Chi mi segue

Conoscere e scoprire nuovi "trabiccoli"



Ormai questi sono gli ultimi giorni ferragostiani.
Giorni che per me son volati. Colmi di sole e bel tempo.
Il Virus non ha tolto almeno questa possibilità di rilassarsi, nonostante tutto.

Tra tuffi nel mare, musica e balli superprotetti da mascherine, come anche passeggiate a piedi o in bici tra monti, valli e laghi, non ho potuto fare a meno di notare, anche quest'anno, il divertimento del momento.

Lo avete notato anche voi?

Ecco perché dico sempre che bisogna andare oltre i propri limiti e confini. E con la parola confini intendo proprio uscire dai propri standard, dai propri luoghi, quelli che siamo abituati a frequentare da una vita.

Davvero non l'avete notato? 

Eppure se ne parla ovunque. Il nuovo divertimento estivo, quello che ha fatto meravigliare me e che ha sorpreso e felicitato chiunque, adulti e giovani.
Non ha risparmiato nessuno.
Nei luoghi di vacanza da me frequentati quest'anno ne ho visti a migliaia, sparsi ovunque. 
Ebbene sì, amici cari, proprio ovunque. Lasciati davanti ad un marciapiede, o una scala oppure sul muretto di spiaggia, in mezzo alla strada con isola pedonale e qualche volta anche dove dovrebbe essere giustamente riposto, sulle apposite strisce di parcheggio.

Se lo avessi saputo prima forse avrei provato anch'io l'ebbrezza di salire su questo "trabiccolo" 
(che ho già sperimentato grazie a mio cognato che ne possiede uno).

Sto parlando del 

Monopattino a noleggio. 


Immagine dal web 

Una grande novità del momento.

Ma la cosa più divertente è stata scoprire la sua età. 

Questo particolare "trabiccolo" un tempo si chiamava Scooter e fu realizzato come gioco per ragazzi. 

Ha praticamente quasi 100 anni! 

Ci sono state addirittura gare molto importanti che si sostenevano intorno agli anni cinquanta e continuate a lungo in molti luoghi d'Italia e nel mondo.
Questo per dire come ogni cosa ritorna e ci sorprende sempre. 

Ha avuto anche dei momenti importanti, grazie ad un simpatico imprenditore, 
Win Ouboter,
 che per una semplice necessità personale (voleva raggiungere un bar che faceva un ottimo caffè), siccome non aveva bici o automobile e le strade erano strette, ideò nel 1996 a Zurigo il primo 
monopattino elettrico. 
Agile, lungo e stretto oltre che ripiegabile in modo tale da poter essere deposto in auto. Nacque così il primo "Micro". 


Immagine dal web 

Aveva un basso costo e fu un successo ma fu anche copiato dai cari cinesi che ne vendettero tanti e di scarso materiale, con un prezzo talmente basso da farne crollare il mercato. 

Oggi lo ritroviamo con gioia. 

E pensare che nei primi anni del '900 fu considerato troppo avanguardistico e fu messo da parte proprio per questo motivo. 

Nei luoghi di villeggiatura dove sono stata ne ho visto usare tanti. 


Immagine dal web 

Però per il noleggio siamo ai primi esperimenti. 
Infatti solo poche sono state quest'anno le città italiane che ne hanno potuto usufruire. 
Parlo delle zone intorno e Genova e altre città liguri, Milano, Torino e da pochi giorni anche Roma. 
Nel mondo le città sono 100, in 30 paesi e 5 continenti. 
Le aziende leader sono diverse, cito: 
Bit Mobility, Bird, Dott, Helbiz, Lime, Tier e Hive, tra le più conosciute. 
Si può prenotare il monopattino a tempo, scaricando una semplice app. 
Per le indicazioni specifiche di costi e regole leggete sul web. 


Immagine dal web 

Intanto vi posso solo dire che ho trovato fantastica questa idea, 
anche se ancora bisogna valutarne con attenzione la pericolosità e le regole a cui ognuno dovrebbe attenersi per il loro corretto uso. 

Così anche quest'anno ci siamo divertiti e ci si diverte ancora con la novità del momento. 
Io comunque, come già vi ho scritto ho di gran lungo preferito la mia cara vecchia bicicletta. 
Però amo le innovazioni e siccome sono in parte sprezzante del pericolo, intendo mettermi alla prova anche con questo simpatico veicolo. 
Appena potrò trovarmene uno davanti lo userò nel miglior modo possibile, altroché!!! 


Immagine dal web 

Intanto vi abbraccio forte e buon fine estate a tutti voi. Ciao. 

Commenti

  1. Interessante la storia del monopattino!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero Olga, lo è anche per me.
      Grazie e buon Sabato, ciao.

      Elimina
  2. Se ricordo bene, correva l'anno "54 e per il mio ottavo compleanno ricevetti in regalo un monopattino, telaio in legno e ruote in gomma piena. Mai regalo fu più gradito e in ricordo di quei tempi lontani, ddue anni fa ho comperato un monopattino a batteria, lo uso spesso e volentieri, ma la bicicletta (pedalata classica senza assistenza) rimane il mio mezzo di trasporto cittadino preferito.
    Ciao fulvio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Forse era proprio il periodo in cui si organizzavano gare.
      Immagino il tuo divertimento e la gioia di allora.
      Felice che tu lo abbia. Ora, come vedi, incomincia ad essere valorizzato con iniziative davvero promettenti.
      Anche per me il must è la bici. 😉
      Ti abbraccio Fulvio e ti ringrazio. Ciao.

      Elimina
  3. Ciao Pia tempo a dietro li ho costruiti anche per me due tavole un giunto 2 ruote è un bastone per sterzo e giù per la provinciale con la paura di incontrare il vigile che lo requisiva
    sulla provinciale non si poteva andare il sentiero che porta alla provinciale da casa mia era impraticabile adesso la cronaca porta innanzi incidenti anche mortali
    È un aggeggio troppo rischioso per chi non ha il senso della velocità e di stare su un piede solo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma davvero Andrea? È fantastico saperselo costruire.
      Hai ragione.
      Ecco perché ho precisato che ancora bisogna ben valutare le regole per il suo giusto uso.
      Per ora so, se non erro, che per chi ha meno di 14 anni è obbligatorio l'uso del casco.
      Ho letto anch'io di gravi incidenti.
      Grazie e buon Sabato.

      Elimina
  4. Certo che i modelli di oggi non hanno niente a che vedere con quelli di cento anni fa. Ne ho ricevuto uno in regalo verso gli otto anni, tutto in legno e molto colorato. Guai a chi cecava di prendermelo. Non si può negare che sia, una volta motorizzato, molto pericoloso. L'altro giorno ho rischiato di metterne uno sotto la macchina perché la persona che lo conduceva si è gettata su un passaggio pedonale senza guardae né a destra né a sinistra. Per fortuna che, malgrado l'età, ho ancora buoni riflessi. Ciao e buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno Elio!
      È vero, tutto era più rudimentale ma anche più creativo.
      Immagino il tuo attaccamento verso un divertimento così speciale.
      Sì, credo che oggi ci debba essere più prudenza, anche perché non tutti hanno riflessi pronti come i tuoi. 😉
      E le modalità dovrebbero essere studiate con più attenzione, oltre al buonsenso da parte di chi ne fa uso.
      Ciao carissimo, alla prossima. Grazie.

      Elimina

Posta un commento

I vostri preziosi pensieri siano i benvenuti. Grazie.
Tutti i miei scritti sono privati.
Vietato riprodurli senza il mio permesso.