La bellezza di un capolavoro
"Il valore dell'arte si ritrova al di là della comunicazione ordinaria, proprio nella sua qualità, nella sua possibilità di esprimere significati, di connotare senso: è massima iterazione della differenza.
Ciò che chiamiamo capolavoro, non è che un irripetibile raggiunto dalla creatività umana. La differenza propria della forma estetica si riconosce nella categoria della bellezza. La sua ricerca - che cosa essa sia, come rappresentarla in una forma sensibile - costituisce la dimensione utopica dell'esistenza: un'incessante domanda di senso che progetta la vita oltre il nulla, aprendola al futuro.
Da "La bellezza" di Stefano Zecchi
Oggi vorrei affrontare una tematica spesso discussa e che riguarda la nostra sensibilità nei confronti dell'arte.
Siamo persone diverse con unicità accertate e il nostro bagaglio culturale è completamente vario, come anche le nostre opinioni.
Errato è, per me, voler omologare pareri e fare, come si sul dire, "di tutta l'erba un fascio" (e ciò vale, sempre come mia umile opinione, in ogni considerazione che si faccia).
Per cui abbiamo idee, nei riguardi dei canoni di bellezza, altrettanto diverse.
Come facciamo a dire che un'opera architettonica, artistica, fotografica, di scrittura o quant'altro possa essere la più bella e cosa ci fa arrivare a considerare quel dato lavoro un capolavoro?
Per me entrano in campo fattori diversi.
La bellezza estetica ovviamente è quella che colpisce maggiormente ma spesso la perfezione, anch'essa soggettiva, può non rendere una realizzazione tale da essere definita capolavoro.
Entrano quindi in campo tante altre relazioni, di tipo storico per esempio oppure d'immagine o canone di bellezza antica come il David di Michelangelo.
Il capolavoro può avere risvolti sentimentali, come la Gioconda di Leonardo per esempio.
Può essere considerato capolavoro un qualcosa che ha significato interiore, psicologico, come il famoso Urlo di Munch, capolavoro può indicare un poema famoso come quello di Dante con la sua Divina Commedia.
Forse dobbiamo considerare anche un altro fattore molto importante per me e riguarda la sua unicità e originalità.
Per esempio vi mostro questo meraviglioso dipinto del grande Giorgio de Chirico.
Questo è un capolavoro estremo per ciò che rappresenta, per i suoi vari significati e per il fatto che, seppur riprodotto più e più volte dallo stesso artista, non sarà mai e poi mai ridipinto con lo stesso valore simbolico.
Realizzato dopo un particolare momento della sua vita e cioè dopo una una terribile malattia dal quale uscì inerme, in questo particolare stato sensibile, dipinse la piazza antistante Santa Croce a Firenze (che lui conosceva molto bene) in modo completamente diverso e personale.
Entra in gioco tutta la sua sfera culturale e per prima cosa osserviamo come trasforma la piazza riducendola.
La chiesa gotica si trasforma in un tempio greco e la magnifica statua di Dante diviene un antico esempio di arte antica. Come un voler dialogare col passato inserendolo nel presente.
Poi notiamo l'aggiunta filosofica dove il concetto di Shopenhauer
- "Per avere delle idee straordinarie e forse immortali, non si deve fare altro che isolarsi dal mondo e dalle cose per pochi momenti in modo così assoluto che gli oggetti e gli avvenimenti più comuni ci sembrino essere del tutto nuovi e ignoti, la quale cosa rivela la loro vera essenza." -
si unisce all'idea di Nietzsche riguardo al navigare avventuroso della vita, simboleggiato proprio da quella nave con le bianche vele, atto di purezza nel raggiungimento delle proprie mete,
gli ideali da raggiungere come gli Argonauti alla ricerca del vello d'oro.
(da suggerimenti sul web).
Per cui il capolavoro per essere considerato tale deve uscire fuori dagli schemi, deve andare al di là del possibile e dell'immaginabile.
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Enigma di un pomeriggio d'autunno Giorgio de Chirico 1910 Immagine dal web |
"Un'opera d'arte per divenire immortale deve sempre superare i limiti dell'umano senza preoccuparsi né del buon senso né della logica."
