Una serata indimenticabile
Quando capita di scoprire luoghi nuovi e quando accade di passare una serata molto speciale con amici vecchi e nuovi e poi ancora quando capita di ritrovare persone amate nel passato, vorresti sicuramente esternare tutto con foga, gioia, esplosione vitale.
Per questo motivo tralascio ogni altro progetto per mostrarvi cosa ho fatto nella serata di Sabato.
Non conoscevo assolutamente questo paese.
Ne avevo solo sentito parlare attraverso racconti di tanti.
Scoprire questo borgo mi ha sorpreso davvero. Perché carico di cultura, storia e meraviglia artistica.
Mi sono ritrovata a passeggiare nel bellissimo centro storico di
S. Agata del Goti.
In una serata calda e piacevole, sorpresa di ciò che stavo scoprendo man mano che andavo avanti tra stradine strette e scorci particolari a tratti romantici.
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Anche perché il motivo per cui mi son recata li è per l'invito di un mio carissimo amico che mi ha informata circa una particolare mostra contemporanea organizzata e curata da uno dei nostri più famosi artisti in circolazione. Tra l'altro un mio amatissimo professore che non vedevo più dai tempi scolastici.
Come potevo rifiutarmi. Dovevo andare.
E l'emozione è stata altissima.
...
Quel che forse non si sa è che quest'anno si festeggia il quinto centenario della nascita di Papa Sisto V.
Dopo diverse nomine attraverso il suo vissuto, in particolare dopo essere stato eletto membro della commissione dell'Inquisizione nel 1565 da Papa Pio IV, il successivo Papa Pio V nel 1566 lo nominò Vescovo e vicario generale dei Frati minori conventuali e gli fu assegnata la diocesi di S. Agata dei Goti fino al 1571.
Per questo motivo la Pro Loco in collaborazione con la Fondazione Galleria di Arte Contemporanea, la Biblioteca M. Melenso e il Centro Studi Sistini, hanno dato spazio ad alcuni cicli di mostre d'arte d'interesse storico-artistico, organizzando così la seconda edizione di SCULTURA APERTA. Il tutto allestito nel prezioso giardino di Palazzo Mosera.
Il senso di apertura è quello di far dialogare l'arte mettendo a confronto vari linguaggi tecnici di Arte Scultorea nazionale ed internazionale.
Per cui quest'anno hanno voluto ospitare la meravigliosa personale che desidero mostrarvi oggi.
Già conoscevo la capacità artistica ma soprattutto la fortissima personalità di quest'uomo che con grande severità e professionalità ci ha insegnato una delle materie più importanti di chi si appresta a fare arte, l'anatomia.
Ma vedere da vicino i suoi lavori mi ha fatto comprendere quanta strada noi dobbiamo fare per riuscire a realizzare grandi opere artistiche di estremo valore.
Quindi qui vi presento il
Maestro
Ernesto Pengue.
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Le sue preziose opere hanno il pregio della grande comunicazione.
Da ciò che ho compreso discorrendo con lui, non ama essere catalogato in una corrente.
Siamo tutti nel contemporaneo ma esso è così sempre perché lo stiamo vivendo, è ora, è adesso, è attuale. Ma lui sembra volersi allontanare anche da quest'attualità che comunque non esiste perché continua e si trasforma e va oltre a ciò che al momento possiamo vedere o anche immaginare.
Sembra che lui, con le sue realizzazioni desideri mostrare ciò che non vediamo.
Il vedere e non il guardare soltanto. Quel che appare esteticamente è molto più di ciò che i nostri occhi osservano.
Già la parola "scultura" è, per lui, un termine errato. La scultura è materia estetica che invece sembra lui voglia smaterializzare mostrando, invece, la frammentarietà e ciò che in realtà vi è nascosto nel suo interno mettendolo a suo modo in evidenza.
Quel che si vede è sì la forma ma non materica. Imprigionata in quel corpo vi è l'animo umano. Tutta quella serie di sensazioni, sentimenti, pensieri che raccontano la nostra evoluzione storica ed umana sin dagli albori del tempo.
