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Opinioni in discussione




In questi giorni ho cercato di leggere ed ascoltare le opinioni di tutte le persone rapportandoli alla loro età.
Ho notato come, nonostante chi ha una maggiore maturità e/o scrive egregiamente, sia forte una supponenza ed arroganza che non aiuta la crescita.
Una volta, almeno ai miei tempi (visto che sono abbastanza vecchietta😉), se qualcuno più grande di me mi correggeva e mi faceva notare alcuni errori comportamentali o culturali, restavo un silenzio perché volevo comprendere bene dove fosse l'errore. Non reagivo istintivamente rispondendo male  od insultando, nonostante sapessi che magari l'altro/a fosse meno colto/a oppure intelligente al confronto.
L'educazione ed il rispetto hanno sempre influenzato, positivamente, ogni mia azione. Ancora oggi non faccio altro che ringraziare per questo.
La mia crescita è dovuta proprio ai rimproveri come anche alla mia forte volontà di conoscere ciò che era ed è giusto.
Pochi sono stati i riconoscimenti. Dosati col contagocce.
Oggi è tutto diverso.
Giovani o adulti hanno preso un cammino che li sta facendo cadere nell'errore grossolano del tutto e subito, del "io sono meglio di te e ne ho le prove".
Della corsa alla carriera perché sono bravo/a ed ora che ho anche una laurea posso competere con chi non l'ha e vincere rispetto a chi non ha pezzi di carta ma solo anni di competenza. Ormai so tutto e sono meglio di chiunque altro.

Ho paura di tutto ciò. Vedo menti che si chiudono all'apparenza, che rifiutano di conoscere altro, limitandosi a ciò che si studia o si è studiato.
Non hanno più alcun desiderio di crescita.

Crescita di conoscenza, crescita di vita. Crescita anche politica, dove chi espone un simbolo religioso lo fa con la consapevolezza di conoscerne profondamente il senso, il significato di ciò che sta  facendo.

C'è troppa superficialità.

Se si parla o si agisce si dovrebbe avere oculatezza, saggezza dosando bene parole ed azioni, bisognerebbe avere l'umiltà e la forza di ascoltare senza giudicare.
Agire solo se strettamente necessario. Senza avere l'arroganza dell' "io posso fare tutto e subito e se sbaglio che importa, tanto nessuno mi può fare niente. Qui comando io".

Certo non è facile ma almeno chi ha cariche importanti, chi agisce per il bene comune, chi decide per tutti, queste cose suddette dovrebbero essere presenti sempre.

Non lo vedo, non vedo volontà di crescita, non vedo nulla di buono in ciò che influenza il mondo.

Gli esempi positivi sono praticamente inesistenti.

Tranne qualche persona, colta o meno, che seppur novantenne prova a far sentire la sua voce...ma la mia impressione è che, dopo il doveroso ascolto rispettoso, tutto cada nell'oblio.

Forse il mio è un post inutile, con parole inutili ma spero che "almeno" chi ha la mia età (ovviamente tutti potete esprimere il vostro pensiero) esponga la propria opinione in contrasto o a favore delle mie parole.
Il futuro è poco chiaro e molto negativo ora per me. Magari le vostre parole mi aiuteranno a comprendere meglio ed a sperare affinché tutto volga al meglio.

Il mio pensiero è tutto qui. Quindi la discussione potrebbe nascere anche fra voi. Interagendo con i vostri commenti ma sempre con rispetto ed educazione. Su ciò non transigo.

Spero ed attendo voi. E grazie a tutti. Ciao.


Paolo Barbieri
L'apocalisse: la seconda coppa.
Immagine dal web 

Commenti

  1. Cara Pia, ecco un post che mi fa piacere leggere, come tu sai io sono con gli anni molto avanti,
    la mia scuola italiano sono arrivato alla V elementare a 20 anni in scuola serale.
    confesso che poi all'estero ho cercato di imparare molto cose senza però in scuole ufficiali.
    Oggi posso dire che cerco di cavarmela un po, sicuro che se qualcuno mi corregge lo accetto se anche male volentieri.
    Penso che certe scuole non insegnino quella maturità della vita, che tu piano piano con l'esperienza hai immagazzinato.
    Spero che tu mi abbia chiaramente capito che cosa intendevo dire, cioè la maturità della vita!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Grazie Tomaso.
      Il tuo punto di vista è molto importante. Credo che i tempi siano cambiati e le regole anche ma l'esperienza insegna molto di più di una semplice scuola. Ti sei espresso molto chiaramente, altroché.
      Di nuovo grazie ed abbraccio forte.

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  2. L'educazione è la prima cosa, sempre.
    Correggere l'errore di qualcuno può essere anche un favore che facciamo a chi sbaglia, ma bisogna sempre valutare il modo, soprattutto se la persona che abbiamo di fronte a noi è più grande o se la conosciamo pochissimo.