Giorgio de Chirico
Possiamo fare altri esempi che addirittura non hanno alcun senso apparente di bellezza.
Tipo Cattelan che realizza "Him" il famoso Hitler in ginocchio, considerato capolavoro e battuto all'asta per una cifra esorbitante.
Non è neanche ben fatto eppure il senso che l'artista ha dato al suo lavoro è talmente importante (arte concettuale) da essere considerato sulla stesso piano del David, pensa tu!
Poi sullo stessa onda abbiamo capolavori di artisti come Duchamp, Manzoni, Burri, Pomodoro...
Per concludere, i canoni di bellezza sono talmente vari da non poter indicare solo una strada, non esiste un solo capolavoro ma i tanti considerati tali hanno qualcosa di unico, vero, irripetibile, differente.
Come la pensate voi?
Sapete indicarmi un qualcosa da voi considerato "capolavoro"? E perché?
Intanto grazie e vi abbraccio tutti. Ciao.
La bellezza è un canone soggettivo, e quindi soggetto ad un miliardo di variabili. De Chirico può piacere più o meno della Pietà del Michelangelo. Si può entrare nella Cappella Sistina o nel refettorio che ospita il Cenacolo rimanendo senza fiato oppure indifferenti, e quegli indifferenti sospirare, poi, davanti ad una scultura di Giò Pomodoro.
RispondiEliminaLa sensibilità ha di sicuro bisogno di conoscere storia, stili, motivazioni, tecniche e vissuto di un'arte e di un'artista per acquisire elementi. Ma poi resta il proprio punto di vista a dover e poter giudicare. Quel "pensa tu!" che sottolinei, esprime esattamente il concetto più di tante parole; ognuno alla fine giudicherà a seconda della propria storia, educazione, capacità di percepire e decifrare innumerevoli stimoli.
Ognuno di noi, alla fine, è il capolavoro.
In effetti non hai torto. Tutto dipende dalla nostra percezione. Quindi questo è il tuo pensiero e ti ringrazio Franco.
EliminaMa la tua opera "capolavoro" preferita?
La ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer. La vidi a Bologna, rimasi incantato, la gente attorno sparì, rimanemmo lei ed io per un tempo sospeso, infinito, durante il quale mi illuminò.
EliminaPoi Cheope. Piramide folle. Un qualcosa ancora oggi indecifrabile.
Che scelte fantastiche!
EliminaTra bellezza e mistero. 😍
Grazie Franco. 💋
Darti un capolavoro unico ed assoluto mi risulta impossibile. Amo anch'io di più l'arte moderna o forse più corretto dire contemporanea. Adoro De Chirico, Klee, Kandinsky, Picasso, la Kahlo... ma anche Leonardo Da Vinci che trovo di una profonda attualità nonostante molti secoli lo separino dagli altri artisti qui citati.
RispondiEliminaLa bellezza nell'arte, per me, non è solo o esclusivamente estetica ma deve essere soprattutto interiore e colpirti dentro in maniera forte e decisa, facendoti meditare su di essa e sul messaggio che porta con sè. Quella quiete "inquietante" e quei "silenzi - urlo" che sento ed avverto a pelle nelle opere di De Chirico, sono un qualcosa di unico, deliziosamente disturbante e che ti costringe a pensare e riflettere con te stesso e su te stesso e di riflesso su come si vive in questa età moderna e martoriata.
Oggi si valuta l'arte in maniera diversa rispetto ai tempi andati.
EliminaIl bagaglio che abbiamo è immenso, difficile fare una scelta, tutto dipende dalle nostre predisposizioni e dalla nostra sensibilità.
Grazie di cuore Daniele della tua intensa opinione. Ciao.
La definizione di un'opera d'arte come "capolavoro" è giusto che venga discussa e decisa da persone competenti del settore. Io posso non apprezzare certe opere definite "capolavori" dal compianto Philippe Daverio, però è evidente che il giudizio di un grande esperto d'arte come lui vale mille volte il mio. Quindi io lascerei che il termine "capolavoro" sia un privilegio esclusivo degli esperti.
