Rutger Hauer
Ci sono attori che rimangono ai margini dei nostri pensieri ed altri del quale conosciamo il nome del personaggio famoso interpretato e non il suo effettivo.
Attori del quale conosciamo vita, morte e miracoli ma in realtà recitano malissimo.
A me, come a tanti, capita spesso di ricordare il personaggio e non la persona del quale sappiamo poco,
poi qualcosa accade, una scintilla... e cerchiamo ogni particolare sulla sua vita.
Rutger Hauer
è tra questi personaggi.
Ieri ho saputo della sua scomparsa.
Venerdì scorso è deceduto, aveva 75 anni.
La notizia mi ha molto colpito, visto che ne ho parlato poco tempo fa in un mio post, leggete qui se volete.
Poi nel web ho scovato una sua frase che esprime un suo parere sul cinema, gli attori e la recitazione:
Il cinema non è fatto per gli attori. Tutti sembrano pensarlo, perché gli attori poi si prendono la fama. […] Un attore non fa o distrugge un film. Alcuni stanno bene nello schermo, ma non sono importanti. Quanti bruttissimi film avete visto in cui c’era un attore bravo, o anche bravissimo, o anche due o tre bravissimi attori? Mi piace pensare di essere un bravo attore, eppure ho fatto alcuni film pessimi. Perché i bravi attori diventano scarsi quando recitano in un brutto film? E quanti sono invece i bei film con attori mediocri?
Praticamente ha espresso un pensiero e posto domande che da sempre sono anche nella mia mente. E le risposte? Magari sono varie e diversificate ma mai certe.
Comunque io lo ricordo con molto piacere anche in molte sue splendide interpretazioni.
Come in "Lady Hawk"
Dove gli avevano proposto la parte del malvagio ma grazie alla sua insistenza interpretò magistralmente Etienne Navarre.
Recita, nel "La leggenda del santo bevitore" del grande Ermanno Olmi, la parte di Andreas Kartack, vincendo così il Leone d'Oro alla 45* Mostra internazionale d'Arte cinematografica di Venezia.
Nel "I falchi della notte" interpreta, insieme a Sylvester Stallone, il terrorista psicopatico
Reinhardt Heymar Wulfgar.
E sempre come serial killer psicopatico, interpreta
John Ryder
in "The Hitcher - La lunga strada della paura".
Ha interpretato anche il cardinale
Roark
in
Sin City
e il manager spietato
Bill Earle
in
Batman Begins.
Tante interpretazioni che, anche nelle "piccole parti", mostrano tutto il talento di un grande attore come lui.
Nato nel 1944 nei pressi di Ultrecht (Paesi Bassi) in una famiglia di attori, con un nonno marinaio del quale ha provato a seguire i passi. Ha dovuto rinunciare perché daltonico. E poi anche elettricista, carpentiere, giuda turistica in Svizzera.
Lavori umili che lo hanno forgiato divenendo la speciale persona che è stata.
Voglio lasciarvi con queste parole del film Lady Hawk:
Etienne: È giorno vecchio mio.
Lo era ieri e lo sarà domani.
Ciao!
Immagini dal web
Immagini dal web
Ho appena commentato anche da Cavaliere, mi dispiace tanto, lo ricordo nei suoi film più famosi, grande attore. Se ne è andato anche lui, mah!
RispondiEliminasinforosa
Che tristezza. Si, ho letto da Vincenzo.
EliminaGrazie del tuo intervento Sinforosa. Ciao.
Bell'omaggio a un grande del cinema. Ciao Rut, che per me in primis sarà sempre il protagonista de L'amore e il sangue.
RispondiEliminaMoz-
Non l'ho visto ma so che è stato ispirato da Bersek.
EliminaGrazie mille Miki. Ciao.
Ho letto ora che avevi indicato Bersek da Vincenzo.
EliminaFigurati se dovevo dirtelo io...ahahahah...Ciao Miki!
Un grandissimo. Qualche mese fa lessi la sua ultima intervista su Vanity Fair Italia (the best), se riesci recuperala, vista la modestia e l'umiltà di cui da prova anche li. Per me sarà sempre il Replicante del mio film di fantascienza preferito "Blade Runner" e vivrà per sempre. Bacio grande.
RispondiEliminaE che dire di più!
EliminaGrazie Mari. Smack!
concordo con Mariella: il suo monologo prima di morire in Blade runner rimarrà nella storia del cinema!!!
RispondiEliminaUn sorriso
Concordo con Mariella e con te! Ciao Luigi carissimo, grazie!
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