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    1. Grazie Paola.
      Molto giusto. L'educazione e l'intelligenza ci aiutano a distinguere ed a fare la scelta giusta. Abbraccio, buona giornata!

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  3. Cara Pia, questo è un post non solo bello ma utile per farci riflettere sul valore del rispetto. Rispetto che si impara anzitutto in famiglia e poi nelle varie agenzie educative, ma se non ci sono unità di intenti tra la famiglia e le varie agenzie educative il rispetto va a farsi benedire.
    Quando la maestra fa presente a una mamma che il suo bambino si comporta in modo irrispettoso: sputa, picchia, prende a calci e pugni non solo gli amichetti ma anche le insegnanti e quella ti sa solo rispondere che non “sarà mica sempre colpa sua, no?”, a te come insegnante cadono le braccia.
    Questo per dire che, senza fare di ogni erba un fascio, stiamo crescendo generazioni di futuri uomini e donne che penseranno di avere sempre ragione, perché fin dalla più tenera età si sentono sempre comunque giustificati in ogni loro azione, anche la più irrispettosa.
    Dobbiamo ammettere che c’è un’urgenza educativa e non continuare a nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere. Buona serata.
    sinforosa

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    1. Grazie Sinforosa.
      Hai espresso molto chiaramente il senso del rispetto rapportandolo alla tua esperienza. C'è urgenza educativa e deve essere chiaro soprattutto a chi dovrebbe darne. Felice giorno a te!

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  4. Ciao Pia, penso che poco sia cambiato negli anni, la differenza oggi sta nell’amplificatore dei social, l’educazione e il proprio contrario si sono “esibite” in ogni periodo storico.
    Qualche anno fa tutto si limitava alla piazza del paese (sia chi metteva a disposizione il proprio sapere, sia gli arroganti che esibivano il proprio nulla) oggi la cosa si ripete ma viene appunto amplificata dalla tecnologia.
    Tutti abbiamo qualcosa da dire, la differenza la fa, e la faceva, chi ha voglia di ascoltare.
    Tu sottolinei che la tua educazione (innegabile) non ti ha portato molti riconoscimenti, la consapevolezza di aver agito con rispetto verso gli altri è il miglior riconoscimento, no aspettarti molto dagli altri, solo tu sai quanto vali. Gli urlatori da web non riconosceranno mai i tuoi meriti, l’invidia non lo permette.
    La tecnologia ci porta alla ricerca di apprezzamenti fatti di like, visualizzazioni ecc., ma solo con le poche persone che stimiamo (è raro ma anche amici virtuali possono farne parte) possiamo capire se il nostro “spessore” culturale è o meno all’altezza.
    Bella riflessione.
    Un abbraccio.

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    1. Grazie Romualdo.
      Le epoche cambiano i mezzi di comunicazione anche. Hai ragione. È tutto più veloce ed immediato e quindi l'immediatezza deve esserci anche nel riconoscere ciò che non va, questo però è difficile. Ed ancora più difficile è oggi correggere ciò.
      Però dobbiamo urlarlo se necessario anche se sono pochi a sentirlo e comprendere. Per cui sottolineo la mia esperienza di vita. Magari bisogna trovare un compromesso tra ciò che era l'educazione e ciò che si vuole sia oggi.
      Come mi fai comprendere, quindi, per te è importante l'amicizia (anche solo una) sana di valori e quindi stimata. Imparando da essi e rapportandoci a loro per comprendere il nostro di valore. Molto interessante il tuo parere. Ti abbraccio fortissimo, ciao.

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  5. Non vedo il mio commento, ma non penso che tu l'abbia cancellato.
    Comunque dicevo che sei tornata alla GRANDE e concordavo sulle tue idee di rispetto per gli altri.
    Cri

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    1. Grazie Cristiana.
      Ho provato a capire dove potesse essere il tuo commento ma non sono riuscita. Mi dispiace tanto sai? So che il primo commento è sempre più di cuore e per me il migliore.
      Ma le tue parole sono comunque molto importanti. Il rispetto per chiunque è troppo necessario oggigiorno.
      Ti abbraccio forte e notte serena. Ciao.

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  6. In questa società tutti sono giudici, ma nessuno fa autocritica. L'educazione e il rispetto, sono diventate virtù rare, in quale baratro vogliamo finire?
    Saluti a presto.

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    1. Cavolo Vincenzo!
      Non sai quanto giusto per me sia quello che hai scritto.
      Chi fa autocritica oggi? Tutti col dito puntato...purtroppo.
      Vorrei poter rispondere alla tua domanda ma per me è impossibile.
      Bacio ed immensamente grazie.

