"Oltre" una mia vecchia ma sempre attuale emozione
Voglio tornare a scrivere della mia passione.
In questo piccolo angolo dedicato ad esso, nel mio "Sabato in Arte".
Ma oggi lo farò ricordando un vecchio post che fa parte del mio blog "Mondo d'Arte di Pia", ormai sospeso e sostituito dall'attuale mio nuovo e più completo.
Questo articolo è stato il primo e non a caso, perché Magritte è ancora il mio artista preferito. Quello che mi fa ragionare e che mi fa arzigogolare ancora con mille domande senza certa risposta.
Un enigma per me.
Troverò mai una giusta verità sul suo modo di lavorare? Sui suoi vari cambiamenti e sulla ragione delle sue scelte?
Intanto ve lo ripropongo.
Scritto in un banale Giovedì del 4 Aprile 2013.
Oltre.
Quando la mente parte e fa i suoi giri tra parole, immagini, suoni...e noi poi cerchiamo di dare un senso
a ciò che abbiamo visto o sentito...
Succede a volte di rimanere spiazzati, perchè una spiegazione sembra non esserci.
Così ci arrampichiamo su ciò che ci sembra logico e razionale ma non riusciamo comunque a spiegare.
Questo è quello che succede con le opere di
Renè Magritte
René Magritte Fotografia di Lothar Wolleh 1967 |
Nato in Belgio a Lessines nel 1898, è vissuto in un periodo compreso fra le due Guerre (I e II Guerra Mondiale).
I suoi primi dipinti ad olio furono di stile impressionista.
1920-21
Ma i continui cambiamenti che ci furono in quel periodo influenzò anche il nostro artista.
Si unisce al movimento artistico-letterario di Bruxelles ufficialmente nato in Francia nel 1924 ad opera di André Berton con la pubblicazione del "Manifesto Surrealista".
Berton delle sue opere disse: "i miei occhi hanno visto il pensiero per la prima volta".
Poi Magritte dichiara apertamente di esser rimasto impressionato, facendogli cambiare completamente il suo modo di dipingere, dall'opera pittorica "Canto d'Amore" di G. De Chirico.
Ispirato ad esso fu il suo primo quadro surrealista, ai quali ne seguirono altri su commissione.
Ma i continui cambiamenti che ci furono in quel periodo influenzò anche il nostro artista.
Inizialmente si iscrisse all'Academie Royale des Beaux-Arts (Accademia di Belle Arti) in Bruxelles.
Si avvicinò quindi al Cubismo e al Futurismo
usando la tecnica del Trompe l'oeil.
Però lui voleva che il suo stile fosse per lo più basato sul mistero ma senza che si riuscisse a darne una naturale interpretazione.
Di stile futuristico fu la sua prima opera esposta
Inizia a lavorare come grafico nel Disign di carta da parati.
Infatti i suoi quadri, inizialmente, hanno l'impronta di illustratore con connotazione quasi infantile.
Nude 1919-21 |
Landscape 1920-21 |
Trois Femmeys,
alle quali ne seguirono altre.
Femme 1922 |
Inizia a lavorare come grafico nel Disign di carta da parati.
Si unisce al movimento artistico-letterario di Bruxelles ufficialmente nato in Francia nel 1924 ad opera di André Berton con la pubblicazione del "Manifesto Surrealista".
Berton delle sue opere disse: "i miei occhi hanno visto il pensiero per la prima volta".
Poi Magritte dichiara apertamente di esser rimasto impressionato, facendogli cambiare completamente il suo modo di dipingere, dall'opera pittorica "Canto d'Amore" di G. De Chirico.
Ispirato ad esso fu il suo primo quadro surrealista, ai quali ne seguirono altri su commissione.
Le Jockey Perdu 1925 |
The Lost Jockey 1926 |
Era anche un'uomo a mia veduta sinpatico ed ironico e tra le sue prime opere troviamo anche una sua rielaborazione del mistero ispirato al mitico FANTOMAS, tanto in voga in quegli anni.
Aderendo così alla corrente surrealista, cerca di creare nei suoi quadri una misteriosa realtà del ricordo che vive nell'inconscio,
The TheaTened Assassin 1926-27 |
Aderendo così alla corrente surrealista, cerca di creare nei suoi quadri una misteriosa realtà del ricordo che vive nell'inconscio,
ispirandosi come tutti in quell'epoca alle idee Freudiane.
Nel 1927 ci fu la sua prima mostra a Bruxelles,
espose ben 61 opere.
In seguito si trasferisce con la moglie Georgette Berger in Francia a Parigi nel 1928.
Les Amantes 1928 |
The False Mirror 1928 |
Tentative de l'Impossible 1928 |
La condizione umana 1933 |
La Condizione Umana II 1935 |
Ma voi la vedete quest'annunciazione?
Ok, Ok, spero di non sbagliare, è anche questo il motivo per cui dico che è simpatico, in realtà lui cerca di creare soprattutto l'atmosfera dell'annuncio, quel che secondo lui dovrebbe accadere un attimo prima o dopo.
Capito l'inghippo?
Si dice inoltre che per colpa di questo quadro si crearono delle discordie con il leader del movimento surrealista Berton, poiché non ammetteva in questa corrente artistica limitazioni di tipo religioso.
In realtà forse Magritte non considerando ciò un limite spesso lo provocava con queste opere.
Torna con la moglie a Bruxelles, dalla quale dopo un pò si separa.
Nel 1940, a causa dell'occupazione tedesca si trasferisce a Carcassonne in Francia, dove sperimenta un nuovo stile detto alla RENOIR o SOLARE fino al 1947.
