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Vagando coi pensieri nella notte...

 

C'è tanta arretratezza in varie parti del mondo e della nostra bella Italia. 

Lo distinguo benissimo in quegli sguardi. Nei gesti come anche nelle espressioni verbali. 

Tanta indifferenza a ciò che potrebbe migliorare i nostri pensieri come anche i nostri giudizi. 

La tendenza alla propria opinione che spesso si sgretola in parole che forse vogliono solo osannare se stessi. Indicare nell'altro la tendenza all'ipocrisia che forse è qualcosa che tutti hanno, soprattutto chi ne indica come colpa altrui. Oppure denigrare chi mostra una dote, magari non eccelsa, ma che vuol solo essere uno sfogo, un divertimento, un dono, un aiuto. Indicandolo invece come mistificatore di qualcosa che non si ha, credendo di essere nel giusto e non comprendendo di offenderlo inconsciamente o consciamente per sottometterlo e ancora di più per metterlo a tacere. 

È terribile ciò ma io ne sono stata testimone, forse anche vittima e complice. 

E poi vedere come un sorriso aperto, apparentemente sincero, improvvisamente diviene una presa in giro per chi ingenuamente ascolta (ma che magari ingenuo non è) e nelle parole legge il vero senso di un giudizio affrettato ed ignorante nascosto in una canzone cantata a mezza bocca. 

L'arretratezza anche in chi presume di essere migliore. I perché sono infiniti. Perché hai finito un percorso di laurea profumatamente pagato dalla propria famiglia che ha aperto porte e portoni, lastricato strade impervie e scalato montagne grazie all'essere una famiglia facoltosa o con grandi interessi e conoscenze. Ma non diciamolo perché anche loro hanno sofferto studiando di notti insonni e vita non vissuta. Ma che per chi non può diventa impossibile, nonostante si desideri fare identici sacrifici che per loro sarebbero infinitamente maggiori. 

Poverini... Ma loro hanno studiato. 

L'arretratezza in quello sguardo fasullo di chi vuole consolarti, aiutarti, confortati, magari donandoti cibo, casa, aiuto. Che poi dura solo il tempo di una fotografia sul giornale più importante. 

Chi non ha riconosciuto quel diffamare qualcuno? Ma che si accetta in silenzio. Perché tanto non riguarda noi o, magari, quel qualcuno ci sta antipatico quindi "ben gli sta!". 

Poi quel non rispondere al saluto facendo finta di non aver visto la tale persona od anche solo fingere di non vedere. Lo trovo di un grezzume assurdo. Presunzione ed esaltazione di sé. Terribile. 

Arretratezza, povertà di carattere, miseria della società. Tutti fattori che in seguito portano alla delinquenza, all'insubordinazione, al potere del più forte o di chi è meglio di te. 

Ma quando desideriamo ribaltare tutto ciò? Perché non proviamo ad uscire fuori dai nostri ranghi e schemi, rischiando anche di non riconoscere più la propria strada proprio perché abbiamo avuto il coraggio e la forza di sorpassare i limiti imposti? 

E questo è nulla rispetto a ciò che fuori dal nostro paese si vede, si accetta e magari si approva. Come la mancanza di rispetto per le donne, gli anziani, i bambini, i poveri... 

Che poi tra politica, giustizia, cultura e sanità... meglio lasciar perdere. 

Per cui dico: Basta con l'essere indietro! 

Bisogna andare avanti. Leggere, conoscere, imparare, sperimentare, sbagliare anche, certo, ma solo per raggiungere uno scopo qual è il migliorare. Non è necessario un pezzo di carta che attesti i nostri sforzi. Questa per me è la vera, unica lotta da attuare. 

Qualcuno prova a farlo ma è poco, inutile, a volte addirittura demoralizzante. Bisogna che ci si ribelli in massa e senza paura alcuna. Uniti e forti. Ma ciò non accadrà perché... 

Perché non lo vogliamo noi. 


Immagine dal web 


Da YouTube 

Commenti

  1. Bello. Belli e vero. Ci accontentiamo tutti dei limiti imposti. E se proviamo ad andare oltre, spesso, è solo per interesse personale. Fossimo uniti forse si potrebbe cambiare molto, e invece ci siamo fatti abbindolare dalla favoletta del pensa per te...

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    1. Proprio così. Non si va oltre il proprio interesse e non si cerca di migliorare o cambiare. Arretratezza subdola. Perché crediamo di essere nel giusto ed invece...
      Grazie Alberto!

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  2. Eh, una volta leggevo una frase purtroppo veritiera sul fatto che anche l'essere umano più aperto e disponibile al mondo ha bisogno di un altro essere umano ugualmente aperto e disponibile per poterlo essere. Nella tua lista infatti aggiungerei quelli che in ogni discussione, al primo argomento in cui hai un'opinione diversa dalla loro, ti incalzano con le parole quasi arrivando a insultare per sostenere che la tua opinione sbagliata, e se gli fai notare che non c'è bisogno di alzare i toni e inasprire la voce ti rispondono "ma si sta parlando e basta eh, mica c'è bisogno di offendersi per delle parole", detto proprio da loro che hanno alzato la voce e ti hanno guardato storto solo perché ti sei permesso di pensarla diversamente... Eh già, sono solo parole... Ma solo le loro però, perché se le tue non gli piacciono ti ringhiano contro, reagiscono come se gli avessi tolto l'onore...

