere anche giustificate, e magari facevano anche tenerezza perchè non si rendevano conto che venivano ingannate ( come nel caso di Bellezza). Ma ancora oggi la gente non è in grado di distinguere il vero dal falso e questo è grave. Buona serata, Pia. Un abbraccio.

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    1. Benevento è colma di storia, e spesso i cittadini neanche si rendono conto di ciò che hanno. Provo a scriverne (nel mio vecchio blog c'è qualcosa) ma sento di essere come una piccola lucciola in un bosco.
      Per ciò che concerne la mancanza di cultura e conoscenza, beh, questo oggi è davvero grave.
      Hai ragione Caterina, non si può giustificare.
      Son troppe le persone che vengono ingannate e il non saper distinguere il falso dal vero è forse il male di oggi.
      Ma qualcuno c'è e meno male aggiungo io.
      Felice serata a te, grazie! Abbraccio forte.

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  3. Davvero un ottimo post, molto interessante, una maniera intelligente di celebrare la festa di Halloween

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    1. Buongiorno Daniele!
      Grazie.
      Si scherza e si gioca ma sempre con gran consapevolezza.
      "Non è tutto oro ciò che riluce". 😉
      Ciao e smack!

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  4. Scritto molto bene e dettagliato, complimenti Pia.

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    1. Felice che tu abbia gradito. Ti ringrazio tanto Vincenzo. Ciao.

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  5. Le "streghe di Benevento" sono proverbiali, ma ammetto che non conoscevo questa storia che gli ha dato origine. Purtroppo è una storia che lascia l'amaro in bocca perché ci rammenta un fenomeno grave che per secoli ha funestato l'Europa. Peraltro si trattava spesso di processi "politici" per togliere di mezzo persone scomode (tipo Giovanna D'Arco che stava rianimando le truppe francesi nella guerra contro gli inglesi). Bastava l'etichetta di "stregoneria" e avevano una motivazione "ufficiale" per togliere di mezzo la persona scomoda. Davvero tempi bui :-(

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    1. Come questa anche l'altra che mi sembra di aver raccontato nella festa delle streghe tenutasi nella mia città qualche settimana fa.
      Si fanno false accuse avvalendosi di leggi promulgate credendo siano giuste e con esse si torturano e condannano persone innocenti.
      Esisteva tutto ciò allora, anche con il tuo ottimo esempio di Giovanna d'Arco, ed esistono ancora oggi in altri ambiti. Niente di nuovo su questa terra. Si impara qualcosa dagli errori mi chiedo... probabilmente no. I tempi bui continuano, peggiorano e sono anche molto ben camuffati.
      Grazie carissimo Ariano, ciao.

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  6. Anche se si tratta della riproposizione di un vecchio post è un gran bel post Pia. Povere streghe - erano solo donne che cercavano la loro indipendenza ed il diritto ad agire per conto proprio e sono state trattate in maniera terribile, utilizzando la scusa della stregoneria. Sicuramente era un modo per togliere di mezzo persone scomode come ha detto chi ha commentato prima di me. Un saluto grande, buon mercoledì e serena continuazione di settimana

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    1. Ciao Arwen. Grazie, felice che tu abbia tanto gradito.
      Non era un bel periodo per loro quello dell'Inquisizione, è vero.
      Ovviamente concordo con te ed Ariano e la risposta a lui vale anche per te.
      Abbraccissimi, buona serata e settimana amica bella. 😗

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  7. Interessante, non conoscevo la storia di Bellezza Orsini e neanche quella delle streghe di Benevento. Erano donne che cercavano di vivere come volevano, libere, a modo loro. A quei tempi, chi era un po' fuori dagli schemi, veniva accusata di stregoneria e tolta di mezzo. Bellissimo post. Buon fine settimana.

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    1. Erano tempi in cui l'ignoranza mieteva vittime innocenti purtroppo.
      Mi fa piacere di averti fatto conoscere qualcosa di nuovo. Grazie di aver letto.
      Buon fine settimana a te Mirtillo. Ciao.

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  8. Immagino ti stia riferendo al celebre noce di Benevento presso cui si diceva si svolgesse il sabba, a cui le janare partecipavano recandosi volando a cavallo di una scopa di saggina, dopo essersi unte con un unguento e aver pronunciato una frase magica.
    Anche in Puglia le stiare (cioè le streghe) si riunivano attorno a un vecchio albero di noce per praticare riti malefici.
    Dalle mie parti le streghe sono le masche, ma sono di un tipo completamente diverso rispetto al resto d'Italia.

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    1. Esattamente Marco, sembra che l'origine sia da attribuire ai Longobardi ed i loro rituali. Ma il noce ha storie molto più antiche che risalgono addirittura ai greci.
      Ho letto delle masche. Ho la sensazione che siano state considerate molto peggio che da noi. Diverse ma sempre vittime di superstizioni e pregiudizi e sempre condannate ingiustamente dall'Inquisizione. Purtroppo.
      Ciao e grazie del tuo intervento molto gradito.

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