Le sue immagini descrivevano se stessi atti ad interrogare il pensiero, cioè trasferiva nell'immagine ciò che vedeva il pensiero.
Continua a dipingere aderendo a nuovi stili come il Vache, una parodia del Fauvismo.
Però nel suo metodo non voleva l'automatismo psichico, non voleva far uscire fuori l'inconscio dell'uomo, ma svelare i lati misteriosi dell'universo.
Era sempre pronto ad andare Oltre cercando di conoscere o di creare nuovi stili, arrivando a svelare tratti affini alla METAFISICA.
I Valori Personali 1952 |
Gonconda 1953 |
Castle in the Pyrenees 1959 |
La mia preferita in assoluto è questa:
La Firma in Bianco 1965 |
Non pensate anche voi a quanto siete turbati ed inquieti guardando quest'immagine?
C'è o non c'è la donna?
dov'è dietro o davanti l'albero?
Trooppo divertente, trooppo misterioso!
Questo è il mio primo post, mi sono divertita molto costruendolo, proprio come succede quando dipingo,
se vi è piaciuto, se avete qualcosa, qualsiasi cosa da riferirmi a riguardo io sarò felice di rispondervi, sperando di riuscirci.
GRAZIE A TUTTI.
Immagini dal web
Perdonate l'impaginazione.
Attuata nel vecchio blog e poco riadattata qui.
Attuata nel vecchio blog e poco riadattata qui.
Ciao.
Uno dei miei figli aveva portato all’esame Magritte. Bel post, Pia. Buona giornata.
RispondiEliminasinforosa
Come mai questa scelta? Comunque sia tuo figlio è un grande...eheheh...
EliminaGrazie Sinforosa, buon Sabato!
Cara Pia, mille auguri di buon compleanno e perdonami se non commento Magritte ma il post che tua sorella ti ha dedicato mi ha commossa per la sua dolcezza e il suo amore per te.
RispondiEliminaUn abbraccio immenso!
Grazie di cuore Joanna.
EliminaMi fa molto piacere che tu sia passata anche da me per gli auguri.
Un grande abbraccio e buona Domenica !
Un post importante. Sei sempre la più brava❤
RispondiEliminaEsattamente Mariella, molto importante per me.
EliminaAhahahah...magari! Ma ce la metterò tutta per esserlo. Bacio!
Mi piace molto Magritte, proprio per la sua imperscrutabilità, mi diverte.
RispondiEliminaIn questa Annunciation , l'unica cosa cui mi viene da pensare è che quella sorta di pizzo bianco , voglia rappresentare qualcosa di puro.
Ancora tanti auguri, in diretta, questa volta , con un abbraccio molto affettuoso.
Cri
Con lui ci si diverte, è vero Cristiana. 😁
EliminaL'Annunciation è tra le più complicate delle sue opere.
Il mistero di ciò che sta per accadere o che già si è compiuto e tutto in questa rappresentazione.
Sembra come se si fosse allestito, in fretta, un palcoscenico in cui la sua idea dell'Annunciazione dovesse essere rappresentata da quegli elementi tra il naturale e l'artificiale. Non so...infatti per questo mi piace, nulla si comprende fino in fondo. Magari anche la tua idea del pizzo bianco potrebbe essere esatta.
Grazie infinite per gli auguri graditissimi.
Ti abbraccio forte anch'io. Buona Domenica!
Ciao Pia, mi piace la tua domanda nella presentazione di questo post (molto bello e ben costruito) “Troverò mai una giusta verità sul suo modo di lavorare?”
RispondiEliminaNaturalmente la risposta è no (tu stessa da appassionata cultrice di Magritte non ti aspetti nulla di diverso) ed è proprio questo aspetto che ci appassiona, la ricerca di una dimensione che solo l’artista poteva conoscere (forse).
Magritte ci porta dove tutto è possibile ma dove trova terreno fertile l’impossibile, l’ultimo dipinto, “La firma in bianco” è l’espressione di qualcosa di molto più vasto che possiamo immaginare solo se abbandoniamo il canonico modo di pensare sempre più impegnato a cercare il concreto disconoscendo l’irrazionale.
Bellissimo spunto, un articolo che spinge a riflettere è ciò di cui abbiamo bisogno, qualcosa che ponga delle domande, in un mondo (virtuale e reale) dove ci sono troppe risposte.
Un abbraccio e complimenti vivissimi.
PS. Dai commenti mi è sembrato di capire che sia il tuo compleanno, tantissimi auguri.
Concordo con te Romualdo. Mi piace molto quando scrivi "Magritte ci porta dove tutto è possibile ma dove trova terreno fertile l’impossibile...". Che aggiungere di più...
Elimina"La firma in bianco" è di una bellezza sconfinata. La maestria ed il gioco di spazio e tempo mi esalta e mi fa gioire. Tra l'esserci ed il non esserci. Quasi come se stessimo osservando il passaggio di un fantasma o di un essere "oltre" il possibile e l'impossibile.
Immensa opera!
Sì, il 28 ho festeggiato il mio compleanno.
Grazie mille dei tui auguri Romualdo.
Un forte abbraccio e bacio. Ciao.
quante cose abbiamo in comune!!!|
RispondiEliminaBuongiorno Luigi!
EliminaChe bello, piace anche a te Magritte, mi fa immensamente piacere!
Poi mi stilli la lista...ahahahah...
Bacissimi e buon Mercoledì.
Mi ha sempre affascinato la "Grande famille", tanto da sceglierlo come mio logo!!!
EliminaUn abbraccio
Vero è il tuo logo.
EliminaSarà per questo che mi sei piaciuto tanto? Eheheheh...
Ricambio l'abbraccio. 😘