RispondiEliminaA titolo personale posso parlare di manufatti d'arte che "mi piacciono molto" e nel mio caso è ciò che ruota intorno all'Art Nouveau di fine ottocento e inizio novecento. Le stampe di Alphonse Mucha, i quadri dei pittori preraffaelliti, le terme Tamerici a Montecatini o le Berzieri a Salsomaggiore, per me sono un'espressione di straordinaria bellezza estetica la cui sola visione mi incanta.
Non hai torto Ariano. Però sono tante le persone che approfondiscono il mondo artistico e spesso sono molto competenti, mi affido anche a loro per un parere più complento sulla questione sai?
EliminaTu non sei da meno però. Me ne accorgo anche da questa tua risposta.
Mi hai emozionato ricordando Daverio, grazie a lui ho riscoperto e scoperto tante cose che non conoscevo. I suoi approfondimenti competenti erano esposti in modo semplice, alla portata di tutti. Mi manca tanto, in effetti.
Quindi apprezzi molto la bellezza estetica, come non essere d'accordo con te?
Grazie mille e ti abbraccio.
Non ho la tua conoscenza artistica, a guidarmi è l'impatto iniziale che ho guardando un' opera la prima volta. Di emozioni i Musei me ne hanno date tante, prima fra tutte la 'vicinanza' con Van Gogh. Io spazio non tra i pittori, ma fra le loro opere. Mi pace Magritte, ma anche Bruegel, tanto per darti un'idea.
RispondiEliminaCerto conoscendo di più, in campo artistico, si può avere una visione più ampia nella scelta di un'opera d'arte ma spesso capita che qualcosa ti colpisca così profondamente che neanche tutte le altre conoscenze del mondo ti faranno mai cambiare idea su quell'unico gradimento.
EliminaMagritte lo adoro 😍. In quanto a Bruegel quali dei due, il padre o il figlio? Perché per me sono immensi entrambi, nonostante le diversità. Bacio e grazie Cristiana.
Dire che non amo l'arte è scorretto, ma è anche vero che non impazzisco per lei. Gli unici momenti di cui ne parlo è con mio fratello Romualdo, ha un blog che tratta proprio di questo, ma che leggo senza mai dare un contributo proprio perché ci capisco nulla! Ma amo andare con lui, a visitare musei e pinacoteche. (le poche volte che la distanza ce lo permette) Mi piace confrontarmi con la sua preparazione e la mia incompetenza... non ci crederai ma ne viene sempre fuori qualcosa di inaspettato e bello!
RispondiEliminaLui mi ha guidato nella bellezza dei dipinti dell'Accademia Carrara e io l'ho stupito, con le mie teorie davanti alla modernità del GAMeC. L’ho fatto e lo rifarei, ma solo con lui, da sola in un museo non penso ci entrerei mai.
Aggiungo che per me è difficile dire che il tal quadro è un capolavoro o fa pena... la bellezza per me è soggettiva, io guardo più all'emozione mi trasmette. Non sarà il sistema giusto ma è il mio!
Ciao Pia!
Il GAMeC non lo conosco sai? Ma tanto dovrò assolutamente visitarlo, me lo devo segnare nella mente e nel cuore.
EliminaNon mi dire che sei la sorella del mio "maestro d'arte" (come lo chiamo io) Romualdo del blog Arteggiando s'impara?
Ma daiiii! Mi fai felice così!
Conosco bene la sua competenza altroché! Che poi è sempre di una modestia signorile che m'incanta.
Forse ultimamente l'ho trascurato però... devo rimediare 😉.
Ma perché non intervieni da lui? Si vede che in parte te ne intendi anche tu.
Io vorrei poter visitare tutti i musei dal mondo ma il tempo per me è davvero poco oggi. Forse un giorno chissà! 😍
Concordo con te sulle emozioni e sulla soggettività riguardo la bellezza.
Bacio Sara, grazie di cuore!
Sì, Romualdo è il mio fratellone! Ed è proprio per il suo porsi che amo "atteggiare" con lui!
