Chi mi segue

Sabato in Arte: Arte come espressione dell'anima



Carissimi oggi torna il mio appuntamento con l'arte. 
Vi propongo questo post del mio vecchio blog 
Mondo d'arte di Pia
Se volete potete rileggere anche qui
Grazie a tutti voi! Ciao. 


Paesaggio col padiglione
1797

Quanta difficoltà c'è nell'esprimere i nostri sentimenti.


Lo vediamo ogni giorno, nei vari momenti della nostra vita ma soprattutto in ambito familiare, dove ciò che proviamo non viene dichiarato perchè considerato segno di debolezza.
Invece per me ben vengano le persone coraggiose, con grande forza d'animo, che dicono ciò che pensano e non hanno paura di esprimere la verità.
Il sentimento lo si può manifestare in mille modi: semplicemente dichiarandolo apertamente con le parole dette o scritte, con la poesia, dipingendo o elaborando sculture, con l'architettura, l'ingegneria, la scienza.

Molti sono coloro che ribellandosi alle regole si esprimono nell'arte, donando opere dove l'emozione è evidente e coinvolgente.

Uno di questi, da me ammirato sin da piccola è
Caspar David Friedrich. 




Parliamo di un'artista vissuto dal 1774 al 1840 sempre in Germania (per sua specifica volontà, non voleva che la sua arte venisse influenzata), in un periodo di cambiamenti politici molto forti.
Sia la politica che la cultura tedesca del XIX secolo vive un tormentato processo verso l'unificazione nazionale che avverrà dopo la guerra franco-prussiana nel 1870. 
Sono gli anni di Napoleone, conclusasi nella Restaurazione, gli anni dei moti nazionali negli stati italiani e tedeschi, della guerra dei greci conto i turchi, delle prime manifestazioni dei contrasti di classe in Europa, dell'America che resasi indipendente, cerca la sua fisionomia nazionale nella politica e nell'arte.


Il periodo artistico è quello del Romanticismo, del quale il poeta Baudelaire scrive: "Chi dice romanticismo dice arte moderna, cioè intimità, spiritualità, colore, aspirazione verso l'infinito, espressi con tutti i mezzi propri delle arti".
Il XVIII secolo fu filosofia del bello che nel XIX secolo si trasforma in filosofia idealistica, si và più nel profondo, rispetto all'apparenza vi è la conoscenza dell'anima.

Dal 1800 l'artista, in genere, non ha più davanti a se committenti precisi. Si trova a lavorare per se stesso e a fare opere di propria iniziativa, che potranno o no venire comprate.
Ha inizio l'epoca delle esposizioni e della critica d'arte "giornalistica". Si discute degli stili della moda, anche nelle riviste.
Come nella filosofia dell'individuo di Kant e Schelling, nella poesia di GoetheFoscolo e Leopardi, nella musica di Schubert e Beethoven, anche in pittura si afferma il primato del soggetto e del sentimento.
Ed è proprio in Germania che si manifesta principalmente questa nuova estetica di interiorità, che vuole l'arte come strumento per giungere al cuore della creazione, per entrare in contatto con la natura infinita, attraverso il sentimento del sublime.

Ho spiegato tutto ciò, per comprendere meglio le opere di questo grande artista. 


Mattino sul Riesengebirge
1810-11
Friedrich nasce a Greifswald in Pomerania (nel nord della Germania, allora appartenente alla Svezia), frequentò l'Accademia d'arte di Copenaghen. In seguito si trasferisce a Dresda dove conosce e stringe una forte amicizia col pittore norvegese Johan Cristhian Dahl.
Le sue prime opere mostrano la passione ed il romanticismo attraverso una natura animata dove il divino impregna ogni cosa.
Vediamo immagini di paesaggi, mari e vallate; figure umane si perdono nello spazio circostante e le immagini trasmettono uno stato d'animo contemplativo, una presenza spirituale.
Naturalmente diventerà, purtroppo soprattutto dopo la sua morte, il maggior esponete dell'arte Romantica.
Le sue opere ora ammiriamole, io le trovo sublimi.

Le scogliere di gesso di Rugen
1818

Il mare di ghiaccio
1824

Rovine del monastero di Eldena
vicino a Greifswald
1824-25

Un uomo ed una donna che guardano la luna
1830-35

Il tempio di Giunone ad Agrigento
1830

Il viandante sul mare di nebbia
1817

Questo l'ho lasciato apposta per ultimo perchè essendo il mio preferito ve ne narrerò il senso.
In questo quadro Viandante sul mare di nebbia della Kunsthalle di Amburgo, troviamo un vero e proprio "manifesto" del Romanticismo.
Vi è un'uomo solitario che tuffa lo sguardo e l'anima nella grandiosità del paesaggio naturale.
Qui si confonde e perde in un'ambiente sublime che è grandezza e potenza degli elementi, che è quindi mente divina, inafferrabile pensiero di Dio.
Di fronte a ciò vediamo che l'uomo è contemporaneamente annichilito e riaffermato, soggiogato ed illuminato dall'intima grazia della propria "partecipazione".
Esprimere i propri sentimenti è meraviglioso in qualsiasi modo lo si voglia fare, prendiamo esempio da ciò che abbiamo appena visto, ma facciamolo.
Con questo concludo, sperando che vi siate divertiti tutti con me, alla scoperta di un nuovo artista, vi ringrazio e saluto tutti. Ciao.



Immagini da Google

Commenti