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  7. L'hai detta giusta. Troppa superficialità! Troppo vuoto dentro il cuore e la testa.
    Studiare è importante ma l'educazione e il rispetto partono da prima delle scuole. Partono dalla famiglia. Se già lì manca non si potrà sperare di trovarlo dopo a meno di non sbattere malamente il grugno contro un muro (metaforico) .
    Chi poi dovrebbe dare l'esempio di onestà correttezza e chiarezza al contrario si dimostra mentitore, falso, infingardo.
    Il domani? Lo vedo sempre più nero

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    1. Patricia cara...quanta importanza ha la famiglia!
      L'esempio è sempre " io comando, io sono...io...io...io..."
      I giovani hanno enorme difficoltà nelle scelte perché non riescono a distinguere tra falsità e giustizia.
      Il domani? Boh! Bacio e grazie!

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  8. E' un bell'argomento quello che oggi ci proponi.
    L'educazione, oggi, pare lo strumento del perdente, ahimè. La famiglia ha molta importanza nell'educazione di un piccolo ma oggi ci sono padri e madri che hanno poco tempo (tempo vero) per sè e i figli... e quel tempo è stanco, stremato da ore di stress lavorativo e pensieri che preoccupano molto più di un figlio che mentre gioca nella sua stanzetta pare non debba avere altro bisogno. Spesso quel piccolino desiderato e pur tanto amato non lo si conosce per davvero e la crescita attenta, armoniosa, viene così a mancare.
    Questa generazione di genitori, poi, a sua volta ha avuto genitori e nonni lavoratori per cui il "mestiere" (perdona la parola) di cura si andrà via via perdendo. L'amore per i figli non basta a educarli e penso che i giovani genitori oggi debbano inventare faticosamente qualcosa che non è stato loro trasmesso.
    E' questo, secondo me, il motivo per cui ci si trova adulti senza sapere cosa voglia dire conoscersi, crearsi un proprio pensiero, un'opinione e rispettare quella degli altri senza sentirsi sminuiti da idee diverse dalla propria. Oggi è normale cercare solo di vincere. Non il ragionare insieme, non il confronto ma il desiderio di vincere (vedi i partiti politici senza progetti ma con il dichiarato desiderio di vittoria) pare essere l'unico obiettivo di un incontro.
    Non vedo un futuro grigio però...credo che, finita la sbornia del delirio di onipotenza oggi in voga, si ridarà valore all'educazione, all'istruzione e ai modi civili che sono la ricchezza di ogni comunità.
    Ciao.

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    1. Ma che splendida opinione la tua cara Sari! Ti ringrazio infinitamente.
      Hai evidenziato un punto molto importante:
      "L'educazione, oggi, pare lo strumento del perdente".
      Ma ci rendiamo conto del senso di queste parole? Grazie Sari.
      Ed hai ragione anche sulla questione "educazione". Se si è vissuti in famiglie dove i genitori vivono solo di lavoro, dando poco spazio ai figli, come possono questi, poi crescendo, educare a loro volta?
      Spero, infine, nella tua positività. 😉
      Un forte abbraccio e buona serata!

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  9. umiltà e cultura vanno a braccetto. sapere, conoscere e capire, sono privilegi, non dovrebbero essere armi da brandire. se vengo corretto, ripreso, se un mio pensiero viene "smontato" a me fa soltanto piacere. solo gli idioti non cambiano mai idea e a me, idee migliori di quelle che ho, fanno crescere.

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    1. Vero Digito Germano, se il confronto è civile ed istruttivo c'è solo da imparare. Tutti sbagliamo ma se nessuno ce lo fa notare o se lo rifiutiamo difficilmente cresciamo.
      L'educazione è la base di tutto per me.
      Poi, per ciò che mi riguarda, sono fortunata. Ho solo da conoscere ed apprendere. 😉 Ciao e grazie.

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  10. Ciao Pia,oggi la supponenza,la maleducazione e purtroppo l'ignoranza la fanno da padrone.Noi non abbiamo la possibilità di cambiare questa deriva negativa,ma sono ottimista, con il tempo ritorneremo ad una vera civiltà, o almeno lo spero
    Ciao ,fulvio

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    1. Grazie Fulvio di essere qui e di aver lasciato questo tuo bellissimo pensiero. Hai ragione su tutto, anche del fatto che noi, forse, non avremo tempo per cambiare le cose. Dovremmo comunque provare ad indicare la giusta via a chi ci seguirà. Se in tanti lo faranno allora il tuo ottimismo sarà anche il mio. Ciao a te e buona Domenica.

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  11. La maleducazione non è solo una prerogativa dei giovani, ci sono tanti adulti che fanno della maleducazione la loro bandiera e che esempio potranno mai essere per le generazioni future? Dobbiamo avere l'umiltà di riconoscere quando sbagliamo, fare un passo indietro e chiedere scusa. Se riusciamo a recuperare quei valori che sono le fondamenta del vivere civile e a trasmetterle allora avremo una società composta da persone civili, capaci di insegnare ma anche di imparare e di crescere.
    Buona serata!

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    1. Certo Joanna, concordo su tutto.
      Magari con un pizzico di maturità in più si possono evitare certi sbagli e dare il buon esempio. Buona serata a te, grazie di cuore.

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