È come un volersi rispecchiare in esso portandoci alla riflessione di ciò che ci accade intorno e dentro di noi.
Forse sono questi i motivi del suo Perché... Pengue.
Nella logica di questo grande Maestro vi è un intento "concettuale" che in questo termine è limitato.
Questo "perché" vuole creare in realtà una forte intesa col suo pubblico per portare le sue innovazioni di pensiero stimolando la sensibilità che tutti noi abbiamo.
Entriamo nel giardino della Biblioteca M. Melenzio.
Opere di Ernesto Pengue viste dall'alto Immagine privata vietata riproduzione |
Ma portandomi nell'osservazione delle sue realizzazioni, che nonostante gli abbia chiesto non ha voluto dare indicazioni proprio per tutto ciò che ho già indicato, noto prima di tutto quel che lui ha voluto chiamare
GAIA FERITA del 2014
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GAIA SSS - SPREMUTA, SFILATA, SFINITA del 2015.
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Nella sua "visione del mondo", più precisamente nel suo "Weltanschauung", abbiamo un pezzo di materia avvolta nell'universo colmo di elementi causanti la sua imminente distruzione.
GAIA, che nella divinità greca era il nome data alla Dea e che rappresentava la nostra amata madre Terra, ha ormai fato tutto di sé. È sfinita e sta per essere definitivamente distrutta.
Ma chi è la causa della sua distruzione?
Ovviamente noi. L'uomo che con le artificiosità da lui costruite ed inventate sta causando sofferenza e definitiva morte.
Ecco come Pengue ci spinge a riflettere su ciò che sta accadendo al nostro ecosistema.
È come un cammino intrapreso che dall'antichità ai giorni nostri ci sta portando fuori strada.
Il PIEDE DESTRO E SINISTRO DI GRANDE STATUA del 2000
Opere di Ernesto Pengue viste dall'alto Immagine privata vietata riproduzione |
Quindi potrebbe anche rappresentare ciò che resterà nel futuro del nostro cammino. Statue giganti anch'esse distrutte ma dall'incuria del nostro agire sbagliato e mai in difesa di un progresso sano a protezione della nostra vita sana e senza veleni da noi causati.
Dove sarà la verità?
L'uomo è smaterializzato, ridotto ad una mera struttura di ferro trasparente che poggia su un masso pericolosamente contaminato. In una posa statica, come perso nel vuoto del suo non voler sapere, conoscere ciò che sta accadendoci intorno.
Quindi leggiamo la scritta:
VERITÉ ET MENSOGNE CAUSENT MATIÈRE del 1991.
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Abbiamo riflettuto su ciò che è per noi la verità in nome di una libertà che in realtà non esiste più?
Questa donna che lui ha voluto realizzare avvolta da fasce che ricordano i processi di mummificazioni egizie, potrebbe in realtà mostrare la nostra GAIA costretta in fasce, limitata nella sua libertà e oggi avvelenata da virus che la porteranno ad una morte certa? Che fine ha fatto la libertà di vita?
LA LIBERTÀ del 1973
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Quindi sembra che tutto ci riporti ai meravigliosi studi che Giordano Bruno ci ha lasciato in eredità.
JORDANI BRUNI del 2005
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A tutte quelle domande che lui si poneva e che riusciva anche a rispondere grazie alla sua ricerca della conoscenza tra filosofia, storia e sapienza antica. Scardinando vecchie credenze fasulle, sempre alla ricerca della verità, sconfinando anche nell'esoterico, nella magia che ai tempi altro non era che una forte ricerca anche scientifica della conoscenza e del sapere.
E il nostro grande Ernesto Pengue ce lo mostra di nuovo legato ed imbavagliato, come ancora condannato dell'Inquisizione odierna al rogo.
Che sia un volersi identificare (il nostro Maestro) a quest'uomo, sempre in continua ricerca della verità e libertà di esprimersi in continuo cambiamento?