EliminaPerché non commento da lui? Perché non so cosa dire e lui lo sa. Commentare i suoi post con un " interessante il tuo articolo" o "ma che bel quadro" mi sembra riduttivo e allora taccio. Io stessa non amo i commenti fatti giusto per fare, così risparmio il fastidio a tutti!😉
Ma capita di parlarne quando ci si sente e ancora meglio, quando ci si vede!
A Bergamo ci sono delle cose carine da visitare e se ami l'arte te lo consiglio davvero!
Grazie a Te!
Un bacio!
Grazie Sara. Ormai mi hai fatto desiderare di visitare Bergamo. Vedrò che si può fare, ahahahah... smack!
EliminaCara Pia sicuramente hai ragione la bellezza è una cosa molto soggettiva. Dipende da tante variabili, cultura, senso del bello, idee personali, un quadro che è un capolavoro può piacere ad una persona e non piacere ad un'altra. Essendo la bellezza una delle cose più variabili che possano esistere. Ci sono dipinti moderni che a me quasi mai piaccionno davvero che ad altri invece piacciono moltissimo ognuno ha i suoi canoni. Ci sono forse alcuni capolavori ed alcuni momenti artistici per i quali pare che la bellezza in essi contenuta possa essere assoluta ma quasi tutti sanno e riconoscono il fatto che la bellezza è cosa molto soggettiva ! Un saluto ed un abbraccio grande
RispondiEliminaVero Arwen, anche per me la bellezza è soggettiva. Il gusto cambia proprio perché siamo diversi, unici.
EliminaMa il tuo o i tuoi capolavori preferiti?
Un salutone e grazie. Abbraccio grande!
Sinceramente di arte so ben poco. Posso dirti che come la bontà e la cattiveria, anche il bello e il brutto sono molto soggettivi e personali.
RispondiEliminaUn capolavoro per me è un qualcosa che va oltre il tempo umano, oltre le nostre aspettative, al nostro modo di intendere.
Ciaooo
Molto, molto concorde con te Patricia.
EliminaA me piace tanto conoscere la diversità nei gusti personali delle persone, mi aprono sempre dei mondo nuovi, mi fanno conoscere e scoprire le meraviglie della gente.
Ma quel che consideri capolavori?
Bacio carissima, grazie!
Anche io non so dirti cosa è per me un capolavoro. Forse quello che è capace di sorprendermi e di scuotermi emotivamente. Ti dirò che ci sono anche alcuni libri che mi hanno scosso così. Se però circoscriviamo la questione all'arte figurativa io, nella mia beata ignoranza ti dico che amo in particolar modo l'opera di Pollock capace di lasciarmi senza fiato. Allo stesso tempo mi emoziono guardando la bellezza di alcuni dipinti di Tiziano o di Raffaello. Ma sicuramente il mio quadro preferito è un piccolo Renoir che ho visto di persona quando ci fu una mostra itinerante degli impressionisti a Milano: ritratto di Jeanne Samary. Ecco lì davanti ci sono rimasta tantissimo tempo, ho guardato ogni particolare, ogni pennellata, ogni sfumatura. Gli occhi della musa del pittore sembrano seguirti ovunque tu sia, con lo sguardo sognante di chi nella vita, ha assaporato un'idea di felicità e di sogno. Mi emoziono perfino a ricordarlo. Forse questo è "il capolavoro" per me.
RispondiEliminaGuarda Mari che puoi indicare anche un libro se vuoi, l'ho anche specificato all'inizio del mio discorso.
EliminaQualsiasi cosa può essere un capolavoro per ognuno di noi.
Ma gli artisti che hai nominato sono fantastici.
Ricordo della mostra a Milano, sono contenta che tu abbia potuto visitarla.
La cara Jeanne è stata la modella preferita di Renoir ma anche di altri colleghi del suo tempo.
Se ti ha così colpita deve essere davvero un gran capolavoro.