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    1. Mamma mia! Ottima aggiunta Ariano! È come trovarsi davanti ad un muro d'ignoranza! Brutta cosa la presunzione di chi vuole avere ragione a tutti i costi. Terribile.
      Grazie del tuo interessante intervento. 😘

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  3. "L'arretratezza anche in chi presume di essere migliore." Credo già solo questa affermazione riassuma tutta la tua delusione, la condanna. Una condanna che riguarda per primi noi che scriviamo e deploriamo, cadendo spesso nel medesimo errore. Brucio situazioni e persone spesso senza appello, senza conoscere i perché dei loro comportamenti, e questo non concedere attenunati, è pessima abitudine. Devo crescere. E certi post aiutano a comprendere quanta strada ancora dobbiamo fare tutti. Grazie!

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    1. Tutti presumiamo di essere migliori. Lo facciamo tutti. Ma nella notte i pensieri vagano per mettere ordine nelle nostre certezze e per comprendere meglio il da farsi.
      Cambiare noi stessi in primis.
      Grazie Franco!

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  4. Buon pomeriggio Pia, un lungo elenco di effetti collaterali negativi al nostro vivere quotidiano. La modestia e il silenzio occasione di riflessione
    e di sensibilità nei confronti degli altri sembrano che non sia più vincenti.
    Mi dico pazienza, ma ti dico che è dura, andare contro corrente con gli amici spesso dico, che la mia giovinezza è stata con mille lire in tasca mentre altri avevano 50.000
    Che bello sentirsi realizzati con il proprio lavoro, i propri impegni anche se spingo la leva del trattore prima che si spenga l'ultima stella e a sera alle 10:30 spengo la luce.

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    1. Buon pomeriggio a te Andrea.
      Già, sembra proprio che sia così. Ma non dovrebbe e mi ribello se posso.
      Sai, io ti ammiro tanto. Tu hai fatto una scelta di vita che in pochi comprendono. Sacrifici che in fondo ti ripagano perché ami profondamente ciò che fai. Io credo che il tuo debba essere un forte esempio per tutti. ❤
      Grazie anche da parte di tutti gli altri oltre che da parte mia.
      Un grande abbraccio, ciao.

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  5. Dentro questo scritto si percepisce a pelle un notevole grado di sensibilità,una profonda capacità di analisi e di autoanalisi.

    Nulla va escluso, perché certe osservazioni ,certi giudizi sono lì a riconfermare un grado di fragilità umana che coinvolge tutti noi e ci accomuna ,chi più e chi meno.

    Ma la vita ha anche la prerogativa di lasciarci liberi di esplorare per poi consapevolizzare il grado di scelta che facciamo e in cui più ci riconosciamo.

    Non è affatto facile e scontato, perché purtroppo non tutti raggiungiamo lo stesso grado di consapevolezza su questa "arretratezza" e carenza spirituale nel dove conduce.

    Più precisamente non lo si recepisce raggiungendolo in massa ,dandone un identico valore che faccia acquisire più forza ad una nuova consapevolezza basata sull'Amore.

    Poi che la demoralizzazione possa prendere è probabile e umano ,ma a tal riguardo credo che queste parole dicano anche tanto:"Quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma l'oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo". (Madre Teresa di Calcutta)


    "Qualcuno prova a farlo ma è poco, inutile, a volte addirittura demoralizzante. Bisogna che ci si ribelli in massa e senza paura alcuna. Uniti e forti. Ma ciò non accadrà perché...

    Perché non lo vogliamo noi."

    Esattamente... e ti dirò cara Pia che non escludo il fatto che anche questo mio sogno ,utopia , comunque lo si voglia chiamare non rientri in un grado di "arretratezza"per qualcun altro.

    Allenare continuamente il senso di umiltà e tolleranza per rimanere sempre a stretto contatto con l'Amore.

    Grazie Pia, buona serata a te e a tutti i tuoi lettori

    L.

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    1. Buona sera Linda. Grazie delle tue corpose e speciali considerazioni.
      Tante sono le cose che accadono e che appaiono normali ai più. Ma se analizziamo bene non portano al miglioramento anzi.
      Per cui, come suggerisce anche Madre Teresa, se ne parliamo o scriviamo facendo notare ciò che non va oggi, domani, dopodomani e via dicendo, può servire a far sì che un giorno qualcosa inizi a cambiare in meglio.
      Può anche essere che l'apparente non riuscirci ci denoralizzi ma noi ci proviamo lo stesso.
      Perché con pazienza ed amore, umilmente ce la faremo ad avanzare, sempre se davvero lo vogliamo.
      Ciao e grazie!

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