Per finire voglio esprimere la mia grande ammirazione per ciò che in "concetti" molto profondi ha voluto comunicarci questo grande artista.
Non so se sono riuscita a comprenderlo. Ciò che ho scritto sulle sue opere sono solo mie interpretazioni soggettive e spero di non aver scritto castronerie.
Ho fatto a lui delle domande, ho ascoltato le sue risposte e le ho trasformate in mie sensazioni, forse sbagliate ma certamente mie, strettamente personali.
Questo è ciò che ho avuto modo di vivere.
Una serata concentrata in forti emozioni e che mi hanno portato a finirla con la compagnia di mio marito, ovviamente, di un grande amico e la conoscenza di una persona molto speciale con la quale ho trovato una grande intesa. Non se se per lei sia stato lo stesso, per me è stato sicuramente così. Tra chiacchiere, cibo, confidenze, cultura e sorrisi. Divertendoci serenamente insieme.
Ora ditemi voi, potevo mai non scriverne?
Quindi grazie della pazienza che avete avuto nel leggermi.
Vi abbraccio forte. Alla prossima, ciao.
In Italia abbiamo la fortuna di avere tanti luoghi incantevoli che spesso neppure conosciamo, ed è sempre giusto pubblicizzarli.
RispondiEliminaRiguardo l'artista di cui era in corso una mostra, ammetto che alcune opere mi risultano piuttosto spiazzanti.
Buongiorno Ariano.
EliminaÈ molto giusto ciò che scrivi. Infatti amo molto chi parla dei propri luoghi portandoli a conoscenza di tutti. Credo che sia molto importante farlo perché non tutti hanno la possibilità di viaggiare.
Spiazzante è una parola interessante da prendere in considerazione, magari è anche l'intento di Pengue. Grazie, ti abbraccio.
Cara Pia, ti ringrazio molto per questa visita virtuale che mi hai fatto fare, sei una guida bravissima e scoprire con te opere d'arte è un vero piacere. Grazie.
RispondiEliminasinforosa
Grazie a te Sinforosa.
EliminaHo solo provato a farvi conoscere qualcosa di nuovo e bello, almeno per me. Ti ringrazio tanto delle tue parole sul mio operato, lieta che ti sia piaciuto. Ti abbraccio forte, buona giornata.
Una serata tra amici, borghi incantati, riscoperta di sensibilità particolari che rendono l'atmosfera intensa e stupefacente. No, non potevi non parlarne, perché il blog riflette le nostre gioie e le nostre passioni, ed è giusto che ciò che ci crea emozione, prenda vita.. Pengue è un artista particolare, potrebbe dar filo da torcere a Cattelan.. so che un suo Padre Pio beneventano ha creato diverse polemiche..
RispondiEliminaDavvero una bellissima serata Franco, come se ne fanno poche, almeno dalle nostre parti.
EliminaHai compreso molto bene ciò che ho desiderato fare, grazie.
Lo conosci dunque, mi fa molto piacere. Da già filo da torcere a tanti suoi predecessori, altroché!
Sì, la statua di P. Pio... Quel che è accaduto è la risposta al suo operato fuori dagli schemi. Conoscere l'artista, il suo pensiero ed il suo modo d'intendere l'arte, è molto importante prima di offrirgli una commissione sai? Credo che tali polemiche siano state il frutto di una profonda ignoranza artistica. Da non considerare minimamente per me.
Grazie, abbraccio enorme!
Ciao Pia, descrizione eccellente del luogo e delle emozioni provate, un bellissimo articolo che coniuga arte, territorio e concezione "culturale" scaturita dall'insieme delle due cose.
RispondiEliminaL'artista in questione, che conoscevo solo superficialmente, propone opere molto interessanti che dovrò approfondire.
L'arte contemporanea necessita di tempi lunghi e sguardi che spaziano avanti e indietro nel tempo, in questo caso le sculture, e le tue letture, aprono varchi inesplorati, non resta che abbandonare ogni timore e seguirne le tracce, dove ci porteranno ...