Praticamente ha uno sguardo vitale. Impressionante direi! 😉
Grazie Mariella, un forte smack. 💋
La bellezza di un'opera d'arte, secondo me, è un fattore soggettivo, che varia da una persona all'altra. Io , qualche anno fa, sono stata al Palazzo Reale di Milano a vedere una mostra di Giorgio De Chirco, mi è piaciuta la sua originalità, ma i suoi dipinti, così a prima vista, sono di difficile interpretazione, io ho avuto bisogno della guida che me li spiegasse. Una mostra che, vista una volta , mi è bastata, non tornerei a rivederla. Preferisco una pittura più immediata, che va diritta al cuore e alla mente, che ti colpisce subito, quando la guardi. Ecco, è difficile definire un capolavoro ma , secondo me, è questo. Ciao. Saluti cari.
RispondiEliminaBellissimo Mirtillo, mi ha colpito la tua speciale sincerità.
EliminaHai messo in risalto un fattore molto importante, almeno per me, non è sempre possibile amare un lavoro artistico complesso. E ciò non riguarda solo la pittura ma anche la scrittura, la poesia, tutte le opere artistiche al completo.
Ogni cosa per essere considerato "capolsvoro" deve colpire dentro, essere immediato. Ma ciò ovviamente non è così per tutti.
C'è chi ama la riflessione, il chiedersi il perché, la lentezza di una perlustrazione.
Però l'immediatezza è davvero un fattore importantissimo.
Quindi ti ringrazio tantissimo per questa tua opinione che ci arricchisce tutti, me compresa.
Bacio e buon fine settimana, ciao.
Penso che per capire e apprezzare un'opera sia necessaria una preparazione adeguata altrimenti si riduce tutto ad un semplice fatto estetico.
RispondiEliminaIo per esempio mi emoziono guardando la "Ragazza col turbante" di Joannes Vermeer,
Il Cristo velato di Giuseppe Sanmartino, nella cappella Sansevero di Napoli.
La Pietà di Michelangelo, ma non avendo studiato non troverò mai emozioni davanti a una delle "Campbell's Soup Cans" di Andy Warhol o guardando il quadro "Esso" di Mario Schifano.
Quando rinasco studierò arte.😊
Un abbraccio
enrico
Pensa Enrico che ancora non sono riuscita a vedere il meraviglioso Cristo velato, mamma mia... 😮
EliminaComunque è come scrivi, se si vuol comprendere fino in fondo un'opera d'arte bisogna conoscerne ogni risvolto.
Sui due lavori che non comprendi ci sarebbe da dire tanto in effetti. Pop art americana ed espressionismo astratto... ci sarebbe da discuterne per ore...
Ma un capolavoro può essere comunque solo nostro, nel senso che lo è per noi, quindi non necessita di studi approfonditi.
Quelli che tu hai nominato lo sono, altroché!
Grazie di cuore Enrico è buon fine settimana. 💋
Molto stimolante il tuo post, cara Pia, e gli interrogativi che poni.
RispondiEliminaOgni epoca ha avuto i suoi canoni di bellezza, che sono poi mutati di tempo in tempo. Ma io credo che il denominatore comune per definire una vera opera d' arte stia nella sua capacità di parlare al nostro cuore, suscitando in noi reazioni ed emozioni e oltrepassando i secoli. Quanto alla bellezza non sempre è un fattore puramente estetico e non sempre coincide con la perfezione. Pensa quanto è più comunicativa ed efficace la tecnica del non finito di Michelangelo!!! Perché la bellezza è anche un dato interiore.
Vuoi sapere qual è il dipinto che amo tanto da considerarlo un capolavoro? Una natura morta : "La tazza d'acqua con una rosa su di un piatto d'argento" di Francisco Zurbaran. Quando l'ho vista qualche anno fa alla National Gallery di Londra non me ne sarei andata più.
Grazie e un abbraccio!!!
Grazie di essere qui Annamaria.
EliminaQuel che scrivi è importantissimo. I canoni di bellezza con gli anni sono cambiati, oggi ancor di più.
Grande il tuo esempio del non finito di Michelangelo, bravissima!
Come darti torto sulla bellezza del "capolavoro" indicatoci.
Su quella tela ci sono simbologie molto importanti di grande fede.
Francisco Zurbaran non l'ho mai approfondito, anche se so molte cose su di lui. Ecco una grande occasione per conoscere ancora.
Un forte abbraccio a te carissima, buona Domenica.