Grazie, tutto molto bello, buona serata.
Bravissimo Romualdo, mi complimento vivamente con te. Si vede perfettamente quanta sensibilità culturale ed artistica possiedi.
EliminaEcco perché mi sei sempre piaciuto tanto... ahahahah... 😉
Hai descritto in modo eccellente il mio intento.
Devi assolutamente approfondire, son certa, conoscendoti, che gradiresti molto.
Esattamente. L'arte contemporanea e tutto questo è molto di più. Tra non molto dovremmo cambiarle il nome con "futuribile". 😉
Felice di averti fatto viaggiare in questo modo, vedremo cosa ci riserva il tempo.
Grazie a te! Ciao e smack!
Ci sono tanti luoghi tutti da scoprire e visitare.
RispondiEliminaBuona serata.
Tantissimi o mio Cavaliere Vincenzo. E desidero scoprirne quanto più possibile nella mia vita.
EliminaFelice e serena giornata, ciao!
Parto col parlare dell’artista. Semplicemente fantastico, le sue opere sono davvero forti e lanciano un messaggio davvero importante. Bellissime “ La libertà” e “ Jordani Bruni”. Per quanto riguarda il borgo di Sant’Agata de’ Goti, ho avuto modo di visitarlo e l’ho trovata meraviglioso. Non a caso è detto “la perla del Sannio”. L’elogio ci sta tutto e devo dire che è forse il borgo più bello tra quelli che ho visitato. Buona serata, cara e grazie di questo bel giro turistico e culturale.
RispondiEliminaCiao Caterina!
EliminaLe due opere che citi fanno venire i brividi per quanto sono belle. La perfezione di J. Bruni, poi, mi ricorda tanto Michelangelo. Anche i piedi della grande statua, da vicino sono impressionanti e bellissimi.
Mi ricordo di quanto accennasti di esserci stata e di come ti risposi che probabilmente l'avrei visitata di lì a poco.
Sì, è tra i borghi dal Sannio forse il più bello. Molto curato e popolato. Mi ricorda un pochino le zone della Costiera Amalfitana.
Buona giornata carissima, grazie a te per aver gradito. 😙
Per me hai fatto benissimo a parlarne. Io avrò bisogno si rileggere il post e di soffermarmi più tempo sulle foto, non conoscevo l'artista e alcune sue opere mi hanno sorpreso e scosso. Bravissima tu nell'esporre tutto con la solita competenza e chiarezza. Bellissimo il borgo di S. Agata dei Goti che non ricordavo. Buona serata e grazie!
RispondiEliminaCiao Mari!
EliminaSe ti colpisce qualcosa fammi sapere, qui o altrove. 😉
Vorrei rincontrarlo, mi ha dato il suo numero, chissà se riesco o la mia innata timidezza mi farà desistere. Vedremo.
Sarebbe bello tornarci insieme ma il tempo è sempre poco per noi.
Buona giornata Mariella e grazie. ❤
Bello e interessante questo modo di far viaggiare i tuoi lettori e coinvolgerli emotivamente. Complimenti Pia. Un abbraccio e un sorriso.
RispondiEliminaGrazie Vivì. Mi fa piacere che il mio intento sia riuscito. Era proprio quello che volevo fare, coinvolgervi come lo sono stata io.
EliminaGrazie mille, abbraccio enorme, smack! 😊
Molto interessanti sia le installazioni che le opere. Comunicano emozioni e sensazioni per nulla rassicuranti, almeno alcune di esse. Trovo questa iniziativa straordinaria.
RispondiEliminaForse è l'intenzione dell'artista provocare per ottenere forti reazioni. E penso che solo le persone intelligenti e sensibili come te sono in grado di coglierne. 😉
EliminaSì, lo è!
Grazie Daniele, un forte smack!
Vero, splendida e molto significativa.
RispondiEliminaL'artista però è solo il maestro Pengue, tutte opere sue! Eccellente per me. Bacissimi e ciao Valeria, grazie!